martedì 31 gennaio 2017

10 motivi per cui l’abbattimento dei lupi é inutile e dannoso

“I lupi sono diventati troppi, aggrediscono il bestiame, generano un danno economico e possono rappresentare un pericolo. Se non interveniamo gli allevatori si faranno giustizia da soli. Gli abbattimenti selettivi sarebbero a tutela dei lupi stessi”.
Cosí grazie al Ministro Galletti, commercialista, e ai noti consulenti interessati piú a fama e guadagni che alla conservazione della specie, dopo quasi 50 anni di tutela i lupi italiani rischiano di essere di nuovo (legalmente) perseguitati. Ma gli abbattimenti selettivi sarebbero inutili per gli allevatori, dannosi per la specie e l’agricoltura e, soprattutto, pericolosi per i già malati ecosistemi italiani. 

Perché l’abbattimento non serve

1) il sistema di prevenzione e risarcimento italiano è metodologicamente sbagliata, largamente inapplicato e, soprattutto, lento
Gli allevatori italiani piú che di attacchi da parte dei lupi soffrono di un sistema di prevenzione e risarcimento sbagliato nell’impostazione, largamente inapplicato e, soprattutto, lento. Per scongiurare la quasi totalità degli attacchi dei lupi nei confronti del bestiame infatti basterebbero il connubio di tre cose: cani maremmani, che rappresentano il principale deterrente per i lupi, recinti elettrificati, che impediscono l’accesso ai lupi senza rappresentare un pericolo per gli animali, stazionamento notturno in stalla. Tutte strategie definite nel Piano di Azione per il Lupo, elaborato dal Ministero dell’Ambiente stesso ma rimaste largamente inapplicate e, diciamocelo subito, tutte cose costose per realizzare le quali lo Stato dovrebbe investire un bel po’ di quattrini. Anche il sistema di risarcimento dovrebbe essere migliorato. Attualmente i capi di bestiame persi in seguito ad attacchi di lupi vengono risarciti in moneta con tempi lunghissimi, così molti allevatori “fanno prima” a togliere di mezzo l’aggressore. Servirebbe quindi in primo luogo accelerare i rimborsi e, in secondo luogo, modificare il tipo di risarcimento.
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sabato 28 gennaio 2017

Cade nell’acqua di un fiume, un altro cane lo salva usando un ramo

Un uomo lancia un ramo in acqua. Uno dei suoi cani si tuffa per recuperarlo, ma viene risucchiato dalla corrente. L’altro cane, per gioco o per istinto di amicizia, aiuta il compagno in difficoltà e lo tira fuori dall’acqua. Chi ha realizzato il video ha anche specificato che il cane non avrebbe corso rischi perché quella corrente lo avrebbe portato in un laghetto qualche metro più indietro.

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Soldato trae in salvo un cane rimasto isolato dalla neve vicino a Teramo

venerdì 27 gennaio 2017

Il gatto Duke Ellington Morris porta il sollievo ai pazienti più gravi di un ospedale di San Francisco

Quando lui arriva le giornate dei pazienti del reparto di terapia intensiva all’Ucsf Medical Center di San Francisco sembrano essere un po’ meno lunghe. Un po’ meno pesanti. La cura di questo “dottore speciale” sono le fusa e il suo morbido pelo: lui infatti è un bel gatto nero e bianco dal nome “Duke Ellington” Morris, o più semplicemente Morris o Duke

Come mostra un video diffuso su Facebook dallo stesso staff dell’ospedale, Duke Morris prende servizio entrando in reparto trasportato su un carrellino. Bastano pochi minuti con il paziente, lui si lascia coccolare e “in cambio” restituisce coccole e calore. Dopo un po’ la maggior parte dei degenti lo saluta, altri gli regalano anche un bacio.

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Gatto cieco si prende cura della neonata come fosse un suo piccolo (video)

 

giovedì 26 gennaio 2017

PIANO CONSERVAZIONE LUPO, DA CONFERENZA STATO-REGIONI OK TECNICO, SI VA VERSO IL SI'


ROMA - La Conferenza Stato-Regioni ha approvato nel pomeriggio in sede tecnica il Piano di Conservazione del lupo.
L'approvazione finale del piano, in sede politica, è fissata per il 2 febbraio.
Lo fanno sapere fonti del Ministero dell'Ambiente.
Quest'ultimo ha recepito alcune richieste di modifica da parte degli enti locali, che nel complesso hanno apprezzato il Piano. Una posizione più critica è stata assunta dalla Regione Lazio.

Il Piano lupo, elaborato con la collaborazione di un settantina di esperti, prevede 22 azioni per favorire la convivenza fra i lupi e le attività agricole.

Negli ultimi tempi l'aumento del numero di questi animali selvatici in Italia ha creato grossi problemi agli allevatori, che hanno visto colpite mandrie e greggi.
Il Piano indica tutta una serie di misure da prendere per tutelare gli allevamenti, dalle recinzioni speciali ai rimborsi.

La misura più controversa è la 22, che prevede un abbattimento controllato di un numero di lupi non superiore al 5% del numero complessivo in Italia, previo un piano regionale approvato dal Ministero dell'Ambiente.

Le associazioni animaliste sono insorte, mentre il Ministero difende la misura, dicendo che non minaccia la sopravvivenza della specie e previene il bracconaggio.

GALLETTI, "DOBBIAMO PERMETTERE CONVIVENZA LUPI-AGRICOLTORI'' 

"Nessuno vuole ammazzare i lupi. Vogliamo una normativa che permetta di conservare la biodiversità e che permetta la convivenza fra i lupi e gli agricoltori", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, alla presentazione a Roma della prima edizione del calendario dei Carabinieri dedicato alle specie animali e vegetali a rischio.
"Il problema del lupo è ormai evidente - ha aggiunto -. Mi rifiuto di affrontarlo solo con la pancia, voglio affrontarlo in un modo scientifico; è un tema scottante. In certe zone la presenza del lupo è diventata un rischio per le attività agricole. Ci sono attività che chiudono per la presenza dei lupi. Per questo ho messo intorno ad un tavolo 70 esperti, che hanno predisposto 22 azioni per migliorare la convivenza fra i lupi e gli agricoltori".

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mercoledì 25 gennaio 2017

ASSOCIAZIONI A GENTILONI: NON RIAPRIRE LA CACCIA AL LUPO


Da martedì prossimo si potrebbe riaprire la caccia ai lupi in Italia. La Conferenza Stato Regioni sarà chiamata ad approvare il nuovo piano nazionale di conservazione che prevede anche l’uccisione dei lupi. Dopo 46 anni di protezione assoluta, che hanno consentito di allontanare lo spettro dell’estinzione, ora il nostro Paese vuole invertire la rotta consentendo di uccidere i lupi.

“Si tratta di una prospettiva gravissima, tecnicamente inefficace ed eticamente inaccettabile  – dichiarano le associazioni – che rischia di far ricordare il Presidente del Consiglio Gentiloni come colui che, dopo 46 anni, ha riaperto la caccia ai lupi. Istituire la caccia al lupo è contro qualsiasi logica ed etica ambientale e rischia di rimettere in discussione lo stato di conservazione del lupo in Italia, anche attraverso un indiretto ma probabilissimo incentivo agli atti di bracconaggio contro la specie. “Il Presidente Gentiloni è chiamato dunque ad una riflessione in considerazione dell’alto incarico istituzionale che ricopre e della sua stessa esperienza in campo ambientalista, visto anche il passato da direttore di un’importante testata giornalistica specializzata in questo campo.”

lunedì 23 gennaio 2017

Hotel Rigopiano, trovati vivi i tre cuccioli figli di Nuvola e Lupo. “Stanno bene”


Sono stati ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i carabinieri forestali li hanno individuati tra le macerie dell’Hotel Rigopiano, travolto e seppellito da una valanga mercoledì scorso. I genitori, mascotte dell’albergo, si erano salvati dal crollo ed erano scesi più a valle nei giorni scorsi. I cuccioli sono nati il 4 dicembre scorso. I soccorritori hanno dovuto abbattere un muro per salvarli. Sono in buone condizioni e saranno presto visitati dal veterinario.

Prima che i soccorritori estraessero dalle macerie i sopravvissuti alla slavina, Martina Rossi, da gennaio barista dell’albergo, pubblicava un post sul suo profilo Fb in cui annunciava l’arrivo a Farindola dei due cani: “Lupo e Nuvola, nati e cresciuti all’Hotel Rigopiano, non so come, sono riusciti a raggiungere la mia contrada, una frazione di Farindola (Villa Cupoli) sani e salvi. Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell’attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona. Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza”. 

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domenica 22 gennaio 2017

La volpe congelata in un blocco di ghiaccio mentre attraversava il Danubio

L'animale è stata ritrovato dal cacciatore Franz Stehle intrappolata nel fiume Danubio. L'uomo ha dichiarato alle agenzie di stampa che il blocco contenente l'animale è stato estratto dal ghiaccio il 2 gennaio e messo in mostra fuori dell'hotel della sua famiglia a Fridingen. La foto invece è stata scattata da Johannes Stehle dell'Associated Press.


La volpe avrebbe cercato di attraversare il corso d'acqua ghiacciato nel tratto che percorre la cittadina a sud della Germania, precisamente a Baden-Württemberg. Purtroppo il ghiaccio ha ceduto ed è stata ritrovata completamente preda del gelo.

Fonte

sabato 21 gennaio 2017

Ex cane poliziotto cerca nuovo padrone

Warren messo a riposo per motivi di salute

 

E' un magnifico pastore tedesco in cerca di adozione. Warren, cane poliziotto in servizio a Brindisi, 6 anni è stato 'congedato', dopo sei anni di lavoro, per motivi di salute. Ora cerca una casa per la sua meritata 'pensione'. La Polizia ha raccontato il suo caso in un tweet in cui si forniscono anche le modalità per adottarlo. "Warren - racconta il suo conduttore - ha un carattere socievole e si ambienta facilmente, ed uno sguardo del quale non ci si può non innamorare".

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venerdì 20 gennaio 2017

Lupo e Nuvola, i cani dell’hotel Rigopiano sopravvivono alla valanga

Lupo e Nuvola, i cani dell'hotel Rigopiano, sono riusciti a sopravvivere alla valanga e sono tornati a casa dopo il disastro

Lupo e Nuvola ce l’hanno fatta. I due cani che abitavano presso l’Hotel Rigopiano, sul Gran Sasso, sono sopravvissuti alla valanga e sono arrivati sani e salvi in una frazione di Farindola. A rivelarlo una ragazza che, ancora sconvolta dalla tragedia, è riuscita a sorridere nuovamente trovandosi davanti i due cani. Lei è Martina Rossi, barista dell’Hotel Rigopiano, che su Facebook ha postato le foto di Lupo e Nuvola, miracolosamente sopravvissuti al disastro e arrivati alla sua porta in queste ore.

I pastori abruzzesi, un maschio e una femmina, erano inseparabili e appartenevano al proprietario dell’hotel. “Lupo e Nuvola – ha scritto Martina Rossi in un post su Facebook – i pastori abruzzesi nati e cresciuti all’Hotel Rigopiano, non so come, sono riusciti a raggiungere la mia contrada, una frazione di Farindola (Villa Cupoli) sani e salvi. Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell’attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona. Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza”.

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giovedì 19 gennaio 2017

Animali intrappolati nella neve, corsa contro il tempo per salvarne in centinaia

Critica la situazione per la fauna selvatica. Non possono alimentarsi perché neve troppo alta

Ghiaccio e freddo in queste ore minacciano gli animali, molti dei quali intrappolati nella neve. Per salvarli, forze dell'ordine, vigili del fuoco e soccorso alpino sono impegnati in interventi di emergenza. Come nella frazione di Portola, dove i carabinieri forestali di Fiastra (Macerata) sono intervenuti per ripristinare i contatti con un allevamento di 200 capre rimasto isolato a causa della neve. Salvato anche un capriolo in evidente difficoltà. La situazione per la fauna selvatica è critica in generale, perché a causa della spessa coltre di neve gli animali non riescono ad alimentarsi.

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venerdì 13 gennaio 2017

PADOVA, ZAMPE D’ORSO AL RISTORANTE CINESE. INDAGINE DEI NAS

Il pm Benedetto Roberti ha indagato il titolare di un ristorante cinese del China Ingross di Padova e un suo cliente. L’accusa è di aver violato le norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. Il ristoratore avrebbe ucciso, cucinato e servito nel suo ristorante, il 28 novembre scorso, zampe d’orso. Le indagini sono partite da alcuni clienti che, notata la stranezza del piatto servito ad alcuni commensali cinesi, hanno segnalato la cosa al Nas dei carabinieri. Peraltro la portata “fuori dall’ordinario” era stata fotografata.

I piatti a base di orso sono considerati leccornie dalla gastronomia cinese, e adatti per curare malattie come la debolezza, l’artrite e l’impotenza.

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domenica 8 gennaio 2017

Pesciolino rosso aiuta un altro pesce malato a nuotare e a nutrirsi

Un pesciolino rosso aiuta a nuotare e spinge verso il cibo l’altro pesciolino dentro l’acquario.Il proprietario ha notato che quest’ultimo ha alcuni problemi di mobilità e senza l’aiuto del suo “amico” non riuscirebbe a sopravvivere. «Ho passato gli ultimi quattro anni a studiare la vita dei pesci - commenta il biologo Jonathan Balcombe -. Quello che ho scoperto indica grossolanamente che stiamo sottovalutando il favoloso mondo dei vertebrati marini. Le prove raccolte portano a una inevitabile conclusione: i pesci pensano e provano sentimenti».

Video

venerdì 6 gennaio 2017

Ecco 10 buoni propositi per il nuovo anno visti dal mondo dei gatti



Una compilation di immagini feline diventa virale sul web. Sono i “buoni propositi” per il nuovo anno interpretati dai gatti:

10 - Essere organizzati
09 - Aiutare gli altri
08 - Imparare qualcosa di nuovo
07 - Liberarsi dei debiti
06 - Smettere di bere
05 - Divertirsi di più
04 - Smettere di fumare
03 - Perdere peso
02 - Fare più attività fisica
01 - Passare più tempo con amici e familiari

Il video

mercoledì 4 gennaio 2017

Granny, l’orca più vecchia del mondo, è morta libera: aveva 105 anni


Gli studiosi del Center for Whale Research (CWR) hanno annunciato la morte di Granny, l'orca più anziana del mondo: studiavano e seguivano il cetaceo da circa quaranta anni.

L'orca più vecchia del mondo, conosciuta col nomignolo affettuoso di ‘Granny' o con quello tecnico di J2, legato al pod (gruppo) di provenienza, è stata dichiarata morta dal The Center for Whale Research (CWR) di San Juan Island (Stato di Washington, Stati Uniti d'America), i cui ricercatori studiavano l'animale – con un'età stimata di ben 105 anni – sin dagli anni '70. La carcassa dell'orca non è stata individuata, ma i biologi marini sono certi della sua scomparsa dopo averne seguito la vita per decenni: “Abbiamo visto J2 migliaia di volte negli ultimi quarant'anni – ha sottolineato il direttore esecutivo del Center for Whale Research Kenneth C. Balcomb – e negli ultimi anni è stata vista al comando del J pod praticamente ad ogni osservazione”.

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martedì 3 gennaio 2017

Ventimiglia, ricevono un cagnolino per Natale e lo buttano nella spazzatura: salvato da operatore ecologico

Gettato in un bidone, come un oggetto rotto


Ventimiglia (IM) E’ una triste storia di Natale, quella che vede protagonista un cucciolo scelto come regalo. Impacchettato e messo sotto l’albero forse per la gioia di un bambino e poi gettato, come spazzatura, nell’isola ecologica di Bevera.
Lo hanno trovato così, con ancora il fiocco di Natale intorno al collo, gli operatori ecologici della Docks Lanterna – ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti – che, dopo averlo tirato fuori dal bidone della spazzatura, questa mattina lo hanno portato al vicino canile di Peglia.
Il cucciolo è malato, sembrerebbe affetto da una grave gastroenterite: ad occuparsi di lui, ora, è il veterinario Diego Ferrari. A lui si sono rivolti i volontari del canile quando si sono accorti che il cagnolino era malandato.

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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

Ad avanzare i dubbi sulla ricostruzione dell’uomo sono medici ed esperti dopo aver valutato alcuni dettagli del suo racconto. Michael Packar...