giovedì 20 maggio 2021

Giornata mondiale delle api, preziose per tutti ma trascurate: ecco perché dobbiamo proteggerle

Gli alveari sono sempre più vuoti e il loro declino mette a rischio frutta e verdura. Ma ora si moltiplicano le iniziative per tutelarle. Per gli esperti serve un cambio di rotta: meno pesticidi e azioni concrete contro il cambiamento climatico


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Giornata mondiale delle api, gli insetti alla base del ciclo della vita 

domenica 16 maggio 2021

Vandali gli uccidono milioni di api: apicoltore raccoglie 54 mila euro di sottoscrizioni

Mattia Landra, apicoltore piemontese di 33 anni, mercoledì ha scoperto che qualcuno aveva distrutto le sue 70 arnie e ucciso milioni di api: ha lanciato un appello su Go Found Me e raccolto in soli due giorni 54 mila euro di sottoscrizioni da tutta Italia.

Quando mercoledì Mattia Landra, apicoltore piemontese di 33 anni, è andato a controllare le sue arnie si è visto crollare all'improvviso il mondo addosso: davanti ai suoi occhi infatti si è parata una scena terribile, con decine e decine di "casette" distrutte e milioni di api morte o fuggite proprio nella stagione della fioritura dell'acacia. Un disastro che – se fosse stato causato da eventi atmosferici avversi – sarebbe stato grave ma accettabile come si accetta una fatalità imprevedibile. Il problema è però che non è stata colpa di vento e grandine bensì di un piccolo gruppo di vandali ancora non identificati.

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martedì 4 maggio 2021

Cani anticovid, il loro fiuto per individuare i campioni positivi al virus

Affidabili nel 95% dei casi e molto più rapidi (oltre che meno invasivi) rispetto ai tamponi

Sei provette con altrettanti campioni di materiale organico e un bassotto dall'aria felice e divertita. Lui, col naso, passa in rassegna i campioni e si ferma, impettito, davanti ad uno di essi, ben sapendo che da lì a pochi secondi arriverà la sua ricompensa: un bel bocconcino. E' la giornata di lavoro di Otto, un bassotto che da un anno prende parte al progetto scientifico del dipartimento di medicina veterinaria dell'Università Statale di Milano, nel laboratorio di fisioetologia di Lodi.

Il progetto mira ad addestrare i cani all'individuazione di patologie per le quali la diagnosi precoce può rivelarsi determinante. Inizialmente avviato per individuare i casi di tumore ai polmoni, oggi si sta sviluppando anche per contrastare il covid. "Ogni patologia produce i cosiddetti Vocscomposti organici volatili che il cane, grazie al suo olfatto, è in grado di percepire - spiega Mariangela Albertini, docente di Fisiologia ed etologia e coordinatrice del progetto.

"Questa prima fase - aggiunge - si sta svolgendo esclusivamente qui in laboratorio per insegnare ai cani a distinguere i campioni raccolti da persone positive e negative al coronavirus e avviene in collaborazione con il professor Massimo Galli e con l’ospedale Sacco. Il nostro obiettivo adesso è validare il metodo con una sensibilità almeno del 90%".

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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

Ad avanzare i dubbi sulla ricostruzione dell’uomo sono medici ed esperti dopo aver valutato alcuni dettagli del suo racconto. Michael Packar...