giovedì 16 maggio 2019

A processo a Lecco 'killer dei gattini'

Enpa si costituirà parte civile

(ANSA) - MILANO, 9 MAG - Inizierà martedì 14 maggio al Tribunale di Lecco il processo contro la 41enne milanese residente a Lecco, accusata di aver ucciso 2 gatti e di averne maltrattati altri tre. Lo rende noto Enpa, spiegando che la donna deve rispondere non solo dei reati di uccisione e maltrattamento di animali, ma anche di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Infatti, dopo essere stata denunciata da Enpa a luglio, le 41enne era stata destinataria di un'ordinanza con cui il sindaco di Lecco le vietava di detenere animali; lei, però, quel provvedimento non lo ha rispettato.
    L'Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile. Due le morti accertate: Stellina, che si ipotizza essere stata congelata in un freezer, e la gatta Stella, deceduta in seguito a percosse. 

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venerdì 10 maggio 2019

“Spariranno anche 5 milioni di insetti”

A parlare così è la responsabile foreste di Greenpeace Italia sull'allarme lanciato da Ipbes riguardo la scomparsa a breve di animali e vegetali. "Tra il 1980 e il 2000 sono stati cancellati ben 100 milioni di ettari di foreste tropicali"


Uno scenario tanto devastante non si poteva immaginare eppure l’allarme lanciato nel rapporto Ipbes, la Piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e gli ecosistemi (organismo delle Nazioni Unite) non lascia molto spazio ad interpretazioni: un milione di animali e vegetali scompariranno dalla Terra e dagli Oceani in tempi relativamente brevi. Una presa di posizione forte e una denuncia che, come un sasso nello stagno, dalla Casa dell’Unesco a Parigi ha trovato la totale condivisione degli ambientalisti di tutto il mondo, come conferma Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia: “Alla stima secondo cui sarebbero 8 milioni le specie animali e vegetali a rischio vanno aggiunti 5 milioni di insetti. Che potrebbero sparire addirittura in 11 anni. Il prevalere degli interessi economici ha portato ad un tale sfruttamento delle risorse naturali da rischiare ora conseguenze irreversibili”.

Nello specifico cosa sta succedendo al patrimonio mondiale delle foreste?
E’ bene precisare che tra il 1980 e il 2000 sono spariti ben 100 milioni di ettari di foreste tropicali. Un fenomeno di distruzione determinato soprattutto dagli allevamenti di tipo industriale che si sono concentrati soprattutto nei territori dell’America Latina. Le piantagioni in monocoltura, invece, hanno contribuito alla deforestazione soprattutto nei paesi del Sud Est Asiatico dove sono spariti 7 milioni e mezzo di ettari. Parliamo di percentuali incredibili: l’80% riguardava le piante da olio, quelle utilizzate soprattutto in alimentazione e per la produzione di biodisel. Solo in Indonesia, nel Borneo (l’area con la maggiore biodiversità del pianeta), sono andate perse la metà delle foreste.
Quali sono i rischi per le popolazioni?
Le coltivazioni monocolture come la soia, per esempio, utilizzate per la produzione del biodiesel fanno registrare impatti negativi soprattutto per l’intenso utilizzo di pesticidi e erbicidi. Nel passaggio dall’agricoltura base, più familiare, a quella di tipo industriale gli impatti negativi minacciano la catena alimentare e l’accesso all’acqua pulita. Le conseguenze sono immaginabili e possono scatenare veri conflitti sociali.
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lunedì 6 maggio 2019

Strage di api in Veneto: morte in 10mila per colpa dei pesticidi

Diecimila api sono morte a Musile, tra i fiumi veneti Piave e Sile. Gli insetti sono stati trovati sulla riva e per gli apicoltori, la colpa sarebbe dell’uso sconsiderato di diserbanti.

Si parla di una vera e propria moria, una strage, visto il numero altissimo di api morte. Questa volta, non sono stati dei vandali a distruggere gli alveari, ma i diserbanti velenosi spruzzati nella zona, che secondo gli apicoltori, stanno uccidendo fiori, piante e insetti.
Un tappeto di api morte in mezzo alle erba o fuori dagli alveari e adesso, gli apicoltori chiedono misure adeguate per salvaguardare gli insetti.
“In questi casi sono sempre i diserbanti a essere i primi incriminati. Probabilmente vengono usati neonicotinoidi, prodotti che sono stati già banditi in Paesi a noi vicini come la Francia. Sostanze che avvelenano le api e fanno loro perdere l’orientamento”, spiega l’apicoltore Italo De Pieri.
Le api sono sentinelle dell’ambiente e permettono la nostra sopravvivenza perché mantengono il ciclo di vita delle piante.

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domenica 5 maggio 2019

Ucciso a bastonate il cigno reale del parco di Recoaro: trovato con il collo spezzato

Trovato con il collo spezzato e ucciso a bastonate. Il cigno reale maschio del laghetto del parco nel centro di Recoaro, in provincia di Vicenza, è morto così.
A darne notizia sono i giornali locali, che spiegano come l'esemplare, di rara bellezza, vivesse lì insieme a un esemplare femmina. Almeno fino a ieri mattina, quando è stato ritrovato il corpo esanime dell'animale, spirato non per cause naturali ma per essere stato preso probabilmente a bastonate da qualche vigliacco ignobile.
Per averne conferma ufficiale si attende nei prossimi giorni il referto, a cui seguirà una denuncia a carico di ignoti.

giovedì 2 maggio 2019

Sterminio di gatti in Australia: ne verranno uccisi 2 milioni con veleno, trappole e fucili

Australia: il piano per sterminare i gatti randagi, già annunciato nel 2015, prevede cibo avvelenato o trappole o addirittura l'uso di fucili



L’Australia è pronta a uccidere due milioni di gatti randagi entro il 2020. La ragione: essendo stati abbandonati o lasciati per troppo tempo liberi sono tornati a essere selvatici e cacciatori e sono talmente tanti da costituire una minaccia per piccoli animali e uccelli di specie autoctone, fino a metterli a rischio di estinzione. La decisione è stata presa dalle autorità australiane che hanno classificato i gatti come ‘invasive pest‘, cioè nocivi.
Il piano per sterminarli, che era stato già annunciato nel 2015, prevede cibo avvelenato o trappole o addirittura l’uso di fucili. In particolare, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal New York Times, nelle zone particolarmente interessate dalla presenza dei felini sarebbe stato programmato l’utilizzo di salsicce, fatte di un tipo di carne di cui i gatti sono ghiotti mescolata a veleno, lanciate da elicotteri. 

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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

Ad avanzare i dubbi sulla ricostruzione dell’uomo sono medici ed esperti dopo aver valutato alcuni dettagli del suo racconto. Michael Packar...