martedì 25 febbraio 2020

Mucche e gas serra: la soluzione

I bovini emettono metano, che è peggio del CO2. Un integratore alimentare prodotto nel canton Vaud può contrastare il fenomeno


"Se potessimo nutrire tutti i bovini del mondo con questo prodotto entro il 2050, sarebbe come se eliminassimo l'inquinamento prodotto da un miliardo di automobili", dice Thomas Hafner, direttore della Mootral. Sì, perché fra le cause dell'effetto serra accanto ai trasporti e altre fonti (il 60% del totale arriva dall'attività umana) spicca anche un animale molto caro agli svizzeri: la mucca. A dimostrarlo, ci sono anche studi della NASA.




I suoi rutti e flatulenze diffondono ogni giorno decine di litri di metano, un gas più nocivo del CO2. Se consideriamo che in Europa ne esistono 30 milioni di esemplari e nel mondo un miliardo e mezzo... Per contrastare il fenomeno, la citata ditta vodese ha iniziato a produrre un integratore alimentare, un piccolo cilindro a base di aglio e scorza di limone capace di ridurre del 30% le emissioni dell'animale. Il suo prezzo è contenuto. Hafner è ottimista sulle sue possibilità di successo: "I contadini sono più intenzionati ad agire degli industriali", afferma.
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venerdì 21 febbraio 2020

Whisky, il cane che riconosce per nome 90 oggetti e li categorizza


A scoprire le capacità di Whisky, una femmina di Border collie di 6 anni, è stata Claudia Fugazza, una ricercatrice italiana che lavora nel dipartimento di etologia della Eötvös Loránd University di Budapest. La scoperta sarebbe importante, perché la creazione di categorie legate alla funzione di un oggetto è qualcosa che è stato dimostrato per ora solamente nella nostra specie. Ma è presto per affermare che anche i cani sono in grado di farlo. Serviranno nuovi studi. Ed è per questo che Fugazza chiede l'aiuto di tutti i padroni di cani, anche in Italia. Per i loro esperimenti (ovviamente assolutamente innocui per gli animali) hanno bisogno di cani che sappiano riconoscere almeno 20 oggetti sentendoli chiamare per nome, e senza suggerimenti (anche involontari) da parte del padrone. Come assicurarsene? Basta chiedergli di andare a prendere l'oggetto in un'altra stanza, in modo che non possa guardare le nostre reazioni mentre effettua la scelta. 

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mercoledì 19 febbraio 2020

Il caldo risveglia 50 miliardi di api con un mese di anticipo

Ingannate dalla finta primavera tornano a 'lavorare'

ROMA - La temperature sopra la norma e le ripetute giornate di sole di febbraio hanno svegliato con un mese di anticipo 50 miliardi di api presenti sul territorio nazionale. Ingannate dalla finta primavera sono uscite dal 1,5 milione di alveari presenti in Italia, ricominciando il lavoro di bottinatura ed impollinazione.

E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di un inverno caratterizzato da una temperatura superiore di 1,65 gradi rispetto alla media storica. Un risveglio pericoloso, avverte la Coldiretti, con il rischio che possa tornare il freddo facendo morire gran parte delle api, dopo una delle peggiori annate per la produzione di miele in Italia. Il clima mite non si fa sentire solo sugli insetti utili, avverte la Coldiretti, ma anche sui parassiti alieni; le alte temperature, infatti, stanno favorendo la sopravvivenza della cimice asiatica, l'insetto killer dei raccolti arrivato dall'Asia che ha devastato i campi e i frutteti di 48 mila aziende in Italia;

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sabato 15 febbraio 2020

L’amicizia speciale: un cane si va a mettere in punizione insieme al bambino per tenergli compagnia

Due fratelli condividono tutto. I giochi, la merenda. E anche le punizioni. Poco importa se i fratelli in questione siano un bambino e un cane. Questa tenerissima storia vede protagonisti Peyton e il suo fedele Dash: i due sono inseparabili e trascorrono insieme gran parte della giornata, condividendo proprio tutto.

Il cane segue il cucciolo d'uomo proprio ovunque e non lo lascia mai solo, quando gioca, quando mangia ma anche nel momento del bisogno. Dash è sempre attento alle esigenze di Peyton e lo capisce al volo, diventando complice di marachelle e risate. 

E non hanno potuto che ridere i genitori di Peyton quando hanno visto Dash andare in punizione insieme al bambino. Il piccolo ne aveva combinata una delle sue e i grandi di casa gli hanno imposto il «time-out», una serie di minuti in silenzio, faccia verso il muro, per ripensare a quello che aveva fatto.

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lunedì 10 febbraio 2020

Coronavirus, indice puntato sul pangolino, tra perplessità

Dati non ancora pubblicati . E' un piccolo mammifero minacciato di estinzione


Un piccolo mammifero simile a un formichiere a rischio di estinzione e vittima di traffici clandestini per le sue scaglie, considerate un toccasana dalla medicina orientale, e la sua carne prelibata: il pangolino e' additato come l'animale selvatico nel quale il coronavirus dei pipistrelli potrebbe essere mutato e diventato capace di aggredire l'uomo.

In gennaio l'indice era stato puntato su due specie di serpenti, anche queste considerate delle prelibatezze e probabilmente vendute nel mercati di animali vivi di Wuhan, una delle fonti certe dell'inizio dell'epidemia da coronavirus 2019-nCoV.
Adesso ad accusare il pangolino e' la ricerca condotta in Cina da Shen Yongyi e Xiao Lihua, entrambi della South China Agricultural University (Scau) di Guangzhou. La ricerca, basata su dati genetici, al momento e' pubblicata soltanto sul sito dell'universita' cinese ed e' questo uno dei motivi per cui e' stata accolta con perplessita' dalla comunita' scientifica internazionale.

"Quest'ultima scoperta avra' un grande significato per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus", si legge sul sito della Scau. I ricercatori riferiscono di avere confrontato sequenze genetiche di coronavirus prelevate dal pangolino e dall'uomo, rilevando che sarebbero sovrapponibili per il 99%. Tuttavia non esiste ancora la pubblicazione e, sebbene l'ipotesi sembri plausibile, "la cautela e' d'obbligo", rileva la rivista Nature sul suo sito.

Finora era noto che i pangolini fossero ospiti del coronavirus, cosi' come lo sono i pipistrelli, ed e' stato anche osservato che il coronavirus dei pangolini ha recettori molto simili a quelli osservati nel coronavirus 2019-nCoV: vale a dire i due virus utilizzano una chiave molecolare molto simile per riuscire ad entrare nelle cellule dell'apparato respiratorio dell'uomo.


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Coronavirus, 15 giorni per capire se sarà pandemia

sabato 1 febbraio 2020

Dalla neve rispunta il pastore australiano smarrito da quasi un mese: un miracolo!

Storia incredibile ma vera!


Ecco una storia da cinema, di quelle che battezzeresti facilmente come "fake news" se non fosse stata confermata da fonti più che attendibili e che probabilmente farà discutere per molto tempo.

Un cagnone, un pastore australiano rimane sotto la neve per 26 giorni, poi viene salvato. E' successo sulle montagne sopra Albosaggia, un comune a pochi chilometri da Sondrio. Un Pastore Australiano segue il suo proprietario, un appassionato scialpinista, e un altro escursionista. 

Il 13 marzo scorso, i due uomini e il cane vengono sorpresi da una slavina. I due uomini riescono ad aggrapparsi ai rami di un albero, mentre il cane viene travolto e scompare nella neve.  

Il padrone ogni giorno è tornato a cercare il suo fedele amico a quattro zampe. Non si è rassegnato a quella fine. Poi, 26 giorni dopo, quello che ha il sapore del miracolo: il cane ricompare dal nulla. È vivo e sta bene. 




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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

Ad avanzare i dubbi sulla ricostruzione dell’uomo sono medici ed esperti dopo aver valutato alcuni dettagli del suo racconto. Michael Packar...