domenica 20 dicembre 2020

Calizzano, una storia a lieto fine: cucciolo di capriolo salvato da una donna

L'animale completamente irrigidito ed immobile al freddo, la signora ha chiamato l'Enpa e lo ha ospitato nella propria stalla per le cure necessarie

Un giovane capriolo è stato trovato in grave difficoltà nei boschi di Calizzano, in Valbormida. Una signora lo ha visto completamente irrigidito ed immobile al freddo da chissà quante ore. La donna ha così chiamato i volontari della Protezione Animali che le hanno fornito le istruzioni per trasportarlo nella sua stalla, che ha messo a disposizione dell’associazione, offrendosi di accudirlo volontariamente.
 
Enpa si è poi rivolta ad un veterinario specializzato della Valbormida, che è intervenuto ed ha praticato le necessarie terapie; la bestiola, un giovanissimo maschio, si è lentamente ripreso, ha riacquistato mobilità ed appetito ed è in via di miglioramento.

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sabato 19 dicembre 2020

Volterra, altra morte improvvisa di una cavalla; il mistero dei 19 decessi al centro di recupero

Lady Agata si è accasciata e in tre minuti ha smesso di respirare. Un'inchiesta della procura, 15 autopsie e il mistero resta: avvelenamento ambientale, doloso o cos'altro?

Qualcosa di improvviso, rapido come un lampo e che non lascia nessuna via di scampo. Muoiono così i cavalli al centro di recupero gestito da Ihp Italian Horse Protection di Volterra (Pisa). Uno dopo l'altro, da più di due anni a questa parte. Un giallo senza fine. Diciannove cavalli deceduti, un mistero. E non è servita un'inchiesta della procura di Pisa, un'indagine dei carabinieri, quindici autopsie dei veterinari dello zooprofilattico di Pisa. Niente, nessuno sa ancora spiegare perché quei cavalli muoiono in quel pezzo di campagna toscana.

Non c'è apparentemente una spiegazione. L'ultimo decesso è di questa mattina alle 8,30: Lady Agata era una cavalla di 26 anni, senza patologie. E' morta all'improvviso, come gli altri diciotto.

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Polonia: cane cieco percorre 30 chilometri per tornare dall’animalista cui si era affezionato

Cane randagio cieco Gary, di 12 anni, dopo aver trascorso 4 anni in un canile, è stato provvisoriamente ospitato a casa di un volontario animalista per 3 settimane, prima di darlo in adozione. Il cane è scappato il primo giorno dal nuovo padrone e ha percorso in 5 giorni 30 chilometri sulla neve e con temperature sotto lo zero per tornare dal volontario animalista cui si era affezionato. Quando il nuovo padrone ha comunicato al canile la fuga di Gary, si sono mobilitate decine di volontari alla ricerca di Gary, temendo il peggio. La storia ha avuto un lieto fine: una delle bambine che giocava con il cane in casa del volontario, l’ha trovato nel bosco a pochi metri dalla casa del volontario. La storia è stata diffusa dall’associazione animalista polacca Paka dla Zwierzaka che gestisce il canile. 

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sabato 12 dicembre 2020

Usa, tre leopardi delle nevi positivi al Covid: la sesta specie animale contagiata

I felini dello zoo di Louisville hanno sintomi lievi e si riprenderanno presto. Sono stati infettati da uno degli impiegati nonostante le precauzioni

Dopo i leoni, le tigri, i visoni e qualche cane e gatto, ad essere contagiati dal Covid-19 questa volta sono stati Meru, Kimti and Neecee, tre leopardi delle nevi ospitati dallo zoo di Louisville in Kentucky. Lo ha fatto sapere il direttore della struttura John Walczak in un videomessaggio su Facebook.

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venerdì 11 dicembre 2020

Danimarca, i corpi dei visoni uccisi e sepolti forse hanno contaminato le falde acquifere


I corpi in decomposizione dei milioni di visoni abbattuti in Danimarca e sepolti in delle fosse comuni potrebbero aver contaminato le falde acquifere sotterranee. Ne hanno dato notizia media danesi citati dal Guardian. Uno studio dell'agenzia per la protezione ambientale ha concluso che le acque sotterranee nell'area potrebbero essere già state inquinate e hanno esortato le autorità ad agire rapidamente. Il parlamento intanto ha annunciato l'avvio di una commissione per indagare sulle azioni del governo.

La Danimarca, il più grande esportatore mondiale di pellicce di visone, ha annunciato all'inizio del mese scorso che avrebbe eliminato fino a 15 milioni di visoni dopo aver scoperto una versione mutata del virus che avrebbe potuto mettere a repentaglio l'efficacia dei futuri vaccini. 

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La strage di visoni in Danimarca, ecco perché è l’ennesima sconfitta dell’umanità


Non solo visoni, la Danimarca uccide anche i gatti positivi al Covid presenti negli allevamenti da pelliccia

martedì 8 dicembre 2020

Livigno, un capriolo all’improvviso sulla strada innevata: «Come una favola»


Il video di un capriolo che corre su una strada innevata in mezzo al bosco e pubblicata sulla pagina Facebook di Livigno piace molto agli utenti. «Che meraviglia: sembra di vivere una bellissima favola» scrive un utente. Il filmato sarebbe stato girato sulla strada della Calcheira, in Val Federia.

Video

domenica 29 novembre 2020

Cina, il lupo finisce nel lago ghiacciato: il salvataggio è eroico

Siamo nella provincia cinese del Qinghai, nel Tibet nord-orientale. Un lupo è intrappolato in un lago ghiacciato e rischia di morire assiderato. Il tempestivo intervento di due poliziotti locali risulta però decisivo. Gli agenti si avventurano nelle acque ghiacciate, immergendosi fino alla cintola, nonostante una temperatura di circa meno dieci gradi centigradi. Con l'aiuto di una fune riescono a raggiungere il lupo e a legarlo. Dopo oltre quaranta minuti, l'animale viene tratto in salvo a riva. Una volta liberato dalla fune, il predatore tremante si allontana a grande velocità, fuggendo nella steppa.

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lunedì 23 novembre 2020

Coronavirus, l'addestratore e l'idea dei cani canti-Covid: "Possiamo addestrarli in un mese"


Dopo le malattie metaboliche e i tumori, il fiuto dei cani potrebbe essere d'aiuto per scovare anche il Coronavirus. E' l'idea di Aldo La Spina, direttore tecnico della onlus Medical Detection, specializzata nell'addestramento di cani per la diagnosi precoce.

"L'olfatto dei cani è incredibile e oggi già li usiamo per scoprire individuare i tumori, con una percentuale di successo del 95 per cento. Noi siamo in grado di addestrare dei cani anti-Covid, in grado di riconoscere anche gli asintomatici. Ci vorrebbe più o meno qualche settimana di preparazione", spiega La Spina. "Quello che manca, al momento, è la possibilità di accesso a una biobanca con campioni del virus e un protocollo medico che metta in sicurezza gli animali e gli operatori durante l'addestramento.


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domenica 22 novembre 2020

Avvistato uno stambecco bianco in Valle di Susa

 

Da alcuni giorni in Valle di Susa tra gli escursionisti si era sparsa la voce sulla presenza di un animale inconsueto, un misto tra Capra e Stambecco di colore bianco e senza corna. Nel Web erano anche apparse fotografie non ben definite, che lasciavano spazio a molti dubbi. Sabato 21 novembre gli agenti faunistico-ambientali della Funzione specializzata tutela fauna e della flora della Città Metropolitana di Torino, accompagnati dal professor Luca Rossi della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di di Torino sono saliti a 3000 metri sul monte Palon, nel territorio del Comune di Mompantero, località in cui era segnalata la presenza dell’animale.

Giunti sul posto, gli agenti della Città Metropolitana e il professor Rosi hanno avvistato in un branco di Stambecchi un maestoso esemplare maschio adulto dal mantello bianco e senza corna. Il professor Rossi, dopo un’attenta osservazione, ha definito l’animale come leucista, ovvero affetto da leucismo (dal greco “leucos”, cioè bianco), un’anomalia genetica che a differenza dell’albinismo, lascia le pupille degli occhi pigmentate. Un mantello bianco rappresenta un grosso problema per gli animali selvatici, in quanto elimina il loro naturale mimetismo e rende tali animali più individuabili dai predatori ed espone anche il branco a rischi maggiori. 

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sabato 7 novembre 2020

Cinque gattini gettati nella spazzatura nel Bolognese

Sono nati da qualche giorno i cinque gattini abbandonati in un sacchetto all'interno di un cassonetto dell'immondizia a Medicina, in via Fiorentina. I vigili del fuoco sono intervenuti e hanno recuperato i cuccioli, che sono stati affidati al gattile di Medicina.

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giovedì 5 novembre 2020

Danimarca abbatterà tutti i 15 milioni di visoni del paese: “Alcuni hanno trasmesso all’uomo mutazione del Covid, così vaccino a rischio”

La premier Mette Frederiksen: "Il virus mutato tramite il visone può creare il rischio che il futuro vaccino non funzioni come dovrebbe. È necessario macellarli tutti". I casi di positività tra gli esemplari si registravano già a giugno

La Danimarca abbatterà tutti i 15-17 milioni di visoni allevati nel suo territorio perché alcuni sono risultati positivi al Covid-19. Gli animali hanno trasmesso una mutazione di Sars-Cov-2 a 12 persone e questo potrebbe minacciare l’efficacia di un futuro vaccino per l’uomo. Ad annunciarlo è la premier Mette Frederiksen, in conferenza stampa: “Il virus mutato tramite il visone può creare il rischio che il futuro vaccino non funzioni come dovrebbe. È necessario macellarli tutti”, ovvero dai 15 a 17 milioni di animali, pari quasi al triplo dei cittadini danesi. In Danimarca è da giugno che il governo ha ordinato l’abbattimento progressivo dei visoni. I primi casi di infezione erano stati rintracciati a giugno in alcuni allevamenti dello Jutland del Nord e poche settimane dopo il governo ne aveva autorizzato l’uccisione. Dopodiché, il 16 ottobre, il governo danese aveva disposto l’abbattimento di un altro milione e mezzo di visioni. Finché oggi, 4 novembre, è stata decisa la loro macellazione totale. Anche se, a cinque mesi di distanza, non sono chiare le ragioni di questa alta sensibilità al virus da parte di questi esemplari e i motivi di trasmissibilità del contagio tra gli uomini e gli stessi. Sempre a ottobre, il consorzio veterinario danese dello Statens Serum Institut e l’Università di Copenaghen avevano avvertito che “due nuove varianti di Covid-19 provenienti da allevamenti di visoni sono particolarmente preoccupanti”. 

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Spagna, oltre 90mila visoni macellati in Aragona: sono risultati positivi al Covid-19



martedì 13 ottobre 2020

Una donna razzista litiga con un uomo di colore e gli lancia addosso il cucciolo di cane, il video indigna sui social

Negli Stati Uniti, e non solo, in queste ore c’è un video che sta rimbalzando sui social network ed è già stato visualizzato oltre 22 milioni di volte. Protagonisti una donna bianca, un cucciolo di cane e un ragazzo di colore. Il filmato è stato realizzato proprio da quest’ultimo che lo ha pubblicato su Twitter con il suo profilo Glogloglo. Le immagini mostrano i due che discutono in strada, in un incrocio dove sembra non passare nessuno. L’uomo all’inizio è in macchina, volano parole grosse da entrambe le parti. La donna tiene con un braccio il cucciolo di cane e lo incalza minacciosa. Il suo sguardo sembra essere fisso nel vuoto: secondo molti utenti online lei sembrerebbe avere problemi psichici o essere sotto l'effetto di qualche sostanza. Anche le sue parole in larga parte sono incomprensibili.

La discussione continua e in pochi istanti la donna arriva anche agli insulti razzisti e quando il ragazzo le chiede se fosse suo quel cucciolo che teneva con molto poco affetto in un braccio, lei come pronta risposta glielo lancia addosso. Il cane però finisce sull’asfalto e, fra guaiti di dolore e paura, cerca rifugio fra le gambe del ragazzo che a quel punto lo prende in braccio e decide di non restituirlo visto la violenza con cui la donna aveva trattato quel povero cucciolo.

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Aveva 101 cani in casa, voleva aiutarli ma è stata condannata

domenica 27 settembre 2020

Helsinki, i cani annusano chi ha il coronavirus: "Precisi quasi al cento per cento"

Da mercoledì 23 settembre l'Università di Helsinki ha dato il via ad un esperimento, che durerà quattro mesi, all'Aeroporto internazionale della capitale finlandese, dopo gli incoraggianti risultati in laboratorio. I cani, già usati per rilevare malattie come il cancro, attraverso il sudore dei viaggiatori rilevano la presenza del coronavirus, con un campione molecolare molto più piccolo rispetto ai test, come conferma anche uno studio francese. "Fanno la stessa cosa dei test PCR (Polymerase chain reaction) con una precisione quasi al cento per cento e con un'importante differenza - dice Anette Kare, della società che addestra i cani per conto dell'Università - i cani riescono a individuare la positività anche cinque giorni prima che si manifestino i sintomi". Esperimenti analoghi sono in corso anche in Australia, Francia, Germania e Gran Bretagna, mentre l'aeroporto di Dubai ha iniziato la sperimentazione nell'hub internazionale.

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giovedì 24 settembre 2020

Coronavirus, i gatti possono combatterlo: il caso di Negrito contagiato dai proprietari, ha sviluppato anticorpi senza ammalarsi

 

Faticava a respirare per un problema cardiaco e non per Covid-19, il gatto spagnolo 'Negrito', tra i primi al mondo risultati positivi al virus SarsCoV2: contagiato dai membri della famiglia in cui viveva, all'autopsia non ha mostrato alcun segno della malattia. Proprio come Whisky, l'altro gatto di casa contagiato, anche Negrito aveva sviluppato anticorpi neutralizzanti, segno che questi animali potrebbero avere un sistema immunitario capace di fronteggiare il nuovo coronavirus.

Lo si evince dai risultati delle analisi pubblicate sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) dall'Istituto di ricerca e tecnologia agroalimentare (Irta) dell'Università autonoma di Barcellona e dall'Istituto spagnolo di ricerca sull'Aids (IrsiCaixa). Il caso di Negrito era finito sotto la lente dei ricercatori lo scorso maggio, quando la sua famiglia è stata colpita da Covid e uno dei suoi componenti ne è rimasto vittima. Il gatto, di quattro anni, mostrava gravi difficoltà respiratorie e subito si era pensato che potesse essere colpa del coronavirus.

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venerdì 4 settembre 2020

Abbandonato per colpa del Covid, il cane fa 16000 km per ritrovare la sua famiglia

Una cagnolina di nome Pip, diminutivo di Pipsqueak, si trovava nella Carolina del Sud insieme ai suoi proprietari quando è scoppiata la pandemia. La sua famiglia da un giorno all'altro è così stata costretta ad abbandonare il progetto di fare un giro del mondo in barca insieme a lei per tornare a casa in Australia. Zoe e Guy Eilbeck e i loro figli Cam e Max hanno così fatto i bagagli e in 48 ore e sono partiti sul loro yacht.



In base alle norme australiane in tempo di Covid il loro bassotto tedesco non poteva però venire con loro via mare, e allora lo hanno lasciato lì, pensando che a breve sarebbero potuti tornare a riprenderla e continuare il viaggio sull’oceano. Zoe è riuscita a trovare un’amica che potesse prendersi cura del cane, e l’intera famiglia è partita per l’Australia per un viaggio che pensavano durasse qualche settimana. Ma non è andata così, e nel frattempo la cagnolina è stata trasferita in Carolina del Nord a casa di un'altra amica perché quella precedente non poteva più occuparsi di lei. 

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martedì 1 settembre 2020

Incorna e uccide il cacciatore che lo aveva ferito il giorno prima, così il cervo si è vendicato

Non ha dimenticato chi l’aveva ferito e la sua vendetta è stata tremenda. Così un cervo ha ucciso un cacciatore in Oregon.


Mark David, un uomo di 66 anni, sabato stava cacciando con un arco in un'area di proprietà privata a Tillamook quando ha individuato un cervo e lo ha ferito con una freccia. Ma poi quando ha cercato la sua preda non l’ha trovata prima che diventasse buio, così ha rinunciato pensando di riprendere le ricerche il giorno dopo. E così è stato: verso le nove della mattina è riuscito a trovare l’animale ferito ed era pronto per finirlo con il suo arco. Ma l’animale è stato più rapido e ha consumato la sua vendetta: il cervo ha caricato il cacciatore colpendolo al collo con le sue corna a cinque punte.

Con l’uomo c’era anche il proprietario del terreno che ha cercato di aiutarlo, ma la ferita era troppo grave. 

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lunedì 31 agosto 2020

La Croce Rossa di Modena piange Gerry, il cane che trovava le persone scomparse

«Per molti è stato semplicemente un cane. Per i volontari del comitato modenese della Croce rossa italiana... uno di noi!». I volontari emiliani piangono la porte di Gerry, un quattrozampe per circa 10 anni in servizio con Fabio Fiore, il suo conduttore, dimostrando un’incredibile capacità nella ricerca dei dispersi. 
«Hanno lavorato insieme, fianco a fianco, nella bassa modenese senza paura nel terremoto dell'Emilia.  Dopo 14 anni di vita lo perdiamo e con tutto il nostro amore volevamo ricordarlo così, vicino al proprio compagno inseparabile. Forza Fabio! Siamo tutti con te!» scrivono su Facebook i volontari pubblicando una meravigliosa foto dei due insieme. E insieme sono intervenuti dove gli altri non riuscivano: ricercare le persone disperse dopo tragedie come terremoti e alluvioni. 

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domenica 26 luglio 2020

La nuova vita del gatto anziano che ha atteso per 18 anni di essere adottato

Vent'anni e non sentirli. Questo gatto di nome Sammy ha trascorso la maggior parte della sua vita in un rifugio. Aveva 18 anni quando è stato adottato e ha scoperto cosa vuol dire vivere in una casa, circondato dall'amore di persone care che si prendono cura di te. E il cambio di vita è stato per lui un vero toccasana: il gatto è come rinato, tornato ad essere un dolce cucciolone.

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domenica 28 giugno 2020

Incredibile! Un canguro per le strade di Savona

È successo questa mattina in Piazza del Popolo a Savona: un canguro ha saltellato tra passanti e automobilisti. L’animale è riuscito a scappare dal circo presente in città e, dopo un breve inseguimento, è stato riportato indietro.

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domenica 7 giugno 2020

Trasportano i coronavirus ma sono immuni: il segreto dei pipistrelli

Studiare la super immunità dei pipistrelli ai virus, coronavirus compresi, per risolvere il problema della pandemia in corso e di quelle future. Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per capire il segreto di questo piccolo mammifero, serbatoio di innumerevoli agenti patogeni, eppure incapace di ammalarsi.
L'utilità sociale dei pipistrelli è innegabile: liberano le piante dai parassiti, contribuiscono a disperdere i semi sui terreni fertilizzandoli e si cibano di insetti potenzialmente nocivi per l'uomo, fra cui le zanzare. Il problema è che, essendo portatori di virus, questi animaletti devono essere lasciati in pace nel loro habitat naturale. In caso contrario il rischio, come ha scritto La Lettura, c'è da fare i conti con il cosiddetto "salto di specie".

L'ultimo esempio di zoonosi proveniente dai pipistrelli è il Sars-CoV-2. Questo coronavirus, utilizzando un ospite intermedio, cioè un altro animale, ha lasciato il proprio serbatoio e aggredito gli esseri umani. Il risultato è una pandemia che ha infettato quasi 4 milioni di persone in tutto il mondo, uccidendo tra il 7% e il 10% degli infetti.
I virus e i pipistrelli
Negli anni passati ci sono stati almeno tre coronavirus arrivati all'uomo dai pipistrelli. A cavallo tra il 2002 e il 2003 c'è stata la piaga provocata dalla Sars (Sars-CoV-1), mentre nel 2012 la Mers. In quest'ultimo caso l'ospite intermedio era il cammello, mentre con il Sars-CoV-2 gli indiziati principali sono il pangolino e gli zibetti (tirati in mezzo anche con la Sars).
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venerdì 5 giugno 2020

Riportata male la storia dell’elefante incinta ucciso da ananas pieno di petardi in India

Stanno arrivando alcune conferme importanti in queste ore a proposito della storia relativa all’elefante incinta, ucciso in India dopo aver mangiato un ananas pieno di petardi, stando almeno a quanto riportato dalla stampa locale. Abbiamo provato a fare un primo punto della situazione in mattinata, mettendo in evidenza il fatto che in Italia diversi siti abbiano riportato la vicenda in modo non corretto. Quanto stiamo per condividere con voi, è necessario premetterlo, non vuole in alcun modo minimizzare un fatto di cronaca che resta grave e che, probabilmente, con più attenzione si poteva evitare.


Tutto quello che dobbiamo sapere sull’elefante incinta ucciso da ananas riempito di petardi in India

Il punto dal quale occorre partire con il nostro secondo approfondimento sulla vicenda è che l’episodio è vero. In India, effettivamente, l’elefante incinta è morto dopo aver ingerito un ananas che era stato riempito di petardi dall’uomo. Quello che non torna, però, è il modo in cui siano andati i fatti. Poco fa, infatti, è arrivato un ulteriore contributo da Jantaka Reporter, che a conti fatti conferma alcune tesi che aiutano a contestualizzare tutta la storia.
L’elefante ucciso è sì morto a causa dei danni riportati dopo l’esplosione dei petardi che erano stati fissati nell’ananas ingerito, ma non si è trattato di un gesto intenzionale dell’uomo. Non c’è alcuna usanza in India che prevede il dar da mangiare agli elefanti, oltre al fatto che l’animale sia profondamente rispettato dalla popolazione locale. Vi ricordiamo, a tal proposito, che i fatti sono avvenuti nell’India meridionale.

In sostanza, la fonte appena riportata ci dice che l’elefante incinta sia rimasto ucciso non per un atto di crudeltà della popolazione locale, ma per una pura fatalità. L’animale è morto dopo essersi imbattuto in una trappola concepita dai contadini del posto per evitare che cinghiali ed altre specie diano l’assalto alle coltivazioni, considerando quanto avvenuto in passato in questo periodo. Ripetiamo, le precisazioni non minimizzano la portata della storia, ma inquadrano meglio le responsabilità dell’uomo.

Fonte

Arrestati gli autori

mercoledì 3 giugno 2020

Lo spettacolare intervento dei vigili del fuoco, con l'elicottero portano in salvo una mucca caduta nel dirupo

Intervento dell’elicottero Drago 71 dei Vigili del fuoco è stato impegnato per uno dei "salvataggi quotidiani" del corpo. Nello specifico è servito per il recupero di una mucca scivolata in una scarpata: l’animale era caduto nella giornata di lunedì 1° giugno in un dirupo nei pressi della SP 92 ad Arsiero, in provincia di Vicenza. I pompieri hanno comunicato che l’animale, impossibilitato a risalire dal punto in cui si trovava, è stato imbragato e trasportato su con il gancio baricentrico dell’elicottero per poi essere adagiato su un prato in zona completamente pianeggiante.

domenica 31 maggio 2020

Coronavirus, scimmie rubano campioni di sangue dei malati in un laboratorio

Un gruppo di scimmie ha attaccato un tecnico di laboratorio che trasportava campioni di sangue test COVID-19 di pazienti nei locali del Meerut Medical College in India. Sono scappate con i campioni dei test relativi a tre pazienti. Più tardi una delle scimmie è stata trovata su un albero che masticava i kit di raccolta sangue. I campioni del paziente dovranno ora essere prelevati di nuovo.

Sebbene la minaccia delle scimmie nell'area indiana sia un fenomeno ricorrente, come riportano i media locali, i residenti ora temono un'ulteriore diffusione dell'infezione coronavirus per colpa proprio delle scimmie

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Inseguono orsa e cucciolo: identificati e denunciati, anche per le bestemmie nel video

Inseguono orsa e cucciolo: identificati e denunciati, anche per le bestemmie nel video
Inseguono mamma orsa ed il suo cucciolo e si filmano: gli uomini del Corpo Forestale Trentino sono riusciti ad identificare le due persone che hanno girato il video. I due, "protagonisti del deplorevole gesto dell’inseguimento prolungato teso a raggiungere un’orsa menomata all’arto posteriore destro ed il suo 'cucciolone' di un anno e mezzo di età", come si legge in una nota della Provincia, sono stati denunciati.
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sabato 30 maggio 2020

Trump consentirà ai cacciatori di uccidere cuccioli di orso e di lupo all’interno delle loro tane in Alaska

L’amministrazione Trump sta definendo le regole che consentiranno ai cacciatori di uccidere gli orsi e i loro cuccioli all’interno delle loro tane in Alaska. Il provvedimento varrebbe anche per lupi e coyote.

Un’altra cattiva notizia dal fonte della tutela degli animali selvatici negli Stati Uniti. Secondo i media americani, infatti, l’amministrazione Trump, con una nuova ordinanza che va in direzione opposta a quella redatta in materia di ambiente e animali nell’era Obama, potrebbe dare il via libera all’uccisione di orsi, lupi e coyote all’interno delle riserve nazionali in Alaska. In pratica, le nuove misure consentirebbero ai cacciatori di usare esche per far uscire gli animali dalle tane per poi ucciderli. Secondo Jesse Jesse Prentice-Dunn, direttore del Center for Western Priorities, questo provvedimento ‘sarebbe incredibilmente crudele e solo l’ultimo in ordine di tempo, di una serie di misure che vanno a ridurre le protezioni per la fauna selvatica su richiesta di compagnie petrolifere e cacciatori di trofei’.

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domenica 17 maggio 2020

Nel Regno Unito inizia la sperimentazione per capire se i cani possono “fiutare” il coronavirus: ecco come funziona

Nel Regno Unito è partita ufficialmente la sperimentazione che vede alcuni cani impegnati a “fiutare” la presenza del coronavirus nell’uomo. La prima fase di questo progetto, che ha ricevuto finanziamenti governativi per 500mila sterline (circa 560mila euro), sarà guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, insieme all'ente benefico e alla Durham University.


Lord Bethell, ministro dell'Innovazione, spera che i cani possano fornire "risultati rapidi". Una speranza supportata dalle capacità mostrate da altri quattrozampe già addestrati che sono riusciti a rilevare gli odori di alcuni tumori, della malaria e del morbo di Parkinson.
La sperimentazione verificherà se i "cani Covid" –  composti da Labrador e Cocker spaniel –  possano individuare il virus nell'uomo da campioni da annusare prima che compaiano i sintomi. Se avessero successo, questi quattrozampe potrebbero “analizzare” fino a 250 persone all’ora.

venerdì 15 maggio 2020

Immersione nei fondali di Arenzano: «Il lockdown ha fatto rivivere il mare. La natura si è ripresa il suo posto»

Immersione negli abissi del sub Andrea Bada, famoso per aver scoperto alcuni relitti  Sotto l’egida della Film Commission sono state raccolte ore di materiale filmato 

La Spezia - Non è stata una semplice immersione a profondità elevate, l'ennesima sfida agli abissi, quella portata avanti da un gruppo di sommozzatori “da record”, guidati dal cacciatore di relitti di Arenzano, Andrea Bada, ma è stato un viaggio nel tempo per andare a vedere luoghi nelle condizioni in cui potevano essere cento anni fa, quando però l’uomo non li poteva ancora raggiungere.
Il blocco della gran parte delle attività nautiche ed industriali per oltre due mesi ha infatti, praticamente, riportato il fondo del mare ad uno status biologico simile a quello dei primi del ‘900, ma bisognava andare a vedere “di persona” . Ecco perché Andrea Bada, noto per aver ritrovato alcuni dei navigli perduti nei mari italiani, facendo immersioni estreme, si è reso protagonista di questa avventura irripetibile.
«Ho vissuto un’esperienza unica che non pensavo di poter ritrovare nel mio bagaglio personale - racconta Bada al rientro a terra - laggiù ora ci sono pesci che non hanno timore dell’uomo, è bastato poco per farli riappropriare di casa loro, l’acqua è cristallina ovunque, non c’è quella costante presenza di inquinamento che crea uno stato di torbido. E non siamo sottocosta, ma in mare aperto. La natura si è ripresa il suo posto.


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mercoledì 13 maggio 2020

Il cane va a passeggio, ma non ha fatto i conti con la banda di gatti: la scena è esilarante

Questo cane stava facendo una passeggiata con il suo proprietario a Tampa, in Florida: ma sulla sua sua strada ha trovato un gruppo di gatti non esattamente amichevoli. «Con il mio cucciolo abbiamo deciso di fare una strada diversa dal solito - ha spiegato l'autore del video - ma ci siamo imbattuti nei gatti di strada del quartiere. Inutile dire che non erano felici di vederlo. Nessun animale è stato ferito durante la realizzazione di questo video».

Carabinieri bonificano l’area del torrente Borbera a Borghetto dopo il decesso di un cane per avvelenamento

STAZZANO – La Stazione Carabinieri Forestale di Stazzano, insieme all’Unità Cinofila Antiveleno di Cuneo, inserita nel progetto “Wolf Alps”, è intervenuta per bonificare l’intera area lungo il torrente Borbera, in località Castel Ratti del Comune di Borghetto di Borbera, dopo il decesso di un cane per avvelenamento e l’attivazione da parte del sindaco del protocollo previsto dall’Ordinanza del Ministero della Salute.
L’area è stata delimitata con la segnaletica prevista e la ricerca di ulteriori esche e bocconi ha dato esito negativo.
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martedì 12 maggio 2020

California, surfista viola il lockdown e muore attaccato da uno squalo bianco

La spiaggia di Santa Cruz in California era chiusa per via del lockdown imposto dal coronavirus. Ma lui, Ben Kelly, 26 anni e famosissimo in zona, sabato si è tuffato comunque con la sua tavola da surf. E ha incontrato uno squalo bianco che lo ha ucciso. 

domenica 10 maggio 2020

Bimba azzannata dal cane dei nonni, gravissima

Piccola di 2 anni attaccata dal boxer in giardino nel bresciano

Una bambina di un anno e 10 mesi è stata azzannata alla testa da un cane. È accaduto a Cividate Camuno, in Valle Camonica, nel bresciano. La bambina stava giocando nel giardino della casa dei nonni quando è stata aggredita da un cane di razza boxer, di proprietà degli stessi nonni. Le sue condizioni sono apparse immediatamente gravissime ed è stata trasportata all'ospedale di Bergamo. 

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venerdì 8 maggio 2020

Il calabrone asiatico gigante, un pericolo per le api e l'uomo. E' allarme negli Usa

La specie invasiva segnalata da novembre scorso nello stato di Washington dove sono state segnalate api decapitate. In Giappone uccide 50 persone l'anno. Apicoltori preoccupati: una minaccia per gli insetti impollinatori


Non è solo la Vespa velutina a minacciare la sopravvivenza delle api, ma anche la Vespa mandarinia, nota come il "calabrone killer". La specie invasiva, non ancora arrivata in Italia, ha fatto scattare l'allarme negli Stati Uniti, in particolare nello stato di Washington. "Mai visto nulla del genere", ha commentato Ted McFall, un apicoltore intervistato dal New York Times che riporta la proccupazione per le api preda dell'insetto gigante. Dotato di un lungo pungiglione e di mascelle voraci, il calabrone asiatico - lungo più di 5 cm (la regina può raggiungere gli 8 cm) - è già noto in Giappone per le devastazioni di alveari e si teme possa invadere gli States provocando danni ingenti all'apicoltura.

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mercoledì 6 maggio 2020

Paura in Trentino per un orso che si arrampica su un balcone

Notte di paura a Calliano in Trentino per un orso che si è arrampicato sul balcone di una palazzina. Il plantigrado dopo essersi lasciato cadere a terra si è diretto verso la piazza del paese che si trova a sud di Trento. Nel vicino centro faunistico del Casteller da alcuni giorni si trova l'orso M49 che dopo una fuga durata quasi nove mesi era stato nuovamente catturato. A postare il video in rete è stata la consigliera provinciale della Lega, Mara Dalzocchio. Non si contano le condivisioni sui social media.

Il video

Orso M49 catturato sulle montagne del Trentino: “E’ in buone condizioni, è stato portato nel centro faunistico dal quale era fuggito la scorsa estate” (Fulvio Cerutti)

Usa, paura per la vespa mandarinia: l'aggressività dell'insetto è letale nella lotta con un topo

In un video pubblicato su Twitter e rilanciato dal tabloid inglese Daily Mail si può vedere l'aggressività di questo insetto. La clip pubblicata dal profilo Welcome to Nature mostra la lotta mortale tra la vespa mandarinia e un piccolo topo. Non si conosce però né il luogo né la data in cui il filmato è stato girato.
La vespa mandarinia è stata rinvenuta per la prima volta negli Stati Uniti facendo scattare una corsa a fermare il calabrone gigante asiatico che si teme possa diffondersi negli Usa e devastare la popolazione delle api. Lo riporta il New York Times, sottolineando che il calabrone uccide circa 50 persone l'anno in Giappone. La vespa mandarinia è stata avvistata nello stato di Washington, che presenta il clima ideale per il calabrone. E ora le autorità hanno deciso di installare una serie di trappole nell'area in cui è stata avvistata la prima con l'obiettivo di 'etichettarla' o etichettarle usando bollini di radiofrequenze con i quali seguire gli spostamenti.


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lunedì 4 maggio 2020

Coronavirus, una spiaggia spagnola viene spruzzata di candeggina e causa “danni brutali” agli animali locali

Le autorità di una città costiera spagnola sono state costrette a scusarsi dopo aver spruzzato una spiaggia locale di acqua e candeggina nel tentativo maldestro di proteggere i residenti dal coronavirus.
Trattori hanno spruzzato circa mille litri di acqua con una soluzione di candeggina al due per cento sulle spiagge di Zahara de los Atunesla, vicino a Cadice, in previsione della fine del confinamento e della possibilità per i bambini di andare in riva al mare dopo sei settimane chiusi in casa. 
Quanto avvenuto ha scatenato le proteste degli ambientalisti che hanno accusato le autorità di aver causato "danni brutali" all'ecosistema locale: secondo l'attivista María Dolores Iglesias, la candeggina ha arrecato un danno irragionevole all'ecologia locale perché spiagge e dune offrivano spazi di riproduzione e nidificazione per uccelli migratori protetti come il piviere col dorso nero.
Iglesias dice di aver visto almeno un nido pieno di uova essere completamente distrutto da un trattore, mentre la candeggina «ha ucciso tutto sul terreno, non si vede nulla, nemmeno gli insetti. La candeggina viene utilizzata come un potente disinfettante, è logico che venga utilizzata per disinfettare strade e asfalto, ma qui il danno è stato brutale: hanno devastato gli spazi delle dune e sono andati contro tutte le regole. È stata un'aberrazione ciò che hanno fatto, anche tenendo conto del fatto che il virus vive nelle persone non in spiaggia. È pazzesco».
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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

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