giovedì 21 dicembre 2017
martedì 19 dicembre 2017
Ecco le foto più buffe di animali
Presentati i vincitori del concorso Wildlife Comedy Photo Awards
Una sequenza di quattro scatti che mostra un piccolo gufo in difficoltà,
mentre cerca di posarsi su un ramo accanto ad atri due gufi, ha vinto
il Wildlife Comedy Photo Awards, il concorso fotografico che premia le
immagini più buffe e divertenti con protagonisti gli animali. Le foto
sono opera di Tibor Kercz, che le ha intitolate "Aiuto".
Tra
gli scatti premiati, tra quelli inviati da 86 Paesi del mondo", c'è
anche la foto realizzata da Katy Laveck-Foster, chiamata "Scimmie in
fuga", che mostra due macachi neri a bordo di uno scooter.
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lunedì 18 dicembre 2017
Wwf, 16 specie rischiano di non vedere più il Natale
Indicate dalla ong nella "mappa dell'estinzione"
Dalla vaquita al leopardo dell'Amur, dal rinoceronte di Sumatra alla
tigre e all'orango passando per il lupo rosso, il bradipo pigmeo, il
pangolino e il chiurlottello, sono 16 le specie che rischiano di non
vedere il Natale 2018 per il numero esiguo a cui sono ridotte le loro
popolazioni. Nella Mappa lanciata oggi dal Wwf insieme a un Report
nell'ambito della Campagna di Natale "Wwf is calling" vengono indicate
le specie tra vertebrati, coralli e piante "sul baratro dell'estinzione"
per colpa di "alcune attività umane in molti angoli del
pianeta". Secondo il Wwf, solo dal 1970 al 2012 l'uomo ha determinato il
calo del 58% dell'abbondanza delle popolazioni di vertebrati terrestri e
marini.
Su questa "Arca di Natale" il Wwf fa salire anche l'ara
golablu, il cavallo di Przewalski, il Kouprey (un grosso bovide
dell’Asia sud-orientale). Nella mappa c'è anche una specie di corallo,
la madrepora oculata scelta come simbolo della distruzione dei fondali
del Mediterraneo.
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sabato 16 dicembre 2017
Addio a Juboraj, il leone scheletrico dello zoo ha smesso di soffrire
Fulvio Cerutti
Nella gabbia insieme al leone c’è un gatto nero, per nulla preoccupato da quello che è solo l’ombra del grande predatore che un giorno doveva essere stato.
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giovedì 14 dicembre 2017
L’abbraccio della leonessa all’uomo che l’ha cresciuta da cucciola
Ecco l’incredibile prova d’affetto di una leonessa per la persona che
l’ha cresciuta quando era cucciola. Lei è Kaira e a salvarla e prendersi
cura di lei è stato Adolfo in Messico. I due però si sono dovuti
separare perché la felina aveva bisogno di attenzioni particolari. Ma,
anche a distanza di tempo, non si è dimenticata del suo amico umano.
Video
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martedì 12 dicembre 2017
I gatti e il presepe: gli animali che divertono il web
Quando arriva Natale è tempo di fare il presepe. Ma con un gatto in
casa, il risultato può non essere esattamente quello sperato. Guardare
per credere
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lunedì 11 dicembre 2017
Adotta un cane dalla Romania, l’incontro in aeroporto a Milano
Romania-Italia sola andata. È il viaggio della cagnolina Alba salvata
dall’associazione Save the Dogs e adottata dalla veterinaria Chiara che
ha deciso di regalarle una famiglia. La loro è una delle
#MilanAirportsStories, le storie più belle tra quelle che si svolgono
quotidianamente negli scali milanesi, raccontate sulla pagina Facebook
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venerdì 8 dicembre 2017
Lo straziante video dell'orso polare che muore di fame: "L'ho ripreso per smuovere le coscienze"
Il fotografo e attivista Paul
Nicklen racconta la scena che ha visto in una riserva Inuit abbandonata
dell'arcipelago polare canadese. E a chi lo accusa di non essere
intervenuto spiega: "Non vado in giro con 400 kg di carne di foca, e
comunque avrei solo prolungato la sua agonia"
di VALENTINA RUGGIUSCHELETRICO si trascina alla ricerca di cibo. Rovista in un bidone e poi si accascia a terra, ancora in preda ai morsi della fame. È l'immagine straziante di un orso polare in punto di morte, immortalato dalle telecamere dell'attivista e fotografo di National Geographic Paul Nicklen e da un team di Sea Legacy mentre si trovavano sull’Isola di Baffin, in Canada.
"È una scena che spacca il cuore, ma che abbiamo scelto di condividere per rompere il velo di apatia della nostra società", ha scritto il fotografo nella didascalia che accompagna il video postato sul suo profilo Instagram. Immagini che riaccendono i riflettori sul problema del riscaldamento globale e dei suoi effetti collaterali sulla natura.
"Avevamo le lacrime agli occhi mentre filmavamo", ha spiegato Nicklen in un'intervista al National Geographic. Lui, con anni di esperienza e di attivismo alle spalle, non è estraneo agli orsi, anzi: in vita sua ne ha visti più di tremila. Ma mai si era trovato davanti uno spettacolo simile: "È stata l'esperienza più sconvolgente che abbia mai vissuto"
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domenica 3 dicembre 2017
L’insolita amicizia tra un cucciolo di cinghiale e un cane
Nathan ha “adottato” Chicco e da allora sono inseparabili
Garbagna è uno dei borghi più belli d’Italia e ha angoli antichi
da scoprire. Le sue frazioni si arrampicano sulle colline intorno, tra
il fiume e i boschi, alcuni impenetrabili. C’è una zona che, negli
ultimi giorni, è diventata più famosa delle altre per via di due amici,
che tutti nella valle definiscono «gli inseparabili». «L’hai sentita
anche tu la storia di quei due?» si domanda al bar. È quella di Nathan e Chicco. Un cane e un cinghialino.
Arrivando a San Gaudenzio da Garbagna (Alessandria), si percorre una strada dritta che costeggia il torrente; dalla manciata di case che ci si trova sulla sinistra, potrebbe capitare di veder sbucare otto zampe, quelle di un Labrador bianco e di un cucciolo di cinghiale (un «pigiamino», per via delle righe sulla schiena) che gli trotterella dietro. «Girano tutto il giorno, li conoscono ormai. La coppia degli inseparabili». Nathan compirà due anni il 5 dicembre, è un maschio e si è improvvisato «mammo» del piccolo Chicco, rimasto solo dopo una battuta di caccia.
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Una tenera immagine dell’amicizia nata tra un cucciolo di cinghiale e un Labrador |
Valentina Frezzato
Garbagna (Alessandria)
Arrivando a San Gaudenzio da Garbagna (Alessandria), si percorre una strada dritta che costeggia il torrente; dalla manciata di case che ci si trova sulla sinistra, potrebbe capitare di veder sbucare otto zampe, quelle di un Labrador bianco e di un cucciolo di cinghiale (un «pigiamino», per via delle righe sulla schiena) che gli trotterella dietro. «Girano tutto il giorno, li conoscono ormai. La coppia degli inseparabili». Nathan compirà due anni il 5 dicembre, è un maschio e si è improvvisato «mammo» del piccolo Chicco, rimasto solo dopo una battuta di caccia.
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venerdì 1 dicembre 2017
Cani 'cervelloni', hanno il doppio dei neuroni dei gatti
Battono anche gli orsi, mentre i procioni sono alla pari coi primati
I cani hanno il doppio dei neuroni dei gatti: quasi 530 milioni contro 'appena' 250 milioni. Lo dimostra il primo 'censimento' che ha contato le cellule nervose che costituiscono la parte più evoluta del cervello, la corteccia, in 8 specie di carnivori, domestici e selvatici. Si scopre così che i gatti, anche se battuti dai cani, hanno lo stesso numero di neuroni degli orsi bruni, mentre i procioni, per quanto piccoli, hanno un cervello che se la gioca alla pari con quello dei primati. L'uomo non è stato considerato nella ricerca, ma è notevole l'intervallo che lo separa dalle altre specie, con i suoi 16 miliardi di neuroni.
A snocciolare tutti i numeri è lo studio pubblicato sulla rivista
Frontiers in Neuroanatomy dal gruppo internazionale di ricerca guidato
dall'americana Vanderbilt University, in Tennessee. "In questo studio
volevamo confrontare diverse specie di carnivori per vedere la relazione tra il numero dei neuroni e le dimensioni del cervello", spiega la neuroscienziata Suzana Herculano-Houzel.
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lunedì 27 novembre 2017
I cani fanno la guardia anche alla nostra salute: averne uno allunga la vita (e ai single di più)
I cani fanno la guardia alla salute dei padroni e ne allungano la vita: uno studio dimostra infatti che chi possiede un cane ha un minore rischio di morte per cause cardiovascolari e per altre cause. Resa nota sulla rivista Scientific Reports, la scoperta è frutto di una ricerca condotta in Svezia su un’ingente mole di dati e mostra che l’effetto difensivo del possedere un cane è ancora più forte per i single, tutti coloro che vivono da soli a qualunque età. I cani più protettivi per la salute sono risultati essere quelli da caccia. Lo studio è stato condotto presso l’Università di Uppsala e si è basato su dati relativi a oltre 3,4 milioni di svedesi dai 40 agli 80 anni. I partecipanti sono stati arruolati nello studio a partire dal 2001, quando in Svezia è entrata in vigore una legge che rendeva obbligatorio registrare il possesso dei cani. Tutti i partecipanti erano sani all’inizio dello studio e i ricercatori ne hanno monitorato lo stato di salute per oltre 12 anni, registrando tutte le malattie intercorse durante il periodo di osservazione. E’ emerso che chi possedeva un cane era a minor rischio di morte per cause cardiovascolari ed anche per altre cause.
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domenica 26 novembre 2017
Un cane randagio salva una donna da un uomo che cerca di scipparla
Una donna passeggia con una borsa della spesa e una borsetta. Non si accorge che un uomo con una giacca gialla la sta seguendo e al momento più opportuno cerca di scipparla. Ma proprio in quel momento, come un angelo custode venuto dal nulla, interviene un cane randagio che mette in fuga il malvivente mordendolo alla gamba e alla mano.
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venerdì 24 novembre 2017
Cosa significano tutti questi lupi uccisi e appesi
È stato un ottobre letteralmente di sangue per il lupo appenninico. Ben cinque esemplari sono stati ritrovati morti ed “esposti” in luoghi pubblici di diverse regioni d’Italia, un messaggio povero di contenuti ma tragicamente chiaro: la convivenza lupo-uomo non sta funzionando.
Due lupi uccisi e impiccati nel senese a inizio ottobre, un lupo decapitato ritrovato qualche giorno dopo a Pergola (Pesaro e Urbino), uno ucciso ed esposto a Rocca Priora, per arrivare all’episodio di Coriano, in cui un lupo è stato ucciso e appeso alla fermata dell’autobus.
Una vera e propria escalation di delitti, causati senza dubbio dalla bassezza di chi se ne è reso responsabile, ma che ci ricordano quanto siamo ancora lontani da una cultura ambientale accettabile.
Rabbia e indignazione sono d’obbligo, ma sono ormai anni che la situazione è statica ed evidentemente le condanne unilaterali, le indagini, le ricompense offerte a chi fornisce informazioni sui bracconieri, non bastano.
Quella di esporre brutalmente le carcasse dei lupi uccisi è una pratica che va necessariamente interpretata. Perché se gli allevatori avessero voluto solo proteggere il proprio gregge avrebbero optato per uccisioni silenti e il più possibile nascoste, visto che le sanzioni per chi abbatte il lupo sono piuttosto pesanti. Invece si sono presi la briga di mutilare e appendere le carcasse, accompagnandole in alcuni casi con messaggi scritti. Messaggi rivolti a chi?
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giovedì 23 novembre 2017
«Un cane abbandonato sul terrazzo di casa»: la denuncia nei gruppi della Valbisagno su Facebook. Ecco come stanno le cose
Genova - Un labrador, lasciato tutto il giorno da solo sul terrazzo, ha scatenato l'ira Facebook: sui gruppi di quartiere della Valbisagno le sue foto, prese da diverse angolazioni e in diversi momenti del giorno, sono da giorni condivise e commentate.
I padroni, si legge sui social, non si vedono praticamente mai e il
cane per vincere la solitudine ogni volta che vede passare un uomo o un
altro animale prova ad attirare l'attenzione e a giocare. Qualcuno
minaccia persino denunce, altri affermano di aver parlato con i
proprietari ma di non essere stati ascoltati.
Visto l'interesse e lo sdegno suscitato da questa situazione Il Secolo XIX ha cercato di capire con i propri occhi cosa accade: abbiamo visto che il cane ha a disposizione un ampio terrazzo con cuccia, giochi e ciotole per acqua e cibo oltre alla possibilità di entrare, in caso di maltempo, in un ripostiglio lasciato aperto. Le porte di accesso alla casa sono chiuse e nel pomeriggio nello spazio aperto si potevano notare diversi escrementi e le ciotole ormai semivuote. Nel periodo in cui siamo rimasti in zona l'animale non ha mai abbaiato, nemmeno ai passanti, limitandosi a sonnecchiare.
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Visto l'interesse e lo sdegno suscitato da questa situazione Il Secolo XIX ha cercato di capire con i propri occhi cosa accade: abbiamo visto che il cane ha a disposizione un ampio terrazzo con cuccia, giochi e ciotole per acqua e cibo oltre alla possibilità di entrare, in caso di maltempo, in un ripostiglio lasciato aperto. Le porte di accesso alla casa sono chiuse e nel pomeriggio nello spazio aperto si potevano notare diversi escrementi e le ciotole ormai semivuote. Nel periodo in cui siamo rimasti in zona l'animale non ha mai abbaiato, nemmeno ai passanti, limitandosi a sonnecchiare.
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martedì 21 novembre 2017
Chivasso, l'autopsia all'addestratore scagiona "Sid": non è stato il cane dell'amico a ucciderlo
Colpo di scena nell'inchiesta: un malore improvviso ha con ogni probabilità provocato la morte del ventiseienne. Solo in seguito il bull terrier, dopo avere abbaiato a lungo per dare l'allarme, avrebbe inferto i morsi
di ERICA DI BLASI
E' stata con ogni probabilità una morte naturale. E Sid, il bull terrier accusato di avere ucciso il suo addestratore, è "innocente". L'autopsia eseguita oggi dal medico legale Roberto Testi scagiona il cane: i morsi trovati sul corpo di Davide Lobue, educatore cinofilo di 26 anni, trovato esanime vicino al bull terrier che stava addestrando in un giardino a casa di un suo amico a Chivasso, non sono in punti vitali e soprattutto sarebbero stati inferti dopo la morte dell'addestratore.
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E' stata con ogni probabilità una morte naturale. E Sid, il bull terrier accusato di avere ucciso il suo addestratore, è "innocente". L'autopsia eseguita oggi dal medico legale Roberto Testi scagiona il cane: i morsi trovati sul corpo di Davide Lobue, educatore cinofilo di 26 anni, trovato esanime vicino al bull terrier che stava addestrando in un giardino a casa di un suo amico a Chivasso, non sono in punti vitali e soprattutto sarebbero stati inferti dopo la morte dell'addestratore.
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venerdì 17 novembre 2017
Trofei da caccia all'elefante, Trump sconfessa Obama: sì all'import
Anche se sono una specie a rischio. La motivazione: "La caccia può aiutare la conservazione di alcune specie". E Zambia e Zimbabwe danno il via libera |
WASHINGTON - L'amministrazione Trump ha deciso di annullare il divieto di importare i trofei di caccia all'elefante da Zambia e Zimbabwe. Il divieto era stato imposto dall'amministrazione Obama nel 2014.
Anche se gli elefanti sono inseriti nella lista degli animali in pericolo sotto l'Endangered species act, un punto all'interno della legge consente al governo di dare il permesso per importare i trofei, se c'è la prova che la caccia aiuti, al contrario di quel che si pensi, la conservazione della specie. Un concetto un po' contorto, se applicato a specie a rischio estinzione. Le autorità Usa hanno reso noto di aver ricevuto l'approvazione dei due paesi africani.
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martedì 14 novembre 2017
Russia, il gatto è intrepido: spaventa il cucciolo d'orso che fugge sull'albero
Non esiste animale più pericoloso del
gatto. E forse anche più coraggioso. E' quello che viene in mente
guardando questo video comparso sulla pagina Facebook russa Kotopediya e
che ha totalizzato oltre un milione di visualizzazioni in pochi giorni.
Il filmato mostra un grosso felino che, senza alcun timore, aggredisce
un orso (probabilmente cucciolo) che si arrampica spaventato tra gli
alberi di un bosco.
Il video
Il video
Canada, il puma è un fifone: la puzzola lo mette in fuga
lunedì 13 novembre 2017
Pronto Soccorso Animali TV
Cerchiamo di mettere in contatto chi vuole aiutare con chi Ha bisogno di aiuto. |
Mission
Vogliamo
raccontare dal vivo le azioni dei volontari che fanno parte delle
associazioni dislocate su tutto il territorio nazionale.Dal soccorso di un animale abbandonato fino alla possibile adozione passando per il recupero, visita, cure, riabilitazione, adozione.
Non sempre pero' si arriva all'adozione.
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martedì 7 novembre 2017
Usa, cacciatore pubblica la foto con il corpo del leopardo delle nevi: petizione per incriminarlo
di Federica Macagnone
L'espressione felice e il sorriso a 32 denti di chi è convinto di aver portato a termine chissà quale impresa ed esibisce, portandola sulla spalle, la sua ultima preda, un leopardo delle nevi colpito a morte: con questa foto sfoggiata sul web Hossein "Soudy" Golabchi, pluripremiato cacciatore statunitense di origini iraniane, è riuscito a far imbufalire gli animalisti di mezzo mondo che, decisi a portarlo davanti a un tribunale, hanno avviato una petizione contro di lui, già firmata da oltre 114mila persone.
L'immagine che lo ritrae è stata scattata nell'Asia centrale nel 2008, quando il leopardo delle nevi era inserito nella "red list" della Iucn degli esemplari in pericolo: l'anno scorso è stato riclassificato come "vulnerabile", il che significa che restano meno di 10mila esemplari nel mondo. La raccolta di firme, invece, è stata lanciata in questi giorni, in occasione dell’International Snow Leopard Day, su Care 2 da Tera International (Tiger Exotic Animal Ranger Awareness), organizzazione per la protezione degli animali in pericolo, convinta che non sia troppo tardi per perseguire Golabchi per aver ucciso l'animale in un momento in cui era ancora classificato come minacciato: «Non esistono leggi - dicono - che pongano limiti temporali sui crimini internazionali contro la fauna selvatica».
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sabato 4 novembre 2017
Regione Piemonte sospende la caccia, hanno vinto gli animalisti
La Giunta regionale, nel corso di una seduta straordinaria tenutasi il
31 ottobre al termine della seduta antimeridiana del Consiglio, ha
disposto la sospensione della caccia nei comprensori alpini colpiti
dagli incendi e nelle aree limitrofe. La delibera presentata
dall’assessore Giorgio Ferrero, che raccoglie le segnalazioni giunte
dalla Città metropolitana di Torino e dalla Provincia di Cuneo, dispone
che la sospensione durerà fino al 30 novembre, con possibilità di
modifica per la situazione di rischio e l’andamento climatico, nei
comprensori alpini TO1 (Valli Pellice, Chisone e Germanasca), TO3 (Bassa
Valsusa e Val Sangone), TO5 (Valli Orco, Soana e Chiusella), CN2 (Valle
Varaita) e CN4 (Valle Stura). Fino al 10 novembre non si potrà cacciare
nei comprensori alpini TO2 (Alta Valsusa) e TO4 (Valli di Lanzo) e gli
ambiti territoriali TO1 (Eporediese), TO2 (Basso Canavese) e TO3
(Pinerolese). Il provvedimento, che fa seguito a quello assunto venerdì
scorso per fermare la caccia nel comprensorio alpino TO3 fino al 5
novembre, riguarda oltre 6.200 cacciatori, ovvero oltre un quarto di
quelli piemontesi, e l’area interessata supera i 538.000 ettari.
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“I cacciatori violano la legge portando cibo ai cinghiali”
Il comitato per il territorio delle Quattro Province accusa: “Gli
ungulati foraggiati in autunno e inverno da chi li dovrebbe abbattere”
“I cacciatori danno da mangiare ai cinghiali, violando la legge”. Lo sostiene il comitato per il territorio delle Quattro Province, il gruppo di cittadini creato nel 2011 per tutelare la zona appenninica a cavallo fra le valli Borbera, Curone, Staffora e Tidone. La dichiarazione fa riferimento alla proposta di piano di abbattimento da mille caprioli inoltrata dalla Provincia alla Regione, sollecitato dai viticoltori e dalle associazioni agricole nonché alla gestione della caccia in generale. La proposta del piano ha suscitato reazioni di vario genere ma due sono i dati di fatto: i danni alle coltivazioni ormai insostenibili e una gestione degli ungulati tutt’altro che proficua.
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“I cacciatori danno da mangiare ai cinghiali, violando la legge”. Lo sostiene il comitato per il territorio delle Quattro Province, il gruppo di cittadini creato nel 2011 per tutelare la zona appenninica a cavallo fra le valli Borbera, Curone, Staffora e Tidone. La dichiarazione fa riferimento alla proposta di piano di abbattimento da mille caprioli inoltrata dalla Provincia alla Regione, sollecitato dai viticoltori e dalle associazioni agricole nonché alla gestione della caccia in generale. La proposta del piano ha suscitato reazioni di vario genere ma due sono i dati di fatto: i danni alle coltivazioni ormai insostenibili e una gestione degli ungulati tutt’altro che proficua.
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giovedì 2 novembre 2017
Vergogna: in Valsusa, Valle Orco e Valchiusella decine di cacciatori sparano alla selvaggina in fuga
In fuoco infuria, anche se in Valle Orco e in Valchiusella, la
situazione sta lentamente migliorando, ma Lorenzo Croce, presidente
dell’Associazione Italiana Difesa Animali &Ambiente lancia
l’allarme: decine di cacciatori sia in Val Susa, che in Valle Orco e
Valchiusella, nelle zone colpite dagli incendi, stanno sparando agli
animali che fuggono. “Stanno arrivando segnalazioni dalle zone adiacenti
gli incendi nelle valli dell’Orco, Susa e Stura e dal Pinerolese
secondo le quali decine di cacciatori armati di fucile stanno sparando
agli animali in fuga dalle fiamme, questo è inaccettabile occorre subito
fermare la caccia in tutto il Piemonte per questo mi appello al
presidente Chiamparino perchè sospenda da subito la caccia, ed invito i
cittadini a segnalarci i nomi e cognomi dei cacciatori che sparano agli
animali nelle zone adiacenti gli incendi che provvederemo a
denunciarli”. Una vergogna. Doppia perchè si uccidono animali protetti e
in preda al terrore che cercano di sottrarsi alla morte per trovarla,
ovviamente, per mano dell’uomo.
E’ calato il vento e vigili del fuoco, gli uomini dell’Aib e della Protezione civile sono riusciti, al momento, ad arginare il fronte degli incendi che si estende per una decina di chilometri tra i centri abitati di Sparone e Locana, nella bassa Valle Orco e nella vicina Valchiusella. Dalla mattinata di sabato 28 ottobre gli elicotteri hanno riversato sui boschi e pascoli che bruciano, decine di tonnellate di acqua. Questo, unito al fatto che il vento è scemato, ha con sentito frenare, in qualche modo, l’avanzata delle fiamme. La situazione migliora, ma il bollettino meteorologico che prevede per domani, domenica 29 ottobre, il ritorno del vento suscita non poca preoccupazione tra i soccorritori.
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E’ calato il vento e vigili del fuoco, gli uomini dell’Aib e della Protezione civile sono riusciti, al momento, ad arginare il fronte degli incendi che si estende per una decina di chilometri tra i centri abitati di Sparone e Locana, nella bassa Valle Orco e nella vicina Valchiusella. Dalla mattinata di sabato 28 ottobre gli elicotteri hanno riversato sui boschi e pascoli che bruciano, decine di tonnellate di acqua. Questo, unito al fatto che il vento è scemato, ha con sentito frenare, in qualche modo, l’avanzata delle fiamme. La situazione migliora, ma il bollettino meteorologico che prevede per domani, domenica 29 ottobre, il ritorno del vento suscita non poca preoccupazione tra i soccorritori.
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domenica 29 ottobre 2017
Cane precipita in un pozzo: salvato dai Vigili del Fuoco
L'animale è stato recuperato a cinque metri di profondità, in discrete condizioni.
ALFIANO NATTA (AL) – I Vigili del Fuoco di Casale Monferrato hanno salvato un cane precipitato per cause ancora da accertare in un pozzo profondo circa 5 metri in un campo della frazione di Castelmerlino, ad Alfiano Natta. I soccorsi sono iniziati questa domenica alle 9.15, presenti anche i Carabinieri di Ponzano.
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ALFIANO NATTA (AL) – I Vigili del Fuoco di Casale Monferrato hanno salvato un cane precipitato per cause ancora da accertare in un pozzo profondo circa 5 metri in un campo della frazione di Castelmerlino, ad Alfiano Natta. I soccorsi sono iniziati questa domenica alle 9.15, presenti anche i Carabinieri di Ponzano.
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Il dramma di mamma e cucciolo orso costretti a foto e selfie con i turisti
Per i turisti è solo un ricordo da portarsi a casa dalla visita al Bali
Elephant Camp in Indonesia. Un selfie divertente con un animale esotico
trattato come un peluche. Poco importante che gli orsi della luna siano
una specie a rischio estinzione. Poco importa ciò che provano Ajib, un
esemplare femmina di 12 anni, e suo figlio Masha, un cucciolo di soli
tre mesi. Vengono presi e spolverati come se fossero un oggetto.
L’imporrtante è che non sporchino i turisti. È il lato oscuro delle foto
o i selfie fatti con gli animali.
Il video |
sabato 28 ottobre 2017
Cane poliziotto entra nel campo da calcio e ruba il pallone di gioco
Forse era stufo di lavorare, mentre altri stavano giocando. Così un cane
poliziotto, di servizio in uno stadio di calcio boliviano, non ha
resistito alla tentazione ed è entrato in campo e ha rubato la palla. È
stata un’impresa riuscire a fermarlo.
Video
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mercoledì 25 ottobre 2017
E' polemica sul piano di abbattimento di mille caprioli. Gli agricoltori si schierano con la Provincia
Circa mille caprioli in esubero in provincia di Alessandria. “E' un problema non solo per gli agricoltori, che hanno subito danni pesanti,ma anche per la sicurezza stradale”. A sostenerlo è il neo presidente della Provincia Gianfranco Baldi che nei giorni scorsi ha inviato la richiesta alla Regione e all'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di attivare un piano di abbattimenti straordinario
PROVINCIA - Circa mille caprioli in esubero in provincia di Alessandria. “E' un problema non solo per gli agricoltori, che hanno subito danni pesanti,ma anche per la sicurezza stradale”. A sostenerlo è il neo presidente della ProvinciaGianfranco Baldi che nei giorni scorsi ha inviato la richiesta alla Regione e all'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di attivare un piano di abbattimenti straordinario. “Non c'è nessuna mattanza. Non vado a caccia e amo gli animali. Chiedo solo che venga applicata una legge per risolvere un problema esistente”, aggiunge Baldi, in riferimento alla presa di posizione dell'onorevole Manuela Reppetti che chiede, invece, alla Regione, di non autorizzare il piano di abbattimento.
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PROVINCIA - Circa mille caprioli in esubero in provincia di Alessandria. “E' un problema non solo per gli agricoltori, che hanno subito danni pesanti,ma anche per la sicurezza stradale”. A sostenerlo è il neo presidente della ProvinciaGianfranco Baldi che nei giorni scorsi ha inviato la richiesta alla Regione e all'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di attivare un piano di abbattimenti straordinario. “Non c'è nessuna mattanza. Non vado a caccia e amo gli animali. Chiedo solo che venga applicata una legge per risolvere un problema esistente”, aggiunge Baldi, in riferimento alla presa di posizione dell'onorevole Manuela Reppetti che chiede, invece, alla Regione, di non autorizzare il piano di abbattimento.
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giovedì 19 ottobre 2017
Migliaia di cuccioli di tartaruga a rischio estinzione liberati in Amazzonia
Migliaia di cuccioli di tartarughe Taricaya sono stati liberati
nell'Amazzonia peruviana. L'operazione fa parte dello sforzo di
preservare la specie, a rischio estinzione. Le uova
di Taricaya sono state raccolte da spiagge e covate fino a che non si
sono schiuse. La specie di tartarughe una volta abbondava lungo il Rio
delle Amazzoni, ma a causa dello sviluppamento e dello disboscamento
nella regione il loro numero è diminuito in modo drastico.
Il video
Il video
sabato 14 ottobre 2017
Radicofani, ritrovamento choc: due lupi impiccati all'ingresso del paese
I due animali erano attaccati a un cartello
Radicofani (Siena), 13 ottobre 2017 - Macabro ritrovamento a Radicofani: due lupi impiccati e attaccati con dei lacci al palo del cartello di accesso del paese. A denunciare quanto accaduto i responsabili del progetto Life+ Medwolf che ha l'obiettivo di ridurre il conflitto tra la presenza del lupo e le attività dell'uomo in alcune aree della toscana.
«Ancora una volta ci troviamo a prendere le distanze da un episodio molto grave condannando senza se e senza ma questo gesto sconsiderato e illegale - spiegano con una nota - Ribadiamo per l'ennesima volta che l'unica strada percorribile è quella di lavorare tutti insieme per trovare delle soluzioni condivise». Nel frattempo sull'accaduto indaga la magistratura che è intervenuta su segnalazione della polizia provinciale e dei carabinieri.
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giovedì 12 ottobre 2017
Ikea lancia la linea per cani e gatti: si chiama Lurvig
Ikea ha deciso di lanciare una linea dedicata a cani e gatti. Si chiama Lurvig e sarà presto sul mercato
Ikea lancia una nuova linea dedicata a cani e gatti. Si chiama Lurvig, un termine svedese che significa “peloso” e include accessori e mobili dedicati agli amici a quattro zampe. La collezione è stata realizzata da un celebre designer in collaborazione con un gruppo di veterinari, in modo che ogni oggetto rispettasse le esigenze di cani e gatti. Nella linea troviamo prima di tutto le cucce, disponibili sia nella versione classica, che in quella super chic. Tra i modelli più stilosi da non perdere quelli che imitano le poltrone famose di Ikea, come il divano Klippan.
Non mancano nemmeno trasportini di qualsiasi taglia, collari di tutte le misure, guinzagli colorati, lettiere, ciotole e moltissimi giochi. Tante le soluzioni che si possono adattare ai mobili di casa, come i nascondigli per i gatti da aggiungere alla libreria Lack e i tiragraffi da mettere ai piedi del tavolo. I prezzi sono decisamente abbordabili e vanno da 0,79 centesimi per la ciotola sino ai 56 euro della casetta per il gioco.
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Concessi 2 giorni di permesso retribuito per curare il cane
mercoledì 4 ottobre 2017
Animali selvatici in città, la mappa del WWF
In occasione della festa di San FrancescoIn occasione della festa di San Francesco
In occasione del 4 ottobre, la festa di San Francesco, il WWF ha diffuso un atlante delle specie animali che popolano 10 città italiane. E il prossimo 15 settembre, in 50 città italiane l'associazione ambientalista organizzerà l'evento "Urban Nature", per conoscere ed ammirare la fauna selvatica cittadina.
A Roma, il granchio di acqua dolce si nasconde nei canali sotterranei dei Mercati di Traiano, mentre tra i rami di olmi e magnolie fanno il 'pieno' di bacche e semi centinaia di pappagalli di due specie ormai ambientate nella capitale, il parrocchetto dal collare e il parrocchetto monaco.
Il falco pellegrino nidifica tra grattacieli e campanili di città storiche come Roma e Bologna, mentre a Milano una decina di coppie di un altro piccolo falco, il gheppio, abitano tra la Stazione Centrale e la torre di San Siro o sui tetti dell'Ospedale di San Paolo.
Le volpi sono facilmente osservabili nelle città italiane all'alba o al crepuscolo alla ricerca di cibo. Poi ci sono i gabbiani abituati a vivere sui tetti dei nostri palazzi, e poi scoiattoli, rondoni, pipistrelli, ricci. Ma se in natura tra le rocce assolate è normale osservare il passero solitario, questo bellissimo uccello blu scuro descritto anche nella splendida poesia di Leopardi ha scelto molte città come ambiente alternativo per vivere tranquillamente tra rovine e ruderi.
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In occasione del 4 ottobre, la festa di San Francesco, il WWF ha diffuso un atlante delle specie animali che popolano 10 città italiane. E il prossimo 15 settembre, in 50 città italiane l'associazione ambientalista organizzerà l'evento "Urban Nature", per conoscere ed ammirare la fauna selvatica cittadina.
A Roma, il granchio di acqua dolce si nasconde nei canali sotterranei dei Mercati di Traiano, mentre tra i rami di olmi e magnolie fanno il 'pieno' di bacche e semi centinaia di pappagalli di due specie ormai ambientate nella capitale, il parrocchetto dal collare e il parrocchetto monaco.
Il falco pellegrino nidifica tra grattacieli e campanili di città storiche come Roma e Bologna, mentre a Milano una decina di coppie di un altro piccolo falco, il gheppio, abitano tra la Stazione Centrale e la torre di San Siro o sui tetti dell'Ospedale di San Paolo.
Le volpi sono facilmente osservabili nelle città italiane all'alba o al crepuscolo alla ricerca di cibo. Poi ci sono i gabbiani abituati a vivere sui tetti dei nostri palazzi, e poi scoiattoli, rondoni, pipistrelli, ricci. Ma se in natura tra le rocce assolate è normale osservare il passero solitario, questo bellissimo uccello blu scuro descritto anche nella splendida poesia di Leopardi ha scelto molte città come ambiente alternativo per vivere tranquillamente tra rovine e ruderi.
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martedì 26 settembre 2017
I panda sono in aumento, ma perdono la 'casa'
Studio, l'habitat si riduce e diventa frammentato
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Proprio ora che i panda cominciano ad
aumentare, il loro spazio vitale comincia a scarseggiare.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology
and Evolution, l'habitat dell'animale simbolo della Cina negli
ultimi decenni si è sempre più ridotto e frammentato.
Sfruttando moderne tecnologie geospaziali, ricercatori cinesi
e statunitensi hanno mappato gli usi del suolo e lo sviluppo
delle infrastrutture nelle zone di riferimento per l'habitat dei
panda. Dall'analisi è emerso che questo territorio oggi si
estende per un'area minore e più frammentata rispetto a quando,
nel 1988, la specie fu inserita tra quelle a rischio scomparsa
dall'Unione internazionale per la conservazione della natura
(Iucn).
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giovedì 21 settembre 2017
Un cane veglia l'amico investito a Roma, la foto commuove il web
Le immagini da Facebook, le foto scattate in via Tuscolana
E' rimasto per ore accanto al corpo del suo "amico", morto dopo essere stato investito in strada. E' quanto successo questa mattina a Roma, lungo via Tuscolana, all'altezza dello svincolo di Rocca Priora. Il protagonista è un cane, che ha lasciato a bocca aperta le centinaia di pendolari che ogni mattina attraversano una delle arterie principali della Capitale. "Stavo accompagnando mia figlia a scuola - racconta Marco Milani, portavoce di Equi Diritti -, quando sono rimasto bloccato da una lunghissima fila.
Inizialmente pensavo fosse un incidente, poi invece mi sono accorto del cane. Era in mezzo alla strada, fermo ad accudire il suo amico, ucciso probabilmente da un pirata della strada". Secondo quanto riferito da alcune persone, l'animale era lì già dalle 5 del mattino.
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E' rimasto per ore accanto al corpo del suo "amico", morto dopo essere stato investito in strada. E' quanto successo questa mattina a Roma, lungo via Tuscolana, all'altezza dello svincolo di Rocca Priora. Il protagonista è un cane, che ha lasciato a bocca aperta le centinaia di pendolari che ogni mattina attraversano una delle arterie principali della Capitale. "Stavo accompagnando mia figlia a scuola - racconta Marco Milani, portavoce di Equi Diritti -, quando sono rimasto bloccato da una lunghissima fila.
Inizialmente pensavo fosse un incidente, poi invece mi sono accorto del cane. Era in mezzo alla strada, fermo ad accudire il suo amico, ucciso probabilmente da un pirata della strada". Secondo quanto riferito da alcune persone, l'animale era lì già dalle 5 del mattino.
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mercoledì 20 settembre 2017
Argentina, cane irrompe in campo: la telecronaca dell'invasione è da ridere
La partita tra San Lorenzo e Arsenal
Sarandi è stata interrotta per l'invasione di campo di un cane.
L'animale ha fatto irruzione nei pressi di una delle aree di rigore,
proprio quando un giocatore della squadra di casa si stava apprestando a
battere un calcio d'angolo. L'invasione ha entusiasmato molto il
telecronista, che ha commentato con euforia il passaggio sul terreno di
gioco del cane. Al termine dell'incontro l'animale è stato anche
protagonista di una scherzosa intervista, tra i sorrisi dei giornalisti e
degli atleti.
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lunedì 18 settembre 2017
Australia, incastrato nella ruota di un'auto: il koala salvo dopo 16 chilometri
Brutta avventura per una femmina di koala
che, nei pressi di Adelaide, si è arrampicata sotto un'auto parcheggiata
ed è rimasta incastrata a pochi centimetri dalla ruota. Il conducente
dell'auto ha guidato per 16 chilometri prima di accorgersene: per
liberare l'animale c'è voluto l'intervento dei Vigili del Fuoco, che
hanno dovuto smontare mezza auto
Il video
Il video
venerdì 15 settembre 2017
Sul Gran Paradiso un nuovo branco di lupi con sei cuccioli
Mauro Saroglia
Torino
Il primo avvistamento di un lupo nel Parco nazionale Gran Paradiso
risale al 1997, mentre la presenza del primo branco è documentata a
partire dal 2007 sul versante valdostano, e successivamente in Valle
Soana, sul lato piemontese. Questa ricomparsa, spontanea, all’ombra del
Gran Paradiso è conseguenza di una migrazione naturale dall’Appennino
ligure, dalle Alpi marittime e dalle aree montane della Savoia. Negli ultimi tempi i guardaparco, registrando gli spostamenti degli animali e i comportamenti di camosci e stambecchi, hanno potuto rilevare la formazione di un nuovo branco in Valsavarenche, che si aggiunge allo storico nucleo valsoanino. «Negli ultimi dieci anni la presenza del lupo sul versante valdostano del Parco - spiega Stefano Cerise, ispettore del corpo di sorveglianza - si limitava a individui erranti. Dall’inizio di quest’anno abbiamo in un primo momento osservato una presenza più regolare della specie, e più di recente abbiamo accertato, riuscendo anche a filmare, la presenza di un branco di nuova formazione con sei cuccioli».
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In Piemonte il maggior numero di lupi
domenica 10 settembre 2017
Cane ucciso a Badalucco, il proprietario: «Ammazzato perché abbaiava»
Imperia - È caccia al killer di Toby a Badalucco, paese della Valle Argentina, nella Liguria di Ponente. Toby era un bel cane di sei anni,
in salute fino a pochi giorni fa, quando il suo padrone l’ha trovato
agonizzante, sporco di vomito e sangue. Una corsa dal veterinario,
inutile. L’animale è morto fra atroci dolori. Per avvelenamento. Il cane
viveva proprio, con i padroni, nel cuore del paese, in via Ponte, a
pochi metri dalla gioielleria Lola.
Storia di Rocco, il bassotto “sequestrato” nel canile
Sulla vicenda così si esprime il sindaco Valter Bestagno: «Al peggio non c’è mai fine. Una barbarie. Non riesco a concepire simili atti». Se il sindaco è indignato sono moltissimi quelli che hanno avuto parole durissime per l’autore, per il momento ancora ignoto. A partire dal proprietario. Che ha scritto un manifestino affiggendolo alla porta di casa con termini molto forti al punto che ne abbiamo tralasciato qualcuno.
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Storia di Rocco, il bassotto “sequestrato” nel canile
Sulla vicenda così si esprime il sindaco Valter Bestagno: «Al peggio non c’è mai fine. Una barbarie. Non riesco a concepire simili atti». Se il sindaco è indignato sono moltissimi quelli che hanno avuto parole durissime per l’autore, per il momento ancora ignoto. A partire dal proprietario. Che ha scritto un manifestino affiggendolo alla porta di casa con termini molto forti al punto che ne abbiamo tralasciato qualcuno.
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mercoledì 6 settembre 2017
Incredibile salvataggio dei Vigili del Fuoco di Tortona che scavano con le mani per oltre due ore per impedire la morte di un cane
Quelli che vedete sono loro: i cinque Vigili del Fuoco che nel tardo pomeriggio di ieri alle 17,50 si sono recati nel Comune di Sarezzano in località Bricco San Michele e hanno dato vita ad un salvataggio quasi incredibile, evitando la morte certa del cucciolo di cane che stringono tra le braccia.
L’animale inavvertitamente era finito dentro un cunicolo fra terra e macerie e non riusciva a d uscire.
Si muoveva in continuazione e la terra continuava a sommergerlo col rischio di soffocarlo. Il padrone ha chiamato i Vigili del Fuoco di Tortona che per quasi tre ore si sono messi a scavare a mani nude e alla fine verso le 20,30 sono riusciti a liberare l’animale salvandolo da morte certa.
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lunedì 4 settembre 2017
Agricoltura, il primo eco-diserbante è italiano: “Tutto è nato per salvare le api”
Si tratta di un composto a base di scarti di malvasia, lana e olio
d’oliva scoperto da un team di ricercatori e imprese capitanato da
Daniela Ducato, responsabile della filiera “Edizero Architecture for
peace”. L’idea, maturata dopo anni di sperimentazioni e ricerche, è nata
da un’esigenza molto concreta: salvare le api che morivano a causa
degli agenti chimici dei diserbanti tradizionali
Niente additivi chimici, glifosati e sostanze che avvelenano l’ambiente. Dall’Italia, e in particolare dalla Sardegna, arriva il primo eco-diserbante che promette di sostituire i tradizionali preparati sintetici considerati nocivi per coltivazioni, animali e anche per l’uomo. Il segreto? Un composto a base di scarti di malvasia, lana e olio d’oliva scoperto da un team di ricercatori e imprese capitanato da Daniela Ducato, responsabile della filiera “Edizero Architecture for peace”,
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Niente additivi chimici, glifosati e sostanze che avvelenano l’ambiente. Dall’Italia, e in particolare dalla Sardegna, arriva il primo eco-diserbante che promette di sostituire i tradizionali preparati sintetici considerati nocivi per coltivazioni, animali e anche per l’uomo. Il segreto? Un composto a base di scarti di malvasia, lana e olio d’oliva scoperto da un team di ricercatori e imprese capitanato da Daniela Ducato, responsabile della filiera “Edizero Architecture for peace”,
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domenica 3 settembre 2017
Scampa al fuoco, nuova vita per la volpina Rosa
Dopo le cure ora ospitata nell'acquario di Cala Gonone
Una piccola volpe rimasta ferita in un incendio è stata salvata, curata ed ora la sua nuova vita sarà in una struttura dell'acquario di Cala Gonone che l'ha ospitata e dove diventerà 'testimonial di denuncia' dei gravi incendi boschivi che colpiscono l'Isola.
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venerdì 1 settembre 2017
giovedì 31 agosto 2017
Aquila reale ferita, Cc denunciano un uomo a Fabriano
Avrebbe sparato per difendere galline, rischia 18 mesi carcere
FABRIANO (ANCONA) - Ha sparato dalla finestra di casa ad un'aquila reale giovanissima, perché tentava di predare le galline del suo pollaio. Sarebbe un uomo di Rocchetta di Fabriano (Ancona) la persona che il 19 agosto ha ferito al collo e alla testa il rapace, ora affidato alle cure di un centro di recupero del Wwf. In casa del sospettato i carabinieri forestali di Fabriano e Sassoferrato, muniti di un decreto di perquisizione del pm Irene Bilotta, hanno sequestrato il fucile con cui l'uomo avrebbe fatto fuoco. L'arma verrà ora sottoposta ad esami balistici dalla Polizia scientifica.
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mercoledì 30 agosto 2017
Storia di Artic, il cane rapito e ritrovato a Rezzoaglio
Rezzoaglio (GE) - Artic è tornato a casa. Restituito ai suoi proprietari dai carabinieri di Santo Stefano d’Aveto. La disavventura di Ferragosto è terminata e lui sta bene.
Artic è un esemplare di Siberian Husky di un anno, rapito lo scorso 15 agosto mentre si trovava nel giardino della sua casa di Favale di Malvaro da una coppia composta da un sestrese del 1976 e da una torinese (che risulta residente a Cuneo) del 1980. I due, prelevato il cane, sono partiti per le vacanze in val d’Aveto e hanno preso in affitto un’abitazione a Rezzoaglio.
La loro presenza in paese non è passata inosservata nonostante la stagione turistica e, in particolare, non è sfuggito ai carabinieri di Santo Stefano d’Aveto che la coppia fosse accompagnata da tre cani, tra i quali un elegante esemplare di Siberian Husky. Lo stesso che, da alcuni giorni il proprietario (un brasiliano del 1980 residente in Italia) cercava disperatamente e per il quale aveva sporto denuncia. I carabinieri si sono insospettiti, hanno eseguito accertamenti sulla coppia partendo dalla targa della loro auto e scattato una foto dell’animale per mostrarla all’uomo che ne aveva denunciato la scomparsa.
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lunedì 28 agosto 2017
Il ministero dell’Ambiente alle Regioni: «Stop alla caccia per siccità e incendi»
Roma - La siccità e gli incendi hanno stremato la fauna selvatica,
privandola di cibo, acqua e rifugi; quindi bisogna sospendere, o almeno
limitare, la stagione della caccia: a inizio agosto lo hanno chiesto
alle Regioni le principali associazioni ambientaliste, ora è il turno dell’Ispra, l’Istituto di Ricerca del ministero dell’Ambiente.
In una nota inviata a tutte le Regioni (cui quali spetta il compito di fissare i calendari venatori), l’Ispra ha invitato a rinviare a ottobre l’apertura della caccia o a ridurre il numero di capi che si possono abbattere: «Il 2017 - ha scritto sul sito dell’istituto il responsabile della Gestione patrimonio faunistico, Piero Genovesi - è stato caratterizzato da temperature massime assai elevate e prolungati periodi di siccità», oltre a «una drammatica espansione sia del numero degli incendi sia della superficie percorsa dal fuoco (+260% rispetto alla media del decennio prevedente)»; questo «comporta una condizione di rischio per la conservazione della fauna».
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In una nota inviata a tutte le Regioni (cui quali spetta il compito di fissare i calendari venatori), l’Ispra ha invitato a rinviare a ottobre l’apertura della caccia o a ridurre il numero di capi che si possono abbattere: «Il 2017 - ha scritto sul sito dell’istituto il responsabile della Gestione patrimonio faunistico, Piero Genovesi - è stato caratterizzato da temperature massime assai elevate e prolungati periodi di siccità», oltre a «una drammatica espansione sia del numero degli incendi sia della superficie percorsa dal fuoco (+260% rispetto alla media del decennio prevedente)»; questo «comporta una condizione di rischio per la conservazione della fauna».
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venerdì 25 agosto 2017
Catturato capriolo che viveva a ridosso centro di Foligno
Trasferito in centro recupero fauna selvatica
FOLIGNO (PERUGIA) - E' stato catturato il capriolo, 'battezzato' Manolo,
che da mesi viveva in una boscaglia al centro di supermercati, hotel e
ristoranti, proprio di fronte all'ospedale. Stamani il "Bambi" è stato
prelevato dai carabinieri forestali e dai tecnici del servizio
faunistico della Regione Umbria dopo essere stato sedato.
Alla
cattura ha partecipato anche un veterinario dell'Ente Parco dei Monti
Sibillini che ha monitorato lo stato di salute dell'animale.
Manolo è stato trasferito a Torre Certalda, nel centro di recupero degli
animali selvatici della Regione e qui resterà il tempo necessario per
decidere dove verrà successivamente collocato.
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lunedì 21 agosto 2017
Il torero si accascia colto da malore, il toro si avvicina, la gente urla ma ciò che l’animale fa è a dir poco struggente. Una lezione indimenticabile per noi bestie umane!
Scritto by gattomiaoecanebau
L’uomo colpisce ripetutamente la povera bestia, poi improvvisamente si accascia a terra, si trascina al cordolo dell’arena e per lui la fine dovrebbe essere vicina. Il toro si avvicina a lui, la gente urla, pensano che in pochi secondi verrà incornato, invece accade qualcosa di inaspettato.
Qualcuno racconta che per un secondo ci sia stato un incontro di sguardi, in quel preciso istante il toro ha capito il grande dolore del suo nemico, ha fiutato la sofferenza, ha annusato la paura, ha capito che quell’essere era indifeso davanti a lui, poteva finirlo con un secondo invece si è avvicinato e ha “urlato”. Per Alvaro in quell’urlo c’erano quattro parole”Resisti giovanotto, stanno arrivando”. Il toro venne allontanato per soccorrere Alvaro e di nuovo i loro sguardi si sono incrociati.
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sabato 19 agosto 2017
Gatto scivola in un pozzo, vigile fuoco-speleologo lo salva
Tecniche speleo-alpinistiche per riportare felino in superficie
Spettacolare salvataggio venerdì di un gatto precipitato in un pozzo asciutto profondo 30 metri, a Monteroberto di Ancona. Un passante, sentendo i miagolii, ha chiamato il 115: una squadra di pompieri esperta in tecniche speleo-fluviali-alpinistiche è accorsa sul posto e un vigile del fuoco si è calato nel pozzo, indossando un autoprotettore che consente di respirare aria pulita.
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venerdì 18 agosto 2017
Bergamo, prova di equilibrio per i cuccioli di camoscio: in bilico sulla parete rocciosa
Hanno pochi mesi, sembrano ancora instabili
sulle zampe e soprattutto restii a muoversi sulle pareti rocciose a
strapiombo delle Orobie bergamasche, eppure le madri li allattano
proprio lì, nonostante la posizione precaria: i movimenti dei piccoli
camosci sono stati filmati da Mirco Bonacorsi, responsabile
dell'Osservatorio floro-faunistico di Maslana, a Valbondione (in
provincia di Bergamo)
Il video
Il video
A Mumbai cani azzurri dopo bagno in fiume inquinato
A causa di colorante sversato da fabbrica detersivi
Diversi cani a Mumbai sono diventati di colore azzurro, dopo aver
nuotato in un fiume dove era stato sversato colorante per detersivi. Uno
degli animali è diventato cieco, forse a causa delle sostanze chimiche
assorbite.
L'inquinamento, riferisce il quotidiano indiano
Hindustan Times sul suo sito, è avvenuto nel fiume Kasadi, che scorre
nel distretto industriale di Taloja. Una azienda che produce detersivi
ha riversato una grande quantità di colorante blu nel corso d'acqua. I
cani randagi che attraversano il fiume per cercare cibo si sono
ritrovati con il pelo di colore azzurro.
La presenza di questi
animali dal colore anomalo è stata segnalata dalle autorità. L'azienda
inquinatrice è stata individuata e le è stato intimato di cessare lo
sversamento entro 15 giorni, pena la chiusura.
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mercoledì 16 agosto 2017
Tragedia sfiorata a Palinuro: bambina di 8 anni salvata da Lux, eroico cane di salvataggio
Momenti di panico a Palinuro, frazione di Centola in
provincia di Salerno, dove una tranquilla giornata di mare si stava
trasformando in una tragedia. Attorno alle 12.00 di sabato, due bambine
di Napoli sono state colte di sorpresa dalla corrente di risacca mentre giocavano e si bagnavano in mare non distanti dalla riva.
La corrente di risacca ha improvvisamente allontanato le due bambine dalla costa, sfuggendo così al padre che si trovava con loro poco prima del manifestarsi del fenomeno. Il genitore è subito accorso in loro aiuto riuscendo a salvare solo una delle due figlie mentre l'altra (Caterina, di 8 anni) continuava ad essere in balia della corrente di risacca e ad allontanarsi sempre più dalla costa.
Si temeva il peggio per Caterina, ma fortunatamente è intervenuta prontamente Lux, uno splendido labrador appartenente all'unità cinofila operativa della "Scuola italiana cani salvataggio". L'eroico cane è corso in acqua assieme alla sua operatrice nuotando a gran velocità tanto da raggiungere la sfortunata bambina.
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La corrente di risacca ha improvvisamente allontanato le due bambine dalla costa, sfuggendo così al padre che si trovava con loro poco prima del manifestarsi del fenomeno. Il genitore è subito accorso in loro aiuto riuscendo a salvare solo una delle due figlie mentre l'altra (Caterina, di 8 anni) continuava ad essere in balia della corrente di risacca e ad allontanarsi sempre più dalla costa.
Si temeva il peggio per Caterina, ma fortunatamente è intervenuta prontamente Lux, uno splendido labrador appartenente all'unità cinofila operativa della "Scuola italiana cani salvataggio". L'eroico cane è corso in acqua assieme alla sua operatrice nuotando a gran velocità tanto da raggiungere la sfortunata bambina.
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martedì 15 agosto 2017
MESSINA, STRAMAZZA E MUORE CAVALLO CHE TRASPORTAVA TURISTI
Un cavallo che portava una carrozza per turisti a Messina si e’
accasciato per terra nel centro della citta’, in Via Vittorio Emanuele,
per poi morire dopo qualche ora. La stanchezza e il grandissimo caldo
sicuramente gli sono stati fatali. Il Nucleo Operativo Italiano Tutela
Animali ha questa mattina depositato un esposto segnalando il vetturino
ed il sindaco di Messina, Renato Accorinti, per maltrattamento di
Animali aggravato dalla morte del cavallo.
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lunedì 14 agosto 2017
Orsa uccisa in Trentino. In montagna l’intruso è l’uomo, imbraccia le armi per ignoranza
Mauro Corona. Scrittore, alpinista e scultore |
Mauro Corona
Sapete una cosa? Non avete risolto un bel niente. Lo dico a voi, uomini che avete sparato all’orsa e lo dico a chi vi ha ordinato di farlo. Preparatevi pure a sparare ancora, armate i vostri fucili. Finché l’uomo attraverserà la strada di un’orsa con i cuccioli, finché quell’orsa avrà paura aggredirà per difenderli. Ogni madre, di qualsiasi specie sia, difende i propri piccoli. È l’uomo, non l’orsa, che non è al suo posto. Gli orsi se ne fregano di noi, non ci aggrediscono, ma se una femmina ha i cuccioli allora è meglio starle distante. Punto. L’orsa lì doveva essere e lì doveva continuare a stare.
Hanno ucciso Daniza e adesso anche KJ2. E ci hanno pure detto che Daniza è morta per eccesso di anestetico, che si era trattato di un errore. Certo, come no? Per KJ2 niente anestetico? No, per quest’ora soltanto piombo. Scusate, ma per quanto tempo continuerete a sparare? Prima ripopolate le montagne con gli orsi spendendo un sacco di quattrini pubblici e poi li condannate a morte. Bel paradosso. Assurdo non credete? Ma come si fa, dico io, a inventarsi cose di questo genere, a non comprendere di essere davvero fuori di testa a scegliere di uccidere. Gli animali selvatici non stanno alle nostre regole, questa è la loro colpa. È evidente che sono condannati per questo, ci intralciano, eppure li abbiamo catturati altrove e portati da noi perché le Alpi erano popolate anche dagli orsi e non c’erano più.
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mercoledì 9 agosto 2017
È morto Chantek, l'orango che parlava la lingua dei segni, puliva la sua stanza e usciva di casa (da solo)
Fra gli esemplari più anziani d'America, fu protagonista di un documentario che lo ritrae capace di parlare la lingua dei segni
Chantek, l'orango che parlava la lingua dei segni, è morto nello zoo di Atlanta all'età di 39 anni. Era uno degli esemplari più anziani d'America e da anni soffriva di una malattia di cuore. Nel 2014 è stato protagonista di un documentario che lo ritraeva in grado di pulire casa ed uscire a pranzo da solo.
Nato in cattività, nel Centro Nazionale di Ricerca sui Primati a
Yerkes, in Georgia, Chantek è cresciuto poi nell'Università del
Tennessee dove, per nove anni, l'antropologa Lyn Myles si è occupata di
lui. Come parte di un progetto di studio sulle capacità di apprendimento
dei primati, l'antropologa gli ha insegnato la lingua dei segni facendo
diventare Chantek, in breve tempo, uno dei primi tre primati al mondo
in grado di servirsene. Oltre a lui, infatti, solo Koko, una femmina di
gorilla nata nel 1971, e la scimpanzè Washoe, morta nel 2007, sono
capaci di fare altrettanto.
In quegli anni di ricerca, in compagnia dell'antropologa, Chantek
impara inoltre ad usare gli strumenti di casa, a pulire la sua stanza e,
addirittura, a raggiungere il fast-food più vicino e fare ritorno, in
totale autonomia. Il documentario del 2014, intitolato "La scimmia che
andò al college", lo ritrae abile in tutte queste attività e lo consacra
alla notorietà del pubblico, affezionatosi a quell'orango così simile a
un umano.
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Chantek, l'orango che parlava la lingua dei segni, è morto nello zoo di Atlanta all'età di 39 anni. Era uno degli esemplari più anziani d'America e da anni soffriva di una malattia di cuore. Nel 2014 è stato protagonista di un documentario che lo ritraeva in grado di pulire casa ed uscire a pranzo da solo.
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venerdì 4 agosto 2017
Genova, 16 cani uccisi dalle esche: ora scattano le ronde
Genova - Quattordici cani morti per avvelenamento dall’inizio dell’anno solo a Genova, altri due a Chiavari e ad Avegno, almeno altri trenta casi di bocconi ed esche micidiali rinvenute in strada: polpette avvelenate, wurstel imbottiti di chiodi, spugne da cucina fritte per trasformarle in bocconi appetibili che poi, una volta ingerite, si gonfiano fino a innescare un blocco intestinale.
Il 2017 è un anno tragico per gli amici degli animali e c’è un mondo di volontari che si coordina attraverso sette gruppi WhatsApp, quartiere per quartiere, e da qualche settimana scende in strada per individuare bocconi sospetti lungo le vie del passeggio e delle sgambate, ma anche per affiggere manifesti e segnalare i pericoli e le possibili conseguenze. In nessun caso sono stati però colti sul fatto o individuati i responsabili.
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mercoledì 2 agosto 2017
Enpa, in Trentino è stato l'uomo ad aggredire l'orso
"Lo ha riferito un dirigente della Provincia di Trento"
TRENTO - "C'è un vero colpo di scena nella vicenda relativa alla
presunta aggressione di un orso ai danni di un escursionista trentino,
al quale l'Enpa rinnova gli auguri di pronta guarigione. Secondo quanto
riferito ieri (lunedì) a Radio 3 Scienza da Claudio Groff, responsabile
settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia
autonoma di Trento, sarebbe stato il pensionato ad aggredire per primo
l'animale e non viceversa". A sostenerlo è l'Ente nazionale protezione
animali, in una nota, a proposito del ferimento, lo scorso 22 agosto, di
un uomo che passeggiava col cane a Terlago.
"Groff, citando la
testimonianza resagli dallo stesso ferito - prosegue l'Enpa - chiarisce
infatti che l'idraulico settantenne di Cadine ha attaccato l'orso a
colpi di bastone, perché terrorizzato dalla comparsa improvvisa del
plantigrado".
"In attesa vengano chiariti ulteriori elementi, quali - ad esempio - l'eventuale presenza di cuccioli o il ruolo giocato avuto dal cane nell'innervosire il plantigrado - continua l'associazione animalista - prende dunque corpo l'ipotesi dell'errore umano. Con buona pace di tutti coloro i quali non avevano perso tempo nell'invocare la forca per il povero orso".
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