lunedì 8 settembre 2014

“I cani preferiscono le carezze alle parole”

Una ricerca statunitense: l’interazione con i quattrozampe ha bisogno di contatto fisico

REUTERS
«Meno chiacchiere e più coccole per tutti». Probabilmente sarebbe questa la vita ideale per i nostri amici a quattrozampe. Almeno è quanto emerge da una ricerca, intitolata “Taci e coccolami”! e pubblicata sul Journal Behavioral Process, che ha analizzato le reazioni dei cani confrontando gli effetti delle carezze rispetto alle parole degli uomini.

Le loro preferenze sono state misurate in base al tempo che i cani decidevano di rimanere insieme a una persona e interagendo con questa. La ricerca si è concentrata sull’osservazione di un gruppo di cani, di canili e “di casa”, sollecitati sia con il contatto fisico - coccole e carezze - che con l’incitamento vocale. Il test è stato realizzato sia con i proprietari che con individui sconosciuti agli animali.

«In tutti i gruppi analizzati, i cani hanno preferito le carezze ai complimenti vocali» scrivono gli autori nella ricerca. Un risultato che non sembra essere un gran scoperta, ma una conferma di quanto già sa chi condivide le proprie giornate con un cane.

Può invece essere interessante sotto l’aspetto educativo del cane: i risultati raggiunti ricordano che i comandi orali, o qualsiasi altra tecnica di addestramento ed educazione basata solo sulla parola, non può raggiungere gli effetti sperati. Ma tranquilli: la pubblicazione conferma anche come i cani siano capaci di riconoscere la voce del proprietario, meglio se accompagnata da un gesto fisico. Dunque, visto che Fido rimane un instancabile ascoltatore dei nostri pensieri e discorsi, anche quelli più insensati, almeno cerchiamo di non essere avari di coccole.

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