lunedì 24 novembre 2014
di Federica Macagnone
Esausto, coperto di fango e disperatamente affamato, il batuffolo di pelo beige si è seduto accanto al team di atleti svedesi che si preparavano a mangiare. Loro, quattro ragazzi che stavano partecipando alla Adventure Racing World Championship, non sapevano ancora che quel cane sarebbe diventato la loro ombra. E lui, Arthur, abbandonato e solo, non sapeva ancora che in quelle persone avrebbe trovato la sua nuova famiglia e che avrebbe dovuto percorrere 700 chilometri nella speranza di una vita migliore.
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