Domenica ci sarà una manifestazione a sostegno del barista |
Fabio Poletti
Vigevano (PV)
Il monolite dello scandalo, come da verbale della solerte
vigilessa di Vigevano con fischietto di acciaio e inossidabile senso del
rigore, è «una struttura a base circolare, di 30 centimetri di diametro
e 30 di altezza, con annessa bacinella contenente acqua». Per i
titolari del Bar Grecale in Corso Vittorio Emanuele, Massimiliano e
Sonia, era solo «una ciotola per abbeverare i cani fuori dal nostro
locale». Suddetto manufatto è rimasto per oltre otto mesi - e pare
incredibile - accanto all’ingresso del locale. Impossibile non vederlo.
Per fortuna l’oggetto in non meglio precisata plastica, il verbale
ahinoi non approfondisce, avvolto in un cesto di vimini per evitare che
qualcuno ci inciampasse, è stato notato dalla indefessa vigilessa con
inappuntabile divisa di ordinanza che domenica 9 novembre ha imposto che
venisse tolto dal marciapiede per «indebita occupazione di suolo
pubblico». Sembrava finita lì, ma poichè ad ogni violazione si deve
accompagnare inflessibile sanzione è arrivato pure il verbale, con tanto
di timbro della Polizia municipale del paesone in provincia di Pavia,
per un importo di 168 euro, bolli e diritti di segreteria inclusi. Continua qui
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