Nelle buste recuperate dai veterinari si legge ancora chiaramente il codice a barre. L’ultimo piatto avvelenato finito nello stomaco del povero capodoglio che vagava agonizzante tra il Tirreno e le Bocche di Bonifacio. A soffocargli lo stomaco è stata proprio quella grande polpetta di plastica: 22 chili di materiali di ogni tipo, che i biologi hanno ritrovato mentre cercavano di capire la causa della morte di quel gigante del mare ritrovato tre giorni fa nella spiaggia di Cala Romantica, in una piccola baia vicino a Porto Cervo. Era una femmina e avrebbe dovuto partorire, ma forse per la stessa causa ha avuto un aborto e infatti i biologi hanno recuperato anche un feto di oltre 2 metri.
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