Un continuo andare e venire, passando da una casa all’altra. Un passato
fatto anche di maltrattamenti, ma ora a Cavour ha trovato il giusto
equilibrio
Margot e Eva Minatel durante una gara
Claudia Audi Grivetta
Margot era un cane che nessuno voleva. Un cane giovane, di soli
quattro anni, splendido incrocio fra un pitt-bull e un cane da caccia.
Salvata dal Sud Italia, Margot era uno dei tanti “viaggi della
speranza”: quei cani che, grazie ad amorevoli volontari, vengono tolti
dalla strada o da canili-lager e portati dal Sud al Nord nella speranza
che trovino una casa. Dopo una prima adozione che non ha funzionato,
Margot è approdata al Rifugio di Cavour dove si è fermata per circa 6
mesi. Dopo una seconda adozione andata male Margot è nuovamente tornata
in rifugio. Ancora qualche mese passato in canile e Margot è stata
adottata dall’Oasi per l’Educazione Cinofila del Rifugio di Cavour e, in
particolare, da una delle educatrici cinofile della struttura, Eva
Minatel. Ora è parte integrante del branco di cani dell’Oasi.
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