Lord Bethell, ministro dell'Innovazione, spera che i cani possano fornire "risultati rapidi". Una speranza supportata dalle capacità mostrate da altri quattrozampe già addestrati che sono riusciti a rilevare gli odori di alcuni tumori, della malaria e del morbo di Parkinson.
La sperimentazione verificherà se i "cani Covid" – composti da Labrador e Cocker spaniel – possano individuare il virus nell'uomo da campioni da annusare prima che compaiano i sintomi. Se avessero successo, questi quattrozampe potrebbero “analizzare” fino a 250 persone all’ora.
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