Le autorità di una città costiera spagnola sono state costrette a scusarsi dopo aver spruzzato una spiaggia locale di acqua e candeggina nel tentativo maldestro di proteggere i residenti dal coronavirus.
Trattori hanno spruzzato circa mille litri di acqua con una soluzione di candeggina al due per cento sulle spiagge di Zahara de los Atunesla, vicino a Cadice, in previsione della fine del confinamento e della possibilità per i bambini di andare in riva al mare dopo sei settimane chiusi in casa.
Quanto avvenuto ha scatenato le proteste degli ambientalisti che hanno accusato le autorità di aver causato "danni brutali" all'ecosistema locale: secondo l'attivista María Dolores Iglesias, la candeggina ha arrecato un danno irragionevole all'ecologia locale perché spiagge e dune offrivano spazi di riproduzione e nidificazione per uccelli migratori protetti come il piviere col dorso nero.
Iglesias dice di aver visto almeno un nido pieno di uova essere completamente distrutto da un trattore, mentre la candeggina «ha ucciso tutto sul terreno, non si vede nulla, nemmeno gli insetti. La candeggina viene utilizzata come un potente disinfettante, è logico che venga utilizzata per disinfettare strade e asfalto, ma qui il danno è stato brutale: hanno devastato gli spazi delle dune e sono andati contro tutte le regole. È stata un'aberrazione ciò che hanno fatto, anche tenendo conto del fatto che il virus vive nelle persone non in spiaggia. È pazzesco».
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