I cetacei e l'intera fauna marina continuano a essere minacciati dall’airgun,
il metodo più utilizzato per la ricerca di idrocarburi nei fondali
marini di tutta Italia. Un sistema che permette l'ispezione delle acque
attraverso il rapido rilascio in mare di aria compressa, con la
conseguente produzione di un rumore pari a 100mila volte quello del
motore di un jet.
Con il fallimento del referendum contro le trivellazioni si è persa una buona occasione per tutelare la biodiversità dei mari, ma Legambiente non ha smesso di farsi sentire. Il suo appello al governo:
Chiediamo al Governo di vietare l’utilizzo dell’airgun per la
ricerca di idrocarburi in mare, che non porta vantaggi alla collettività
in termini economici, di conoscenza scientifica e ambientali, ed è a
favore esclusivamente delle compagnie che detengono i titoli e le
concessioni minerarie.
(...)
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