Un uomo osserva l’interno di un tombino e quando lo apre la sorpresa è di quelle piacevoli
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domenica 31 agosto 2014
Il wombat più grande del mondo compie 29 anni
Ha spento una candelina gigante con il numero 29. Non poteva essere diversamente per Patrick, il wombat più grande al mondo. Rimasto orfano molto piccolo, è stato adottato dal Ballarat Wildlife Park, in Australia, quando era ancora cucciolo. Il team ha provato più volte, nel corso degli anni, a lasciarlo in libertà, ma Patrick non è in grado di difendersi da solo.
Le altre foto
Vombatidae
sabato 30 agosto 2014
Il bimbo consola il cane che si sente triste e solo a casa
Burt è triste, guarda attraverso la finestra che torni un familiare. Ma a
fianco a lui c’è il piccolo Jack, un bimbo che con un gesto umano e
gentile cerca di consolare il suo amico a quattrozampe.
Il video
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venerdì 29 agosto 2014
Ricostruito l'algoritmo dei cani pastore. Presto a radunare le pecore ci penseranno i robot
|
ANCHE LORO seguono delle regole matematiche. Che potrebbero essere riprodotte da un computer e, di conseguenza, dai robot. I cani pastore potrebbero, quindi andare in pensione in futuro, dopo la scoperta di un gruppo di ricerca dell'Università di Swansea, nel Galles, che ha ricostruito le "semplici" regole che stanno dietro al comportamento dei migliori amici dell'uomo quando radunano le pecore. Usando la tecnologia Gps e dei trasmettitori posizionati sugli animali, gli scienziati hanno spiegato come un cane possa riuscire a raggruppare oltre cento pecore in pochi secondi. Secondo il risultato dello studio, la prima "regola" seguita dall'animale è quella di riempire i "buchi" nel gruppo delle pecore.
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giovedì 28 agosto 2014
La favola nera del balenottero condannato a morire
Il cetaceo finito nel porto di Loano è sparito, ma nessuno si illude
“Se anche ha ritrovato il largo, da solo non può sopravvivere”
“Se anche ha ritrovato il largo, da solo non può sopravvivere”
Pierangelo Sapegno
Savona
Anche un balenottero può insegnarci qualcosa sulla vita. Come
quello che è entrato nel porto di Loano, un cucciolo che è avanzato come
un cieco fuori dalle onde, dove il mare è più calmo e lui pensava fosse
più facile ritrovare la sua via, senza la mamma e senza nessuno che lo
portasse da lei. ùContinua qui
mercoledì 27 agosto 2014
CONTINUA LA CORSA DELL'ORSA DANIZA: E' SCAPPATA IN ALTO ADIGE
L'animale ha "visitato" un alveare in un bosco
L'orsa Daniza "scappa" dal Trentino e sconfina in Alto Adige. La scorsa
notte il plantigrado, che ormai da dieci giorni sta facendo parlare di
sé, si è fatto vedere nella zona di Cortaccia, in Bassa Atesina, a sud
di Bolzano. L'orsa, tra i boschi di Favogna, a circa mille metri di
altitudine, ha "visitato" un alveare composto da circa quaranta arnie
(tutte a pezzi). L'animale ha scavalcato la recinzione di cavi di
energia elettrica a bassa tensione. Dopo la denuncia del proprietario, i
funzionari dell'ufficio provinciale altoatesino Caccia e pesca hanno
confermato che era stato un orso a "far visita" all'alveare.
In quella zona, già in passato, erano stati avvistai due plantigradi. Daniza ha avuto un "incontro ravvicinato" il giorno di Ferragosto a Pinzolo con Daniele Maturi, un raccoglitore di funghi. Dal quel momento sono scoppiate polemiche soprattutto dopo l'ordinanza di cattura "contingibile e urgente" firmata dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi. Nei giorni scorsi Daniza, che è dotata di radio collare, è sfuggita a diversi tentativi di cattura. Era stata utilizzata anche la trappola a tubo all'interno del quale era stato inserito del pesce. Ma la corsa dell'orsa, evidentemente restìa a farsi imprigionare, continua.
In quella zona, già in passato, erano stati avvistai due plantigradi. Daniza ha avuto un "incontro ravvicinato" il giorno di Ferragosto a Pinzolo con Daniele Maturi, un raccoglitore di funghi. Dal quel momento sono scoppiate polemiche soprattutto dopo l'ordinanza di cattura "contingibile e urgente" firmata dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi. Nei giorni scorsi Daniza, che è dotata di radio collare, è sfuggita a diversi tentativi di cattura. Era stata utilizzata anche la trappola a tubo all'interno del quale era stato inserito del pesce. Ma la corsa dell'orsa, evidentemente restìa a farsi imprigionare, continua.
martedì 26 agosto 2014
Calderoli uccide serpente e pubblica foto su Facebook
"Colpa della macumba del padre della Kyenge", insorgono animalisti
Il senatore Roberto Calderoli uccide un serpente nella cucina della sua casa di Mozzo (BG) e pubblica la foto con la preda su Facebook. "Non sono mai stato superstizioso - scrive il vicepresidente del Senato - ma dopo la "makunba" (scritto proprio così, ndr) che mi ha fatto il papà della Kyenge mi e' capitato di tutto e di più". E a corredo del post, il senatore leghista si fa ritrarre con il serpente ucciso.
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lunedì 25 agosto 2014
sabato 23 agosto 2014
L’orsa Daniza evita anche le trappole con il pesce, gli animalisti occupano la Provincia di Trento
Ieri sera la sgombero degli attivisti dell’edificio provinciale. Oggi nuovi cortei, uno anche a favore del cercatore di funghi
FULVIO CERUTTI (AGB)
Gli animalisti si sono poi rifiutati di lasciare l’edificio provinciale e hanno reagito con la resistenza passiva quando, dopo più di quattro ore di occupazione, la polizia è intervenuta per portarli via. Otto di loro verranno denunciati.
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venerdì 22 agosto 2014
Una doccia sotto il caldo torrido. Gli animali ringraziano.
Nello zoo di Nuova Delhi appositi sistemi 'idraulici' sono molto apprezzati dagli animali
Nello zoo di Nuova Delhi appositi sistemi 'idraulici' sono molto apprezzati dagli animali. L'elefante è talmente deliziato che si lascia andare sotto il fresco della doccia.
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Friburgo, gatto salva anziani da un incendio
Il miagolare del felino ha svegliato la donna evitando che venissero uccisi dal fumo
REUTERS
Un gatto (immagine d’archivio)
Fulvio Cerutti (agb)
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mercoledì 20 agosto 2014
Ovvio che sto con Daniza
Io sto con Daniza,
lo premetto e non mi stanco di ribadirlo. Detto questo mi preme
chiarire che i politici trentini non sono mai stati pro orsi. Ma non è
colpo loro, nel senso che devono seguire le pressioni del loro
elettorato che non ha fama di essere ecologista. È gente che vive in
montagna e non sono da biasimare se vedono orsi, lupi e volpi come come
una minaccia per il bestiame e per chi rischia incontri inusuali come
possono capitare quando vivi ai margini di un paesino circondato da
boschi. Lo scrivo per esperienza, la mia casetta sull'Appennino ligure è
l'ultima dell'abitato e quando rientro al buio ogni tanto penso ai
rischi.
Ma qui il nocciolo della questione è un altro. Parliamo di intelligenza e di buon senso. Non posso pensare che il cercatore di funghi che sostiene di essersi appostato ad osservare i cuccioli non fosse a conoscenza che qualsiasi animale in libertà tende a difendere la cucciolata. Vogliamo, come è giusto che sia, puntare alla reintroduzione delle specie autoctone di animali che ci siamo giocati nei decenni scorsi? Temo che dobbiamo fare in modo che la loro reintroduzione sia a prova di stupido. In inglese si dice foolproof information e arriva a prevedere che quando ti inoltri su un sentiero di un parco americano o canadese vieni messo al corrente dei rischi.
Evidentemente serve farlo anche in Italia perché un cercatore di funghi, probabilmente sceso da Marte e residente in Trentino solo per caso, non ci arriva e allora scopre a proprie spese che non è sano appostarsi a ridosso di una cucciolata con un genitore attorno. Ma mettiamoci nei panni dell'orsa. Vedo dei bambini che stanno giocando e noto che dei tipi sospetti li stanno fissando oltre la rete del parco: che faccio, non intervengo? Morale: se il cercatore di funghi non ci arriva da solo e gli succede qualcosa, non posso definirlo un incidente, ma "selezione naturale". Invonchiamo Darwin, non l'abbattimento dell'orsa. Guardiamoci in faccia signori trentini, i nostri nonni erano saggi e queste cose le sapevano, poi con l'arrivo delle armi hanno agito di impulso, più per paura del selvaggio che per il pericolo. Siamo a questo punto? I vostri cervelli hanno davvero cent'anni? Preferisco pensare di no. Ben venga dunque la mobilitazione. #iostocondaniza
Stefano Paolo Giussani
Fonte
Ma qui il nocciolo della questione è un altro. Parliamo di intelligenza e di buon senso. Non posso pensare che il cercatore di funghi che sostiene di essersi appostato ad osservare i cuccioli non fosse a conoscenza che qualsiasi animale in libertà tende a difendere la cucciolata. Vogliamo, come è giusto che sia, puntare alla reintroduzione delle specie autoctone di animali che ci siamo giocati nei decenni scorsi? Temo che dobbiamo fare in modo che la loro reintroduzione sia a prova di stupido. In inglese si dice foolproof information e arriva a prevedere che quando ti inoltri su un sentiero di un parco americano o canadese vieni messo al corrente dei rischi.
Evidentemente serve farlo anche in Italia perché un cercatore di funghi, probabilmente sceso da Marte e residente in Trentino solo per caso, non ci arriva e allora scopre a proprie spese che non è sano appostarsi a ridosso di una cucciolata con un genitore attorno. Ma mettiamoci nei panni dell'orsa. Vedo dei bambini che stanno giocando e noto che dei tipi sospetti li stanno fissando oltre la rete del parco: che faccio, non intervengo? Morale: se il cercatore di funghi non ci arriva da solo e gli succede qualcosa, non posso definirlo un incidente, ma "selezione naturale". Invonchiamo Darwin, non l'abbattimento dell'orsa. Guardiamoci in faccia signori trentini, i nostri nonni erano saggi e queste cose le sapevano, poi con l'arrivo delle armi hanno agito di impulso, più per paura del selvaggio che per il pericolo. Siamo a questo punto? I vostri cervelli hanno davvero cent'anni? Preferisco pensare di no. Ben venga dunque la mobilitazione. #iostocondaniza
Stefano Paolo Giussani
Fonte
ORSA DANIZA, FEDERAZIONE: IL MINISTRO GALLETTI SI SCHIERI CONTRO LA CATTURA
CORRI, DANIZA, CORRI: PRESIDIO E TIFO SUL WEB PER L'ORSA IN FUGA
martedì 19 agosto 2014
Gaza, il dramma degli animali nello zoo distrutto
I conflitti armati non mietono vittime solo fra gli esseri umani. Già in
Iraq molti animali morirono negli zoo di Baghdad, lasciati al loro
destino rinchiusi nelle gabbie. Così anche a Gaza dove leoni, babbuini,
gazzelle e uccelli di ogni tipo stanno vivendo il dramma dei
bombardamenti israeliani come rappresaglia al lancio di razzi di Hamas.
Shadi Hamad, direttore del parco turistico di Al-Bisan, racconta che
molti animali sono morto sotto i bombardamenti o per la paura causata da
questi. Dalle gabbie viene fuori un odore nauseante, perché da
settimane nessuno si occupa di pulirle. Gli animali sopravvissuti
convivono con le carcasse di quelli morti. «Allo stato attuale sono
state uccise nove scimmie e uno struzzo - racconta Farid al-Hissi, un
guardiano del parco che lavorò prima in Israele -. Il recinto dei leoni è
danneggiato e il resto dello zoo è quasi del tutto distrutto. Prima
della guerra la zona era molto bella. C’erano alberi, vegetazione e
palme ovunque. Era una zona per bambini, c’erano parchi giochi per
bambini e aree per famiglie»
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lunedì 18 agosto 2014
Donna ritrova il suo cane otto anni dopo rapimento
Aveva solo due anni quando fu portata via per diventare una “macchina da riproduzione”.
Un primo piano di “Fatcat” insieme alla sua proprietaria
FULVIO CERUTTI (AGB)
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sabato 16 agosto 2014
San Rocco di Camogli, undici nomination per il premio “Cane più fedele”
Oggi la premiazione degli animali che si sono distinti per particolari
azioni di amore, coraggio e utilità nella loro vita quotidiana a fianco
dell’uomo
Galieo uno dei cani in nomination per il premio “Cane più fedele”
Tra i favoriti, a contendersi il premio «Fedeltà» ci sono “Ad Bangy Gf 3836”, pastore tedesco di due anni della Guardia di finanza che ha rintracciato droga e portato all’arresto di alcuni spacciatori; Chloè, pincher di due anni che ha consentito il salvataggio della padrona scivolata in un dirupo perdendo i sensi; e Galileo, Ginny, Muffin e Polpetta, cani di razze diverse che insieme formano un “team di esperti” in pet therapy, assistendo bambini e anziani affetti da Alzheimer.
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venerdì 15 agosto 2014
mercoledì 13 agosto 2014
Un cane commuove il web: vuole salvare i pesci
«Se tutti avessero la sua compassione, allora il mondo sarebbe
migliore». Basta questo messaggio, uno fra i tanti, scritti sotto il
video postato su Facebook per spiegare il significato di quanto si sta
guardando. Un cane cerca disperatamente di gettare acqua su alcuni pesci
lasciati agonizzare, forse da un pescatore o da un venditore, per
terra. Con continui “colpi di muso” il cane cerca di mantenerli bagnati,
provando una compassione che l’uomo che riprende la scena o chi l’ha
buttati lì non sembra provare.
Il video
Il video
Dobermann cade nel pozzo, lo salva cagnolina
La meticcia ha cominciato ad abbaiare attirando l’attenzione dei passanti
Piccolina, ma determinata. E’ solo grazie a questa sua qualità se
un dobermann si è salvato dopo essere caduto in un pozzo. E’ successo
sulle colline di Carrara. L’eroina della storia è una meticcia che,
abbaiando con tutta la sua forza, ha attirato l’attenzione dei passanti
fino a che qualcuno si è accorto di quanto voleva comunicare: un altro
quattrozampe aveva bisogno di aiuto.
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FULVIO CERUTTI (AGB)
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martedì 12 agosto 2014
Pinguini, quattro nuovi nati all'Acquario di Genova
Quattro nuovi nati all'Acquario di Genova: si tratta di quattro piccoli
di pinguino Magellano di cui due, evento davvero molto raro, sono di
fatto gemelli
Il video
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lunedì 11 agosto 2014
Galline per il figlio autistico, la battaglia di una mamma statunitense
Un regolamento cittadino potrebbe separare gli animali che hanno reso migliore la vita di un ragazzo di dieci anni
FULVIO CERUTTI (AGB)
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domenica 10 agosto 2014
venerdì 8 agosto 2014
I cani da soccorso vanno in palestra allo Stadio del Nuoto di Albaro
Genova - Cani
soccorritori in grado di salvare la vita alle persone disperse.
Arriveranno presto alle piscine di Albaro, anche se l’ambiente in cui di
solito mettono in gioco la loro abilità è il bosco. Sono gli amici a quattro zampe dell’associazione Soccorso cinofilo Liguria, che collabora con la protezione civile nella ricerca di persone disperse.
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giovedì 7 agosto 2014
VIOLENZE CONTRO GLI ANIMALI: OGNI ORA UN NUOVO FASCICOLO NELLE PROCURE ITALIANE
Illegalità, malaffare, violenza: tutto a danno degli animali. E' un lungo catalogo di violenze organizzate, spesso sistematiche e seriali, che mietono migliaia di animali ogni anno, quello analizzato nel Rapporto Zoomafia 2014, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio zoomafia della Lav. La nuova edizione del Rapporto, "illegalità, malaffare e crimini contro gli animali", alla sua quindicesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2013. Praticamente, in Italia ogni ora viene aperto un fascicolo in Procura per reati contro gli animali stessi.
"I traffici legati alla sfruttamento degli animali, come diciamo da anni, rappresentano un'importante fonte di guadagno per i vari gruppi criminali che manifestano una spiccata capacità di trarre vantaggio da qualsiasi trasformazione del territorio e di guadagnare il massimo rischiando poco - sostiene il dottor Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell'Osservatorio nazionale zoomafia della Lav e autore del Rapporto -. La criminalità organizzata dedita ai vari traffici a danno degli animali si distingue per la sua capacità di agire su vasta scala, per il suo orientamento al business, per la capacità di massimizzare il profitto riducendo il rischio. Del resto il business è tanto: sono diversi i miliardi di euro l'anno intascati con i vari traffici clandestini che sfruttano gli animali".
Traffico di cuccioli
Il traffico di cuccioli conferma in modo allarmante tutto il suo potenziale criminale, tanto da attestarsi come prima emergenza zoomafiosa. I confini tra commercio legale e traffico illegale sono labili e non solo perché le rotte e la provenienza sono le stesse, ma perché molte volte, dietro importazioni legali e autorizzate vengono celati, tra i meandri di documentazione, certificati e passaporti, animali clandestini. Nei Paesi di origine i cuccioli vengono comprati per pochi euro, spesso arrivano ammalati e accompagnati da falsi pedigree e da documentazione contraffatta. La regia del business fa capo a gruppi organizzati che importano gli animali e li smerciano attraverso venditori compiacenti: sono circa 2000 i cani che ogni settimana vengono importati in Italia. Tenendo presente solo i casi che abbiamo seguito - ma in realtà sono più numerosi -, sono 670 circa i cuccioli sequestrati (dal valore complessivo di circa 530mila euro) e 77 le persone denunciate nel 2013. Tra le persone denunciate nel nostro Paese l'anno scorso ci sono non solo italiani, ma anche slovacchi, rumeni, spagnoli, marocchini, serbi.
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Perugia: con i bambini da Archimede asinello del Parco della domenica
Oltre all'area faunistica fino ai primi di settembre 3 spettacoli tutti i giorni
Subito dopo la sua nascita Archimede è stato immortalato assieme alla mamma Demetra, che non lo lascia un istante.
I visitatori del parco naturale di Perugia possono incontrare il piccolo Archimede tutti i giorni nel recinto degli asini sardi posizionato poco oltre la stazione centrale, accanto ai canguri.
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mercoledì 6 agosto 2014
Tra le onde spunta una foca. Il surfista le dà un passaggio
Divertente fuori programma per due surfisti inglesi sulle spiagge del
Northumberland. Durante una cavalcata sulle onde è spuntata una foca che
dopo qualche insistenza è riuscita a unirsi al gruppo
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Ecco la Drymonema: nell’Adriatico la super-medusa tornata dal passato
Vive per lunghi periodi attaccata ai fondali e poi, d’improvviso, inizia a crescere
Sembra il titolo di una storia fantastica. Una medusa di quasi un
metro di diametro non si incontra tutti i giorni, nel Mediterraneo. E’
successo due, forse tre volte quest’anno, nel Nord Adriatico. Vedere un
animale «strano» può capitare e l’incontro poi si racconta agli amici
(che non ci credono). Ma Gigi Paderni, quando ha incontrato la Drymonema
dalmatinum, aveva la sua fidata macchina fotografica. E ha immortalato
un gigante che gli è passato vicino.
La foto è arrivata a me, attraverso Saul Ciriaco, dell’Area Marina Protetta di Miramare, a Trieste. Saul ne ha presa una, morente, e l’ha messa in un tino da vino. Ma non fa una gran mostra di sé. Questi animali, una volta morti, si dissolvono e perdono presto la bellezza che li caratterizza quando sono in vita. Non ci è voluto molto a capire che Gigi e Saul avevano incontrato la più grande medusa del Mediterraneo, e anche la più rara!
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Drymonema dalmatinum è stata fotografata nel Nord dell’Adriatico: è la più grande medusa del Mediterraneo e anche la più rara
La foto è arrivata a me, attraverso Saul Ciriaco, dell’Area Marina Protetta di Miramare, a Trieste. Saul ne ha presa una, morente, e l’ha messa in un tino da vino. Ma non fa una gran mostra di sé. Questi animali, una volta morti, si dissolvono e perdono presto la bellezza che li caratterizza quando sono in vita. Non ci è voluto molto a capire che Gigi e Saul avevano incontrato la più grande medusa del Mediterraneo, e anche la più rara!
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martedì 5 agosto 2014
LA COMMISSIONE EUROPEA PRONTA A RILANCIARE IL SANTUARIO DEI CETACEI
Già 22 Comuni liguri partner del progetto dell'Ue
La Commissione europea è pronta a rilanciare la maxi-area protetta del
Santuario dei cetacei, che in Italia interessa principalmente Liguria,
Toscana e Sardegna, perché diventi realmente "operativa". Il commissario
Ue agli Affari marittimi e alla pesca, Maria Damanaki, ha invitato
Italia, Francia e principato di Monaco, assieme ad altri soggetti
coinvolti, a tenere un incontro per discutere come fondi e politiche
dell'Unione europea possano contribuire all'obiettivo. In Liguria sono
ventidue i Comuni che finora hanno sottoscritto l'adesione alla Carta di
partenariato col Santuario Pelagos: Andora, Vernazza, Bordighera,
Finale Ligure, Camporosso, Cipressa, San Bartolomeo al Mare, Laigueglia,
Spotorno, Costarainera, Chiavari, Taggia, Borgio Verezzi, Imperia,
Diano Marina, Noli, Ospedaletti, Bergeggi, Vallecrosia, San Lorenzo al
Mare, Celle Ligure e Cervo.
"Pelagos - ha detto Damanaki - è la più grande aree protetta nel Mediterraneo e ha un enorme potenziale come buon esempio di come può funzionare una 'crescita blu' sostenibile in aree trafficate ed altamente popolate, tutelando allo stesso tempo la vita marina, inclusi i pesci". Gli stanziementi Ue, in particolare i 537 milioni di euro dal nuovo Fondo Ue per gli affari marittimi e la pesca del periodo 2014-2020, potrebbero finanziare azioni concrete, da progetti di pesca sostenibile ed eco-turismo all'attuazione della nuova direttiva sulla "pianificazione dello spazio marittimo", perché il settore marittimo si sviluppi in maniera "intelligente e sostenibile".
"Pelagos - ha detto Damanaki - è la più grande aree protetta nel Mediterraneo e ha un enorme potenziale come buon esempio di come può funzionare una 'crescita blu' sostenibile in aree trafficate ed altamente popolate, tutelando allo stesso tempo la vita marina, inclusi i pesci". Gli stanziementi Ue, in particolare i 537 milioni di euro dal nuovo Fondo Ue per gli affari marittimi e la pesca del periodo 2014-2020, potrebbero finanziare azioni concrete, da progetti di pesca sostenibile ed eco-turismo all'attuazione della nuova direttiva sulla "pianificazione dello spazio marittimo", perché il settore marittimo si sviluppi in maniera "intelligente e sostenibile".
Cane cade in mare da 90 metri di altezza e si salva
Dopo l’incredibile volo l’animale è anche riuscito a uscire dall’acqua
Tutto è accaduto mentre stava facendo una passeggiata con i suoi proprietari. Una zampa troppo vicina al bordo della scogliera e ha perso l’equilibro finendo giù in acqua. Per sua fortuna, nel volo ha evitato la parete rocciosa e gli scogli.
I primi soccorsi intervenuti sul posto non sono subito riusciti a trovare il cane. Il quattrozampe era infatti riuscito a uscire dall’acqua e salire su una rupe vicino alla spiaggia.
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lunedì 4 agosto 2014
Bergamo, animalisti in presidio contro il killer dei gattini
Si sono dati appuntamento nel centro di
Trescore Balneario, Bergamo, duecento animalisti in presidio contro il
presunto killer dei gattini. L'uomo, un 41enne del paese, cercava
annunci di persone che regalavano cuccioli, li adottava e poi li
seviziava, spedendo ai padroni le fotografie dei felini barbaramente
torturati. Il Corpo Forestale dello Stato e i Carabinieri a seguito
delle numerose denunce, soprattutto di donne divenute vittime di
stalking, hanno perquisito la casa trovando i segni delle crudeltà.
L'uomo è indagato a piede libero. Gli animalisti hanno attraversato in
corteo il paese gridando "Vergogna" e "Assassino", scortati dalla
Polizia in assetto antisommossa
Il video
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domenica 3 agosto 2014
Un asse Umbria-Bruxelles per salvare lo scoiattolo rosso
L’Unione europea finanzia il progetto «U-Savereds» per tutelare
l’animale europeo dal «cugino» grigio americano: l’intervento
coinvolgerà Comuni e cittadini
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sabato 2 agosto 2014
L'orso mangia l'esca e sfugge alla cattura
Sono rimasti di sasso i ricercatori
dell'Università di Udine che, nell'ambito di un progetto finanziato
dall'Ue, stanno monitorando la presenza dell'orso bruno nelle Alpi nord
orientali. Nei loro filmati, infatti, hanno scoperto un orso piuttosto
furbo, che è riuscito nell'intento di cibarsi delle esche della
trappola-tubo posizionata dai ricercatori stessi, riuscendo ad evitare
la cattura. Nel filmato l'esemplare, un maschio di 4-5 anni, si rotola
davanti al tubo, poi si gratta su un abete vicino, probabilmente per
lasciare dei segnali feromonali, vista anche la presenza nelle stessa
area di almeno altri due individui. Il progetto è curato dal gruppo di
ricerca del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali coordinato da
Stefano Filacorda.
Il video
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venerdì 1 agosto 2014
Budapest, orso grizzly dal cuore tenero. Salva un corvo che rischiava di affogare
Il volatile è ferito ma, una volta a terra, sembra riprendersi subito. E' l'inizio di un'amicizia alquanto improbabile
Anche gli orsi hanno un cuore tenero: la riprova da questo filmato che arriva dal giardino zoologico di Budapest. Un grosso grizzly nota che nella sua piscina c'è un corvo che rischia di affogare e allora si trasforma in eroe per salvarlo. Con la zampona prende il volatile e, aiutandosi con i denti, lo tira fuori dall'acqua. Il volatile è ferito ma, una volta a terra, sembra riprendersi subito. E' l'inizio di un'amicizia alquanto improbabile.
Le foto e il video
Donna soccorre un cane ferito su un’autostrada messicana
Per portare in salvo l’animale la 35enne ha dovuto evitare le auto che hanno continuato a sfrecciare senza rallentare
FULVIO CERUTTI (AGB)
«Nessuno voleva fermarsi o rallentare per me o per il cane - racconta la donna -.Dire che non ero spaventato sarebbe una bugia, ero terrorizzata e il mio cuore batteva più velocemente di quanto avrei mai potuto fosse possibile».
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