L'animale di uno dei 3 killer. "Denunciati padre e figlio"
Indagini già a una svolta sulla vicenda del cane massacrato a bastonate, lapidato e finito con una pietra, sotto gli occhi di un ragazzino, a Breno, in Valcamonica. Lo rivela il giornale autore dello scoop, "Bresciaoggi". Grazie alla qualità degli scatti e all'approfondita conoscenza del territorio teatro dell'episodio, i carabinieri di Breno hanno già individuato i tre presunti responsabili. L'animale ucciso appartiene ad uno dei killer, ma non è chiaro cosa abbia fatto esplodere quell'onda di violenza nei confronti di una creatura inerme. I tre dovranno rispondere ora dell'uccisione di animale senza necessità e con crudeltà. L'agenzia "Ansa", invece, fa sapere che i militari dell'Arma hanno identificato e denunciato soltanto due persone, padre e figlio, entrambi allevatori: denunciati per uccisione di animali un 80enne di Breno (Brescia) e il figlio 49enne. Dalla caserma hanno ricordato che la pena prevista per questo reato è fino a un anno e mezzo.
Intanto, l'Enpa in un esposto alla procura ipotizza una serie di reati gravi. La sequenza dell'orrore, documentata da 19 scatti, sarebbe avvenuta lo scorso 18 luglio vicino al passo Crocedomini, nei pressi di un pascolo (qui il nostro articolo pubblicato ieri). "Aberrante" è la parola postata come un mantra in tutti i commenti sui social network. Indignate, nel contempo, le reazioni delle associazioni animaliste e delle autorità locali.
Il sindaco di Breno, Sandro Farisoglio, ha commentato: "Sono disgustato di fronte ad immagini aberranti, di una crudeltà disumana. Mi conforta sapere che il gesto non resterà impunito. Un'azione di tale efferatezza, compiuta poi di fronte ad un ragazzino, è uno sfregio nei confronti dell'intera comunità. Quando saranno chiariti ruoli e responsabilità delle persone coinvolte, valutereremo le misure da adottare".
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