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venerdì 27 dicembre 2019
Un uomo gioca con il micetto appena adottato, la reazione del gatto adulto è da non perdere
Inserire un nuovo gatto in una casa dove c'è un altro felino non è sempre una cosa facile. In questo video l'espressione del micio che osserva il proprio amico umano giocare con il nuovo arrivato parla più di mille parole.
(Twitter Meruel Myers)
giovedì 19 dicembre 2019
Imperia, rischia la vita per salvare i suoi due cani
Imperia - Non ci ha pensato neppure un momento Juri Pugni, agricoltore di 43 anni, che a Calderara abita con la moglie e il figlioletto e ha un’azienda agricola, produce olio e olive taggiasche in salamoia. Quando l’altra sera lo hanno avvertito che il rio che passa vicino al suo orto - dove c’è la casetta coibentata con le sue due cagnoline - stava gonfiandosi trascinando massi e fango ha iniziato a correre, nel buio, sotto la pioggia, coprendo in pochi attimi quei 150 metri che separano la sua casa dal terreno. Il rigagnolo era diventato improvvisamente un muro d’acqua: si è “girato” - come dicono in paese - e ha preso la via della vecchia mulattiera caricandosi di detriti e di violenza.
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giovedì 5 dicembre 2019
Morto il cucciolo di orca, ma la madre continua a portarlo con sé
Tethys: <Un comportamento che è stato osservato spesso nei cetacei. Ora speriamo che il gruppetto riprenda presto il largo>
<Sembra proprio che il piccolo di orca nel porto di Genova Voltri sia morto, come purtroppo ci aspettavamo. La madre, però lo porta ancora con sé, come per farlo respirare, un comportamento che è stato osservato spesso nei cetacei> lo scrive sulla propria pagina Facebook l’Istituto di ricerca Tethys, organizzazione no profit.
<Nel Pacifico una femmina, nota ai ricercatori come “Talequah”, si portò in giro il suo piccolo morto per oltre due settimane, come se non riuscisse a farsene una ragione – proseguono a Tethys -. Anche nella zona di studio in Grecia ionica di Tethys, l’Ionian Dolphin Project il nostro collega Joan Gonzalvo ha osservato un comportamento simile nei tursiopi ben due volte. Ora speriamo che il gruppetto riprenda presto il largo…>. Il gruppo di orche (a questo punto 4 adulte) pare appartenere al gruppo di quelle che vivono solitamente nel mare di Gibilterra. Qui non troverebbero il cibo che usano mangiare.
<Nel Pacifico una femmina, nota ai ricercatori come “Talequah”, si portò in giro il suo piccolo morto per oltre due settimane, come se non riuscisse a farsene una ragione – proseguono a Tethys -. Anche nella zona di studio in Grecia ionica di Tethys, l’Ionian Dolphin Project il nostro collega Joan Gonzalvo ha osservato un comportamento simile nei tursiopi ben due volte. Ora speriamo che il gruppetto riprenda presto il largo…>. Il gruppo di orche (a questo punto 4 adulte) pare appartenere al gruppo di quelle che vivono solitamente nel mare di Gibilterra. Qui non troverebbero il cibo che usano mangiare.
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domenica 1 dicembre 2019
giovedì 28 novembre 2019
Cane precipita in un dirupo di 70 metri, salvato dopo 2 giorni dalla Protezione Civile
Un cane è precipitato in un dirupo della profondità di circa 70 metri, in una zona boscosa ed impervia, nel territorio di Cerenova, nel comune di Cerveteri (Roma). L'animale, questa mattina, è stato salvato intorno alle 10.45 dai volontari della protezione civile Nuovo Domani di Fiumicino, dopo oltre un'ora di intervento, non semplice. Ricevuta la segnalazione, si è recata sul posto la squadra di soccorso speleologico che ha proceduto al recupero. A quanto si è appreso, il cane, un meticcio di colore bianco, di media taglia, potrebbe essere caduto nel dirupo da due giorni. Infreddolito e provato, il cagnolino è comunque apparso in discrete condizioni.
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venerdì 15 novembre 2019
Australia, Koala salvato dalle fiamme: beve dal bicchiere come un bambino
Gli incendi che stanno devastando l'Australia hanno colpito diverse riserve naturali, causando la morte di centinaia di Koala. Ma qualcuno è stato soccorso e accudito. E' già un divo del web l'esemplare sotto spaventatissimo che si calma bevendo composto e paziente un bicchiere d'acqua: una scena molto tenera che ha portato a migliaia di commenti e condivisioni. L'animale è attualmente in cura al Koala Hospital di Port Macquarie, dove è arrivato con ferite su tutto il corpo e in stato di grave disidratazione.
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venerdì 8 novembre 2019
L'incredibile gesto del gatto che salva il bimbo che sta per cadere dalle scale
Alle 5 della mattina, mentre tutti dormono, un bambino esce dal suo box e inizia a "gattonare" spedito verso una ripida scala in pietra. La tragedia è a pochi centimetri. Ma in quella stanza c'è qualcuno che vigila: è il gatto di casa che in pochi istanti, forse per gioco o per istinto di tutela, si avventa sul piccolino e evita che ruzzoli giù. Il mattino dopo la famiglia ha voluto vedere le riprese video per capire come il bambino fosse uscito dal box e solo in quel momento che si è resa conto del gesto "eroico" e decisivo.
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mercoledì 6 novembre 2019
Tutti gli animali che si riconoscono allo specchio
L'ultimo arrivato nella lista delle specie che si riconoscono allo specchio è un pesce tropicale. Quali altri animali sono capaci di autoriconoscersi e cosa significa?
Test dello specchio |
Si chiama Labroides dimidiatus, meglio noto come pesce pulitore. Per sopravvivere, infatti, questo piccolo pesce tropicale, pulisce altri pesci: mangia parassiti e tessuti morti presenti sulla loro pelle. Negli ultimi giorni è salito agli onori delle cronache animali perché è arrivato a infoltire la piccola lista delle specie che possono vantare di sapersi riconoscere allo specchio. Bene inteso, nessun vanto da specchio specchio delle mie brame, più prosaicamente il piccolo pesce, secondo quanto riportato da uno studio depositato sul server di preprint bioRxiv ha superato il famoso test per l’autoconsapevolezza, che passerebbe dal sapersi riconoscere allo specchio. Non è l’unico, dicevamo, e parlare di autoconsapevolezza solo per aver superato il test potrebbe essere azzardato. Perché?
Guardati allo specchio
Il test cui si fa riferimento nel paper è uno dei più famosi in etologia cognitiva. Sviluppato nel 1970 dallo psicologo Gordon Gallup è anche noto come test dello specchio (o mark test) e serve per capire se un animale associa l’immagine riflessa nello specchio con la propria immagine.
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Guardati allo specchio
Il test cui si fa riferimento nel paper è uno dei più famosi in etologia cognitiva. Sviluppato nel 1970 dallo psicologo Gordon Gallup è anche noto come test dello specchio (o mark test) e serve per capire se un animale associa l’immagine riflessa nello specchio con la propria immagine.
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venerdì 25 ottobre 2019
Cacciatore spara a un cervo: pensa di averlo ucciso ma l’animale ferito si rialza e lo colpisce a morte
La vittima è un uomo di 66 anni che nonostante le ferite è riuscito a chiamare la famiglia e dare l'allarme prima di morire
Ha sparato a un cervo durante una battuta di caccia e poi, convinto di averlo ucciso, si è avvicinato all’animale. Questo però, a sorpresa, si è rialzato e lo ha caricato con le sue corna, uccidendolo. È quanto successo negli Stati Uniti, in un bosco vicino a Yellville, in Arkansas, come riferisce il Washington Post: la vittima è il 66enne Thomas Alexander che nonostante le ferite è riuscito a chiamare la famiglia e dare l’allarme prima di morire. Quando i soccorritori lo hanno individuato era ancora vivo ma è morto prima che venisse caricato sull’elisoccorso.
A ricostruire quanto accaduto ai media americani è stato Keith Stephens, dell’Arkansas Game and Fish Commission: “Dopo aver colpito un cervo, il cacciatore dovrebbe lasciarlo sul terreno per almeno 30 minuti per essere sicuri che sia morto prima di avvicinarsi. Non so per quanto tempo Alexander abbia lasciato sul terreno il cervo dopo averlo colpito, ma di certo è andato sul posto per assicurarsi che fosse morto. Ed evidentemente era ancora vivo e furioso.
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sabato 19 ottobre 2019
Il piccolo polpo fa la casa in un bicchiere di plastica, il sub lo convince a sostituirlo con una conchiglia
Mentre il sommozzatore Pall Sigurdsson, e gli amici, si trovavano nelle acque di Lembeh, in Indonesia, hanno incontrato un minuscolo esemplare di polpo venato che aveva fatto una casa all'interno di un bicchiere di plastica.
Questi particolari cefalopodi sono noti per realizzare rifugi protettivi con conchiglie e altri oggetti trovati nei fondali, tra cui i gusci delle noci di cocco. Sigurdsson si è molto preoccupato per la sicurezza del polpo, ma anche dei suoi eventuali predatori. Un bicchiere di plastica può risultare fatale per la fauna marina. Un'anguilla o altri tipi di pesci l'avrebbero potuto inghiottire insieme al polpo con il rischio di morire e uccidere altri pesci più grandi nel caso quest'ultimi fossero stati attirati dalla loro carcassa. Sigurdsson invece di condannare il polpo a un destino crudele, è andato alla ricerca di una conchiglia. Dopo vari tentativi con diverse conchiglie, il polpo alla fine ha scelto quella perfetta per lui.
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Questi particolari cefalopodi sono noti per realizzare rifugi protettivi con conchiglie e altri oggetti trovati nei fondali, tra cui i gusci delle noci di cocco. Sigurdsson si è molto preoccupato per la sicurezza del polpo, ma anche dei suoi eventuali predatori. Un bicchiere di plastica può risultare fatale per la fauna marina. Un'anguilla o altri tipi di pesci l'avrebbero potuto inghiottire insieme al polpo con il rischio di morire e uccidere altri pesci più grandi nel caso quest'ultimi fossero stati attirati dalla loro carcassa. Sigurdsson invece di condannare il polpo a un destino crudele, è andato alla ricerca di una conchiglia. Dopo vari tentativi con diverse conchiglie, il polpo alla fine ha scelto quella perfetta per lui.
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La marmotta che urla e la volpe. La foto dell'anno arriva dal Tibet
Intitolata ‘Il momento’, è stata realizzata da un professionista cinese
Roma, 17 ottobre 2019 - Il fotografo cinese Yongqing Bao ha trionfato nel Wildlife Photographer of the Year 2019, uno dei concorsi di scatti sulla natura più prestigiosi al mondo, per la sua fotografia ‘The moment’ che immortala l’inseguimento di una marmotta che urla alla vista di una volpe tibetana. "Una potente cornice di umorismo e orrore, che cattura il dramma e l’intensità della natura", ha analizzato il presidente della giuria della competizione artistica, Roz Kidman Cox.
"Si tratta semplicemente del momento perfetto, a livello fotografico. L’intensità espressiva delle posture ti trafigge e il filo di energia tra le zampe sollevate sembra mantenere i protagonisti in perfetto equilibrio. Le immagini dell’altopiano del Tibet, nella provincia del Qinghai, sono piuttosto rare, ma avere fotografato un’interazione così potente tra una volpe tibetana e una marmotta, due specie di animali chiave per l’ecologia di questa regione di praterie, è straordinario", ha concluso Cox.
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domenica 22 settembre 2019
giovedì 19 settembre 2019
Regione e forestale hanno acquisito il video del maxi branco di lupi
Montagna. “Nessun allarmismo” dice il dirigente Paolo Oreiller Spostati più in basso i manzi al pascolo al Col Citrin
AOSTA La forestale e la Regione hanno acquisito il video dell’avvistamento, avvenuto sabato, del branco di circa 18 lupi nella conca tra il Col Citrin e il Col Serena nella vallata del Gran San Bernardo. «Non è il caso di fare nessun allarmismo» dice Paolo Oreiller, a capo dell’Ufficio fauna i cui monitoraggi parlano di un massimo di 60 lupi contati in tutta la Valle.
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AOSTA La forestale e la Regione hanno acquisito il video dell’avvistamento, avvenuto sabato, del branco di circa 18 lupi nella conca tra il Col Citrin e il Col Serena nella vallata del Gran San Bernardo. «Non è il caso di fare nessun allarmismo» dice Paolo Oreiller, a capo dell’Ufficio fauna i cui monitoraggi parlano di un massimo di 60 lupi contati in tutta la Valle.
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martedì 27 agosto 2019
Inquinamento e habitat stravolti: gli animali costretti a migrare
Gli spostamenti delle specie minacciate da surriscaldamento e interventi umani
In meno di 50 anni le popolazioni di vertebrati si sono ridotte del 60%. Un calo di proporzioni catastrofiche che in passato si è verificato in milioni di anni. «A innescarlo è l’uomo, primo responsabile dei cambiamenti climatici», ragiona Isabella Pratesi, direttrice della conservazione di Wwf Italia. L’aumento delle temperature costringe molte specie a migrazioni forzate verso climi più freddi, che alterano gli equilibri del mondo animale. Altre specie non riescono ad adattarsi alle nuove condizioni e vanno incontro a una morte certa nel loro habitat. Le situazioni più preoccupanti riguardano gli oceani, che hanno assorbito il 90% della temperatura di tutto il pianeta. Abbiamo scelto otto specie simbolo dell’emergenza causata dal «climate change».
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In meno di 50 anni le popolazioni di vertebrati si sono ridotte del 60%. Un calo di proporzioni catastrofiche che in passato si è verificato in milioni di anni. «A innescarlo è l’uomo, primo responsabile dei cambiamenti climatici», ragiona Isabella Pratesi, direttrice della conservazione di Wwf Italia. L’aumento delle temperature costringe molte specie a migrazioni forzate verso climi più freddi, che alterano gli equilibri del mondo animale. Altre specie non riescono ad adattarsi alle nuove condizioni e vanno incontro a una morte certa nel loro habitat. Le situazioni più preoccupanti riguardano gli oceani, che hanno assorbito il 90% della temperatura di tutto il pianeta. Abbiamo scelto otto specie simbolo dell’emergenza causata dal «climate change».
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La Spezia, gatto incastrato nel tubo di scolo delle acque piovane salvato dai vigili del fuoco
Tanto spavento ma con un finale a lieto fine per un gatto, rimasto qualche ora intrappolato in un tubo di scolo delle acque piovane, in via Carpanedo, in zona Limone a La Spezia. E’ stata una signora residente in zona, che aveva sentito un miagolio provenire dal tubo di cemento, a dare l’allarme. Sul posto è intervenuta una squadra di vigili del fuoco del comando cittadino.
Grazie a una telecamera installata su una sonda, appositamente concepita per esplorare all'interno delle cavità, i vigili del fuoco hanno individuato il micio bianco e nero, che era finito ormai a ben quattro metri di distanza dall'entrata del cunicolo. Hanno quindi praticato un foro a valle del condotto, hanno posizionato una rete e poi hanno attirato il gatto riuscendo così a tirarlo fuori incolume.
mercoledì 21 agosto 2019
LouLou, solo nell’area di servizio dell’autostrada: probabile abbandono
OVADA. A notarlo è stato l’addetto al distributore di benzina dell’area di servizio Bormida Est, lungo l’A26, a Castellazzo Bormida. Con il collare e il guinzaglio che si trascinava dietro, si aggirava spaventato tra le auto parcheggiate, nel caldo afoso del primo pomeriggio. È stato lui ad avvicinare il cane – razza Akita Iro Shiba – in attesa dell’arrivo di una pattuglia della polstrada di Ovada.
Gli agenti non hanno avuto difficoltà a prenderlo in custodia: l’animale, forse assetato e affamato, si è lasciato accarezzare e caricare in auto. Da lì, è stato trasportato al Centro veterinario ovadese, dove i veterinari lo hanno visitato e hanno accertato la presenza del microchip di nazionalità francese. LouLou, questo il nome scritto sulla targhetta, ha un proprietario che finora non si è riusciti a rintracciare: il numero di telefono sul collare non risulta attivo e le verifiche dei veterinari italiani con i colleghi francesi per identificarlo sono in corso. Pare comunque trattarsi di un caso di abbandono.
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Gli agenti non hanno avuto difficoltà a prenderlo in custodia: l’animale, forse assetato e affamato, si è lasciato accarezzare e caricare in auto. Da lì, è stato trasportato al Centro veterinario ovadese, dove i veterinari lo hanno visitato e hanno accertato la presenza del microchip di nazionalità francese. LouLou, questo il nome scritto sulla targhetta, ha un proprietario che finora non si è riusciti a rintracciare: il numero di telefono sul collare non risulta attivo e le verifiche dei veterinari italiani con i colleghi francesi per identificarlo sono in corso. Pare comunque trattarsi di un caso di abbandono.
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venerdì 16 agosto 2019
Al lavoro sul ponte crollato, ai cani Vvf il premio Fedeltà
Zoe e i suoi 'colleghi' da subito in prima linea
Si chiamano Apple, Kaos, Kappa, Keynine, King, Maggie, Luna, Wendy e Zoe i cani del nucleo Urban search and rescue dei vigili del fuoco che hanno operato sullo scenario apocalittico di Ponte Morandi. Oggi, a quei cani, è stato consegnato il primo premio 'Fedeltà del cane' che si celebra ogni anno a Camogli (Genova). Tra i primi a giungere sul posto, il responsabile tecnico del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria Rocco Tufarelli con la sua Zoe, golden retriever di due anni che si è ritrovata a affrontare un intervento difficilissimo, il primo per lei e il più pericoloso. Zoe è stata bravissima, ma mentre scavava si è ferita. Soccorsa dal veterinario ha poi ripreso il lavoro, dimostrando a tutti di essere degna del suo ruolo e pronta a affrontare le future emergenze.
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Cane cade dal sesto piano, sfonda tetto auto e si salva
Accaduto a NY: Bulldog centra botola in cristallo di una Dodge
Chi, in passato, ha puntato il dito contro i tetti apribili in cristallo e la loro presunta pericolosità, non potrà che ricredersi. Nei giorni scorsi, nel quartiere residenziale di Manhattan Lower East Side, a New York, un cane (razza French Bulldog) si è salvato cadendo dal sesto piano di un condominio proprio grazie alla fortunata coincidenza di essere atterrato sul tetto apribile di una Dodge Challenger. Come riferisce il sito Reddit - che per primo ha riportato l'incredibile notizia - Winston, questo il nome del cane, era sfuggito in casa al controllo dei proprietari e, imboccate le scale, si è diretto anziché verso il basso sul tetto. E' bastato un istante e, complice il buio totale, il French Bulldog è scivolato nel vuoto.
Alcuni testimoni hanno detto di aver visto cadere qualcosa sul tetto della Challenger, come se si fosse trattato di una palla da bowling. Il rumore del vetro infranto a fatto girare altri passanti e pochi secondi dopo, dal tetto 'sfondato' , è emerso Winston che si reggeva con le zampe posteriori sulla plancia dell'auto.
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venerdì 19 luglio 2019
Monti Sibillini, la chiacchierata surreale con una volpe: "Sei ferita?"
A tu per tu con una volpe. Il video è stato girato sulla via che porta da Pretare a Forca di Presta, nelle Marche. Un automobilista si ferma sul ciglio della strada e la volpe sembra ascoltare le sue parole. Alla fine riceve anche una merendina. Una scenetta divertente, anche se gli esperti si raccomandano di non dare mai cibo agli animali selvatici
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lunedì 15 luglio 2019
Orso M49 catturato e rinchiuso in un recinto riesce a scappare
Preso in Val Rendena, evaso da centro a sud di Trento
TRENTO - L'orso M49, colpito da ordinanza di cattura firmata dalla Provincia di Trento, è stato catturato nella notte fra domenica e lunedì nella zona della val Rendena, ma dopo essere stato rinchiuso nel Centro Casteller, a sud di Trento, è riuscito a scappare scavalcando un muro elettrificato. Lo ha reso noto lunedì mattina il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti.
"Se M49 si avvicinerà alle zone abitate, i forestali hanno l'autorizzazione ad abbatterlo": ha detto Fugatti. "Il fatto che l'orso sia riuscito a scavalcare una recinzione elettrificata con sette fili a 7.000 volt, certificata dal ministero e da Ispra - ha sottolineato Fugatti -, dimostra il fatto come queste esemplare fosse pericoloso e ci fosse un problema di sicurezza pubblica tale da giustificare l'ordinanza di cattura, scelta non appoggiata dal Ministero".
La ricerca dell'orso M49 avviene senza poter utilizzare il radio-collare in quanto l'apparecchio di localizzazione gli era stato tolto dopo la cattura, nel momento in cui era stato rinchiuso nel Centro faunistico Casteller da dove poi è scappato. Lo conferma la Provincia di Trento. La ricerca del plantigrado prosegue dunque a cura del Corpo forestale con l'utilizzo di squadre con cani per la ricerca degli orsi.
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giovedì 11 luglio 2019
Carignano, cane dimenticato in auto morto dopo ore di agonia.
Carignano, cane dimenticato in auto morto dopo ore di agonia
„A dare l'allarme alcuni passanti che hanno visto l'animale ansimare e abbaiare dietro i finestrini chiusi di una macchina parcheggiata in corso Mentana
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Carignano, cane dimenticato in auto morto dopo ore di agonia
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„A dare l'allarme alcuni passanti che hanno visto l'animale ansimare e abbaiare dietro i finestrini chiusi di una macchina parcheggiata in corso Mentana
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Carignano, cane dimenticato in auto morto dopo ore di agonia
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Genova - Lo ha lasciato nell’auto parcheggiata sotto il sole, indaffarata nel riaccompagnare il figlio in casa, ed è tornata soltanto dopo due ore, quando non c’era ormai più nulla da fare: un labrador di 6 anni è morto così mercoledì pomeriggio in corso Mentana, nel quartiere di Carignano.
A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno visto il cane ansimare e abbaiare dietro i finestrini chiusi dell’auto, in una giornata in cui le temperature, pur non da record come la scorsa settimana, erano comunque molto alte. Preoccupati, i passanti hanno avvisato la polizia: gli agenti arrivati sul posto hanno rotto il vetro e hanno provato a salvare l’animale in ogni modo, ma il caldo lo aveva ormai stroncato.
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mercoledì 3 luglio 2019
Nutre il pulcino con un mozzicone di sigaretta: dalla Florida la foto choc.
L'autrice dello scatto, Karen Mason, chiede di non maltrattare le spiagge usandole come posaceneri: "Se siete fumatori non gettate le cicche a terra", scrive su Facebook
01 LUGLIO 2019 Un esemplare di "becco a cesoie" americano viene fotografato su una spiaggia della Florida mentre nutre il proprio pulcino con un mozzicone di sigaretta. Un altro scatto mostra il pulcino con il mozzicone nel becco. Le due scioccanti foto, pubblicate da Karen Mason su Facebook, hanno fatto il giro del mondo suscitando indignazione e sollevando nuovamente il problema ambientale legato all'inquinamento delle spiagge e al comportamento dell'uomo. "Se siete fumatori non gettate le cicche a terra". Questa l'esortazione di Karen, che aggiunge: "È ora di ripulire le nostre spiagge e smettere di trattarle come giganti posacenere". Tra le reazioni indignate degli utenti Facebook qualcuno fa notare come i mozziconi di sigarette non siano solo una minaccia per gli animali e per l'inquinamento, ma sono spesso anche causa di devastanti incendi.
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01 LUGLIO 2019 Un esemplare di "becco a cesoie" americano viene fotografato su una spiaggia della Florida mentre nutre il proprio pulcino con un mozzicone di sigaretta. Un altro scatto mostra il pulcino con il mozzicone nel becco. Le due scioccanti foto, pubblicate da Karen Mason su Facebook, hanno fatto il giro del mondo suscitando indignazione e sollevando nuovamente il problema ambientale legato all'inquinamento delle spiagge e al comportamento dell'uomo. "Se siete fumatori non gettate le cicche a terra". Questa l'esortazione di Karen, che aggiunge: "È ora di ripulire le nostre spiagge e smettere di trattarle come giganti posacenere". Tra le reazioni indignate degli utenti Facebook qualcuno fa notare come i mozziconi di sigarette non siano solo una minaccia per gli animali e per l'inquinamento, ma sono spesso anche causa di devastanti incendi.
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giovedì 20 giugno 2019
L'orso polare spunta in città: «Debole e malato, cercava cibo»
Nella serie tv Lost, i sopravvissuti ad un disastro aereo si ritrovavano su un'isola apparentemente deserta nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico: in uno dei primi episodi, i protagonisti iniziavano a perlustrare l'isola tropicale, e si imbattevano in modo a dir poco inaspettato con un orso polare che li attaccava. Uno dei sopravvissuti, Sawyer, lo uccideva a colpi di pistola per salvare i suoi compagni: diversa invece, per fortuna, la sorte che è capitata ad un altro orso polare, che è apparso in un habitat altrettanto inconsueto, cioè tra le strade di una città della Russia.
I cani da slitta corrono sull'acqua: la foto simbolo dello scioglimento dei ghiacciai
L'orso, affamato e stremato, si è allontanato centinaia di chilometri dal suo habitat naturale artico e ha iniziato a vagare a Norilsk, una città industriale nel nord della Siberia: esausto e in cerca di cibo, ha allarmato i cittadini locali, mentre cercava qualcosa da mangiare nei pressi di una discarica, dove è poi stato filmato e fotografato (con la polizia che cercava di impedire ai curiosi di avvicinarsi troppo). L'animale, con le zampe incrostate e davvero tanta debolezza, faceva fatica ad alzarsi dall'asfalto per cercarsi il cibo, e passava il suo tempo disteso sull'asfalto.
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I cani da slitta corrono sull'acqua: la foto simbolo dello scioglimento dei ghiacciai
L'orso, affamato e stremato, si è allontanato centinaia di chilometri dal suo habitat naturale artico e ha iniziato a vagare a Norilsk, una città industriale nel nord della Siberia: esausto e in cerca di cibo, ha allarmato i cittadini locali, mentre cercava qualcosa da mangiare nei pressi di una discarica, dove è poi stato filmato e fotografato (con la polizia che cercava di impedire ai curiosi di avvicinarsi troppo). L'animale, con le zampe incrostate e davvero tanta debolezza, faceva fatica ad alzarsi dall'asfalto per cercarsi il cibo, e passava il suo tempo disteso sull'asfalto.
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sabato 15 giugno 2019
A Genova il primo ospedale mobile per i cani dei Vigili del fuoco
Allestito con i soldi raccolti dai tassisti
Un presidio veterinario mobile che permetterà al Nucleo Cinofili dei Vigili del Fuoco della Liguria di poter soccorrere "sul campo" i cani impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso. Il mezzo, unico a livello nazionale, è stato allestito grazie a un'idea del tassista genovese Gianfranco Mazzitelli che l'ha promossa in 30 città con l'associazione "Tutti taxi per amore", a cui si è unita l'associazione "Il Cuore di Martina". Il ricavato è stato 25 mila euro. Il mezzo è dotato di tavolo operatorio, concentratore di ossigeno, anestesia, gabbie per aerosol terapia. "Questa è la prima unità mobile di medicina veterinaria dei vigili del fuoco - spiega Claudio Manzella, direttore regionale vigili del fuoco Liguria - che hanno circa 165 unità cinofile in tutta Italia.
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venerdì 14 giugno 2019
Pesaro, gatto gettato dal quarto piano perché miagolava
La vicina vede tutto e chiama il 113
Pesaro, 13 giugno 2019 - Miagolava alle 5 di mattina. Forse andava in calore, o forse aveva fame. Fatto sta che svegliatosi dal sonno, il padrone del felino che risiede in un condominio di via Togliatti, al 4° piano, è uscito in terrazzo, ha preso il gatto per il collo e lo ha scaraventato di sotto accompagnandolo anche con qualche parola del tipo: adesso vediamo se miagoli ancora. E poi presumibilmente è tornato a letto felice. Peccato per lui che qualcuno fosse già alla finestra a prendere il fresco ed abbia visto da un terrazzo non lontano il lancio del gatto. E’ stata avvisata immediatamente la polizia con l’indicazione del terrazzo da dove era stato effettuato il lancio. All’arrivo degli agenti, il gatto sembrava immobile ma invece ha reagito. E’ stato chiamato il veterinario reperibile che ha preso in consegna il felino. Lo ha trovato zoppicante e spaventato ma vivo.
Gli agenti hanno poi identificato il lanciatore, che ha cercato di giustificarsi in qualche modo ma senza essere molto convincente visto che è stato denunciato per maltrattamenti di animali.
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martedì 11 giugno 2019
Com'è il mondo visto attraverso gli occhi di un gatto
“Se potessi rinascere, rinascerei gatto”. In effetti, i felini più amati dall'uomo non se la passano così male, ha scoperto un'osservazione pluriennale degli scienziati dell'università di Derby, nel Regno Unito
Pisolano, si annoiano, ma anche: passeggiano e perlustrano il circondario, studiando i loro simili, e amano avere intorno gli umani (al contrario di quel che affermano i luoghi comuni). I gatti, per quanto a strettissimo contatto con noi da secoli, hanno ancora molto da raccontarci sul loro comportamento e le loro esigenze.
Ce lo dimostra proprio in questi giorni un team di ricercatori dell’università di Derby, nel Regno Unito, in collaborazione con la Manchester Metropolitan University, che ha dotato 16 esemplari di microcamere (gli esemplari erano 21, in realtà, ma alcuni non hanno gradito) e ha poi rivisto ore e ore di filmato, proprio con l’intenzione di capirci di più sulle abitudini feline.
sabato 8 giugno 2019
Un cane cade in un dirupo a 50 mt di profondità, lo salvano i vigili del fuoco
Un cane di taglia media è caduto dalla seconda torre di San Marino, la torre Cesta, finendo in un dirupo più in basso di cinquanta metri. Lo hanno salvato i vigili del fuoco del nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviali), calandosi nel precipizio. L'animale è in buone condizioni. I pompieri hanno raccontato la storia del recupero sulla loro pagina Twitter.
Fonte
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venerdì 7 giugno 2019
Giornata Oceani, Google fa ascoltare i canti delle balene
'Pattern Radio: Whale Songs', 8 ore di registrazione subacquee
Google scende in campo per la Giornata Mondiale degli Oceani che si celebra l'8 giugno: lancia 'Pattern Radio: Whale Songs', un sito web che consente di ascoltare circa 8.000 ore di registrazioni subacquee con i canti delle balene.
Questo nuovo strumento, nato dalla collaborazione con il National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), utilizza l'intelligenza artificiale.
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giovedì 16 maggio 2019
A processo a Lecco 'killer dei gattini'
Enpa si costituirà parte civile
(ANSA) - MILANO, 9 MAG - Inizierà martedì 14 maggio al Tribunale di Lecco il processo contro la 41enne milanese residente a Lecco, accusata di aver ucciso 2 gatti e di averne maltrattati altri tre. Lo rende noto Enpa, spiegando che la donna deve rispondere non solo dei reati di uccisione e maltrattamento di animali, ma anche di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Infatti, dopo essere stata denunciata da Enpa a luglio, le 41enne era stata destinataria di un'ordinanza con cui il sindaco di Lecco le vietava di detenere animali; lei, però, quel provvedimento non lo ha rispettato.
L'Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile. Due le morti accertate: Stellina, che si ipotizza essere stata congelata in un freezer, e la gatta Stella, deceduta in seguito a percosse.
L'Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile. Due le morti accertate: Stellina, che si ipotizza essere stata congelata in un freezer, e la gatta Stella, deceduta in seguito a percosse.
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venerdì 10 maggio 2019
“Spariranno anche 5 milioni di insetti”
A parlare così è la responsabile foreste di Greenpeace Italia sull'allarme lanciato da Ipbes riguardo la scomparsa a breve di animali e vegetali. "Tra il 1980 e il 2000 sono stati cancellati ben 100 milioni di ettari di foreste tropicali"
Uno scenario tanto devastante non si poteva immaginare eppure l’allarme lanciato nel rapporto Ipbes, la Piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e gli ecosistemi (organismo delle Nazioni Unite) non lascia molto spazio ad interpretazioni: un milione di animali e vegetali scompariranno dalla Terra e dagli Oceani in tempi relativamente brevi. Una presa di posizione forte e una denuncia che, come un sasso nello stagno, dalla Casa dell’Unesco a Parigi ha trovato la totale condivisione degli ambientalisti di tutto il mondo, come conferma Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia: “Alla stima secondo cui sarebbero 8 milioni le specie animali e vegetali a rischio vanno aggiunti 5 milioni di insetti. Che potrebbero sparire addirittura in 11 anni. Il prevalere degli interessi economici ha portato ad un tale sfruttamento delle risorse naturali da rischiare ora conseguenze irreversibili”.
Uno scenario tanto devastante non si poteva immaginare eppure l’allarme lanciato nel rapporto Ipbes, la Piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e gli ecosistemi (organismo delle Nazioni Unite) non lascia molto spazio ad interpretazioni: un milione di animali e vegetali scompariranno dalla Terra e dagli Oceani in tempi relativamente brevi. Una presa di posizione forte e una denuncia che, come un sasso nello stagno, dalla Casa dell’Unesco a Parigi ha trovato la totale condivisione degli ambientalisti di tutto il mondo, come conferma Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia: “Alla stima secondo cui sarebbero 8 milioni le specie animali e vegetali a rischio vanno aggiunti 5 milioni di insetti. Che potrebbero sparire addirittura in 11 anni. Il prevalere degli interessi economici ha portato ad un tale sfruttamento delle risorse naturali da rischiare ora conseguenze irreversibili”.
Nello specifico cosa sta succedendo al patrimonio mondiale delle foreste?
E’ bene precisare che tra il 1980 e il 2000 sono spariti ben 100 milioni di ettari di foreste tropicali. Un fenomeno di distruzione determinato soprattutto dagli allevamenti di tipo industriale che si sono concentrati soprattutto nei territori dell’America Latina. Le piantagioni in monocoltura, invece, hanno contribuito alla deforestazione soprattutto nei paesi del Sud Est Asiatico dove sono spariti 7 milioni e mezzo di ettari. Parliamo di percentuali incredibili: l’80% riguardava le piante da olio, quelle utilizzate soprattutto in alimentazione e per la produzione di biodisel. Solo in Indonesia, nel Borneo (l’area con la maggiore biodiversità del pianeta), sono andate perse la metà delle foreste.
Quali sono i rischi per le popolazioni?
Le coltivazioni monocolture come la soia, per esempio, utilizzate per la produzione del biodiesel fanno registrare impatti negativi soprattutto per l’intenso utilizzo di pesticidi e erbicidi. Nel passaggio dall’agricoltura base, più familiare, a quella di tipo industriale gli impatti negativi minacciano la catena alimentare e l’accesso all’acqua pulita. Le conseguenze sono immaginabili e possono scatenare veri conflitti sociali.
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lunedì 6 maggio 2019
Strage di api in Veneto: morte in 10mila per colpa dei pesticidi
Diecimila api sono morte a Musile, tra i fiumi veneti Piave e Sile. Gli insetti sono stati trovati sulla riva e per gli apicoltori, la colpa sarebbe dell’uso sconsiderato di diserbanti.
Si parla di una vera e propria moria, una strage, visto il numero altissimo di api morte. Questa volta, non sono stati dei vandali a distruggere gli alveari, ma i diserbanti velenosi spruzzati nella zona, che secondo gli apicoltori, stanno uccidendo fiori, piante e insetti.
Un tappeto di api morte in mezzo alle erba o fuori dagli alveari e adesso, gli apicoltori chiedono misure adeguate per salvaguardare gli insetti.
“In questi casi sono sempre i diserbanti a essere i primi incriminati. Probabilmente vengono usati neonicotinoidi, prodotti che sono stati già banditi in Paesi a noi vicini come la Francia. Sostanze che avvelenano le api e fanno loro perdere l’orientamento”, spiega l’apicoltore Italo De Pieri.
Le api sono sentinelle dell’ambiente e permettono la nostra sopravvivenza perché mantengono il ciclo di vita delle piante.
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domenica 5 maggio 2019
Ucciso a bastonate il cigno reale del parco di Recoaro: trovato con il collo spezzato
Trovato con il collo spezzato e ucciso a bastonate. Il cigno reale maschio del laghetto del parco nel centro di Recoaro, in provincia di Vicenza, è morto così.
A darne notizia sono i giornali locali, che spiegano come l'esemplare, di rara bellezza, vivesse lì insieme a un esemplare femmina. Almeno fino a ieri mattina, quando è stato ritrovato il corpo esanime dell'animale, spirato non per cause naturali ma per essere stato preso probabilmente a bastonate da qualche vigliacco ignobile.
Per averne conferma ufficiale si attende nei prossimi giorni il referto, a cui seguirà una denuncia a carico di ignoti.
giovedì 2 maggio 2019
Sterminio di gatti in Australia: ne verranno uccisi 2 milioni con veleno, trappole e fucili
Australia: il piano per sterminare i gatti randagi, già annunciato nel 2015, prevede cibo avvelenato o trappole o addirittura l'uso di fucili
L’Australia è pronta a uccidere due milioni di gatti randagi entro il 2020. La ragione: essendo stati abbandonati o lasciati per troppo tempo liberi sono tornati a essere selvatici e cacciatori e sono talmente tanti da costituire una minaccia per piccoli animali e uccelli di specie autoctone, fino a metterli a rischio di estinzione. La decisione è stata presa dalle autorità australiane che hanno classificato i gatti come ‘invasive pest‘, cioè nocivi.
Il piano per sterminarli, che era stato già annunciato nel 2015, prevede cibo avvelenato o trappole o addirittura l’uso di fucili. In particolare, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal New York Times, nelle zone particolarmente interessate dalla presenza dei felini sarebbe stato programmato l’utilizzo di salsicce, fatte di un tipo di carne di cui i gatti sono ghiotti mescolata a veleno, lanciate da elicotteri.
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L’Australia è pronta a uccidere due milioni di gatti randagi entro il 2020. La ragione: essendo stati abbandonati o lasciati per troppo tempo liberi sono tornati a essere selvatici e cacciatori e sono talmente tanti da costituire una minaccia per piccoli animali e uccelli di specie autoctone, fino a metterli a rischio di estinzione. La decisione è stata presa dalle autorità australiane che hanno classificato i gatti come ‘invasive pest‘, cioè nocivi.
Il piano per sterminarli, che era stato già annunciato nel 2015, prevede cibo avvelenato o trappole o addirittura l’uso di fucili. In particolare, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal New York Times, nelle zone particolarmente interessate dalla presenza dei felini sarebbe stato programmato l’utilizzo di salsicce, fatte di un tipo di carne di cui i gatti sono ghiotti mescolata a veleno, lanciate da elicotteri.
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