Ogni anno in Spagna vengono promosse più di 13.000 feste popolari in cui si celebrano corride. Si stima che i tori uccisi in questi eventi siano intorno ai 35 mila l’anno. Secondo
un recente sondaggio, gli spagnoli contrari alla corrida rappresentano
il 72%. Tra i giovani, 4 su 5 vorrebbero che fosse bandita. Non è dello stesso avviso il governo spagnolo, che solo negli ultimi 5 anni ha destinato oltre i 3 miliardi di euro per sostenere il settore.
La vita, anche quella di un toro, come essere vivente deve essere un diritto inalienabile. Ma ogni volta che c'è una corrida o un festival è la stessa storia:
i tori vengono maltrattati, fatti innervosire con l'intento di far
esplodere la loro rabbia e poi uccisi violentemente infilzati con delle
spade tra le urla della folla eccitata desiderosa di sangue. Insieme alle vittime sacrificali designate, la maggior parte delle volte anche gli uomini vengono feriti o uccisi dai tori che, provocati continuamente e letteralmente terrorizzati, reagiscono con forza per difendere la loro vita.
"Anche La Corrida, come moltissime altre tradizioni popolari, è
ormai superata. Non si può pensare, come in questo caso, di far
spettacolo uccidendo poveri animali innocenti, strappandoli alla vita
per una esibizione. La vita non è uno spettacolo."
#FermiamoLaCorrida
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