Dare uno spessore, un “volume”, all’ingiustizia. E’ lo scopo del primo
dossier sul maltrattamento animale in Italia, relativo al 2016, ideato e
curato da Silvia Premoli, responsabile di Veganok Animal Press, con
altre due attiviste per i diritti degli animali: Giovanna Rossi, che ha
seguito tutta la parte digitale, e Laura Terrinoni. La prefazione,
articolata e approfondita, è di Annamaria Manzoni, psicologa e
scrittrice, la consulenza legale è dell’avvocato David Zanforlini. Il
volume ha il sostegno di Leal, Lega Antivivisezionista, e di Riscatto
Animale, i cui presidenti Gian Marco Prampolini e Claudia Corsini hanno
firmato due introduzioni a questa raccolta di atrocità, oltre 600 pagine
di articoli e notizie su crimini nei confronti degli animali: percosse,
incuria grave, mutilazioni, avvelenamenti, prigionia, impiccagioni,
abusi di ogni genere, anche a sfondo sessuale.
Benché lungo (432 casi), questo elenco di efferatezze è solo parziale,
perché molti reati nei confronti degli animali non hanno avuto denunce o
testimoni, o possono essere passati sostanzialmente inosservati nelle
pagine interne delle cronache locali. Soprattutto, non si parla di caccia, allevamenti intensivi,
maltrattamenti nei circhi etc. Oltre all’elenco, vi sono alcune
elaborazioni grafiche: distribuzione per mese dell’anno, per regione,
per tipo di abuso. Quest’ultima mostra che prevalgono le sevizie (73
casi), seguite da percosse (67), incuria (55) e abbandono (46); agli
ultimi posti gli animali fatti esplodere (3), abusati sessualmente (3) e
colpiti con l’acido (2).
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