Quando il cane si guarda allo specchio non riesce a percepire se stesso. Secondo il test di auto-riconoscimento di Gallup, il cane quindi non ha consapevolezza di sé
Quando il vostro cane si guarda allo specchio cosa vede? Un suo simile con cui giocare e rincorrersi o un potenziale nemico da temere? Oppure riesce a riconoscersi ed a percepire se stesso? Sono ovviamente domande astratte alle quali i nostri amici a quattro zampe non possono rispondere. Alcuni scienziati che studiano la cognizione animale, hanno però ideato un test per cercare di comprendere questi difficili concetti. Si tratta del test di auto-riconoscimento allo specchio che, sin dal suo debutto nel 1970, è stato considerato lo standard di riferimento per determinare se una creatura vivente possiede una consapevolezza di sé.
Il test sembra sia stato ispirato da un'annotazione di Charles Darwin che notò un orangutan allo zoo di Londra soffermarsi sul proprio riflesso in uno specchio. Nel 1970, lo psicologo evolutivo Gordon Gallup Jr., imbattutosi in queste note, mise a punto il suo test di auto-riconoscimento, ciò che egli definisce come la prima dimostrazione sperimentale di un concetto di sé in una forma non umana. Alla base vi è comunque la psicologia dello sviluppo: gli esseri umani cominciano a riconoscersi allo specchio a 2 anni, l'età in cui si diventa consapevoli e si iniziano a mostrare le cosiddette emozioni autocoscienti, come l'orgoglio o la vergogna o ancora l'imbarazzo.Continua qui
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