Da Trento a Messina, da Torino a Reggio Calabria sono tante le città italiane che per tutelate la salute di uomini e "amici" a quattro zampe dispongono divieti e restrizioni. Alcune applicano le deroghe proprio per la notte di San Silvestro, altre invitano solo a usare il buon senso
BOTTI, petardi, castagnole, fontane. Che Capodanno sarebbe senza i fuochi d'artificio? Eppure dovremo abituarci a notti di San Silvestro sempre meno colorate e soprattutto meno rumorose. Quest'anno sono moltissimi i Comuni italiani, da Torino a Reggio Calabria, da Siena a Sassari, da Messina a Cortina che hanno emesso delle ordinanze che vietano l'utilizzo di botti e petardi per tutto il periodo natalizio per tutelare la salute e la sicurezza di persone e animali, contenere i livelli di inquinamento e prevenire gli incendi.
I regolamenti comunali già prevedono che non si possano far esplodere prodotti pirici nelle aree pubbliche, in prossimità di manifestazioni e nelle zone private limitrofe. Ma le amministrazioni hanno sempre chiuso un occhio per le festività. Ora invece hanno fatto retromarcia, e alcune hanno approfittato per imporre norme ancora più stringenti. Con molte eccezioni.
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