Basta un campo magnetico anche molto debole per interferire con i sistemi di orientamento del pettirosso: lo dimostra uno studio.
Sono molti i dispositivi, utilizzati quotidianamente dall’uomo, che potrebbero avere degli effetti negativi sul senso dell’orientamento spontaneo di alcune specie di uccelli, interrompendone addirittura i flussi migratori. Questo è quanto suggerito da un nuovo studio, curato da un gruppo di ricercatori tedeschi, che ha avuto modo di verificare come un campo elettromagnetico, anche debole, prodotto da strumenti collegati alla rete elettrica o dalla frequenza radio AM pssa interferire con la “bussola interna” di diversi animali: le conseguenze di tale esposizione potrebbero essere più gravi, comprensibilmente, quando gli uccelli si trovano a volare al di sopra di aree urbanizzate.
Una bussola incorporata
I risultati delle osservazioni svolte nel corso di sette anni sono stati resi noti attraverso un paper pubblicato dal giornale Nature; le ricerche sono state effettuate sotto la supervisione del professor Henrik Mouritsen, dell’università di Oldenburg in Germania, il quale al riguardo ha dichiarato: «In un primo momento ero molto scettico che potesse esserci questa spiegazione. Ma se si ha a che fare con effetti apparentemente improbabili, la prova necessita di essere schiacciante: ecco perché abbiamo condotto così tanti esperimenti durante questi sette anni ed abbiamo voluto prenderci del tempo prima di essere sicuri di rendere pubblici gli esiti dei nostri studi».Continua qui
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