domenica 19 gennaio 2020

Gb, la scimmia sale sull'auto e combina un guaio: smettere di ridere è impossibile

Durante un giro nel Knowsley Safari Park, in Inghilterra, un babbuino è salito sul tetto dei un’auto e si è messo a giocare con uno dei fanali, distruggendolo. Per la famiglia che ha assistito alla scena è stato impossibile smettere di ridere. "Una passeggiata che si è rivelata il giorno più divertente dell'anno!", ha commentato l’autore del video

sabato 18 gennaio 2020

Astrid sbranata dal cane a 3 anni, il papà muore prima dell'assoluzione di mamma

Alla tragica morte della piccola Astrid Guarini, azzanata da un cane ad appena tre anni, si aggiunge un altro doloroso capitolo. Il padre Pietro Guarini, 53enne di Latisana in Friuli, è morto poche ore prima che il giudice della Corte d’appello di Trieste confermasse l’assoluzione per la madre e lo zio della bimba. Per Mara Menotto e Loris Truant, di San Martino al Tagliamento, è stata ribadita la sentenza di primo grado: assolti perchè il fatto non sussiste dall’ipotesi di omicidio colposo in relazione all’omessa vigilanza del cane (Truant in qualità di proprietario dell’animale e la mamma perché presente al momento della tragedia).

L’APPELLO
In primo grado il giudice Rodolfo Piccin ha ritenuto che la morte della bimba non fosse attribuibile a una mancata sorveglianza della mamma o a un’imprudenza dello zio. Quello che è successo il pomeriggio del 25 maggio 2015 nel giardino di San Martino al Tagliamento, quando il pastore tedesco Cloe azzannò la bimba di appena tre anni, sarebbe stato qualcosa di imprevedibile. Il procuratore di Pordenone e la parte civile avevano appellato la sentenza. Guarini si era rivolto all’avvocato Stefano Comand. Era molto provato, riteneva che la sentenza avesse ucciso una seconda volta la figlia. Sempre presente al processo, mercoledì ha raggiunto Trieste e pernottato in albergo assieme al padre. L’indomani l’udienza era alle 9, ma stranamente non si è presentato. Solo più tardi il suo legale ha appreso che era mancato nel sonno. «Un infarto mentre dormiva, un paio d’ore prima dell’udienza», spiega Comand ricordando che l’uomo non riusciva a darsi pace per la morte della bimba. Aveva avuto problemi cardiaci all’epoca della disgrazia ed era sotto controllo: il 27 gennaio aveva una visita cardiologica.

LA VICENDA
Quel pomeriggio Astrid era rimasta in giardino con la cuginetta. La madre stava chiudendo la porta di casa del cognato, quando Cloe l’azzannò al collo, un unico morso che le causò lesioni profonde e fatali. Una scena straziante, che la cuginetta, testimone diretto, ha ricostruito puntualmente in una deposizione protetta: Astrid si avvicinò al cane con le braccia protese, Cloe le leccò le mani e poi l’aggredì. 


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martedì 14 gennaio 2020

Si filmano mentre torturano un cervo fino a togliergli la vita e postano il video: ora rischiano 37 anni di carcere

Sono nei guai i due giovani che hanno diffuso un video mostrando le torture nei confronti di un cervo ferito.

I due, 17 e 18 anni, sono accusati di crimini commessi per crudeltà verso gli animali.
L’episodio in Pennsylvania, negli Stati Uniti. I due sono finiti in tribunale lo scorso Venerdì. Il filmato circolato su Snapchat mostra i due mentre tormentano l’animale ferito a terra. Mentre sta morendo, il cervo viene preso a calci. Successivamente, gli vengono strappate le corna.
Oltre 700.000 gli utenti che hanno partecipato ad una petizione per sollecitare le autorità a condannare i due ragazzi. I ragazzi adesso sono accusati di crudeltà verso gli animali aggravata dal crimine, corruzione di un minore e manomissione di prove fisiche.
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mercoledì 8 gennaio 2020

Australia, il canguro abbraccia la volontaria: ma gli incendi non c'entrano

È diventato virale sui social network il video dell'abbraccio tra Abigail, l'esemplare di canguro femmina che vive nel Santuario dei Canguri ad Alice Springs, in Australia, e una volontaria che lavora all'interno del parco. In molti hanno collegato il gesto dell'animale, scampato agli incendi che da mesi stanno devastando l'Australia, come segno di 'gratitudine' verso la donna. "Il canguro non smette di ringraziare la volontaria che le ha salvato la vita", "scene commoventi dall'Australia, dove il canguro abbraccia la volontaria che l'ha salvata dalle fiamme", i tweet più ricorrenti a corredo del video.

In realtà il video che vede protagonista Laura Brown, direttrice della celebre rivista InStyle, è stato pubblicato dalla pagina Facebook del "The Kangaroo Sanctuary Alice Springs" lo scorso primo gennaio e nella descrizione a corredo della clip non si fa alcun riferimento agli incendi: "Abigail, Laura e i loro grandi abbracci", si legge. Tra l'altro, la zona dove si trova il parco non è attualmente interessata dalle fiamme.

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martedì 7 gennaio 2020

Un bambino senzatetto dorme abbracciato al suo cane, la foto simbolo di un’amicizia speciale

Un bambino abbraccia il suo cane. Dorme sereno. I due si stringono stretti. La scena è molto dolce. Ma quel bambino e il suo amico a quattrozampe non sono coricati in un morbido letto. Al caldo della loro cameretta. No, i due sono per strada. Lui è un ragazzino senzatetto che vive per le strade di Manila. E’ notte, e il suo letto è un duro marciapiede. Si trovano in una strada vicino a stazione della metro della capitale filippina. Molte persone camminano in quella strada. Molti tirano dritto, alcuni si voltano e guardano.

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lunedì 6 gennaio 2020

Il cane eroe Patsy raduna il gregge di pecore e le salva da un muro di fuoco in Australia

Le fiamme in Australia stanno divorando tutto quello che incontrano. Pochi giorni fa alcuni ecologisti hanno stimato che mezzo miliardo di animali – tra mammiferi, uccelli e rettili – sono morti uccisi dagli incendi. Ma la tragedia sta colpendo molti capi di bestiame, costringendo gli allevatori ad abbatterli perché gravemente ustionati. In questa drammatica situazione emerge la storia di Patsy, un cane Border Collie che ha portato in salvo il “suo” gregge di pecore.

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venerdì 3 gennaio 2020

Dramma in Australia: mezzo miliardo di animali ucciso negli incendi

Non solo esemplari selvatici: gli allevatori abbattono i capi di bestiame gravemente ustionati dalle fiamme


Un inferno. Non c’è un termine diverso per quanto sta avvenendo in molte zone dell’Australia letteralmente devastate dagli incendi. Le autorità locali hanno ordinato l’evacuazione di turisti e residenti sulla costa sud-orientale del Paese in previsione di un nuovo picco di calore previsto per sabato, che può favorire l'estensione delle fiamme.

Ma è sul mondo animale che i numeri diventano impressionanti: gli ecologisti dell’Università di Sydney hanno stimato che 480 milioni di mammiferi, uccelli e rettili sono morti fra le fiamme scoppiate dal settembre scorso. Per alcune specie il dramma è ancora più grave. Il Nuovo Galles del Sud è un territorio dove la presenza dei koala è molto numerosa e proprio loro hanno pagato il prezzo più pesante: ottomila esemplari sono morti bruciati o soffocati dal fumo, oltre il 30 per cento della popolazione totale.

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Pescatore inghiottito da una balena, i dubbi dei medici: “Solo graffi, dimesso in poche ore”

Ad avanzare i dubbi sulla ricostruzione dell’uomo sono medici ed esperti dopo aver valutato alcuni dettagli del suo racconto. Michael Packar...