lunedì 29 gennaio 2018
sabato 27 gennaio 2018
Studentessa di veterinaria raccoglie quasi 8000 euro per salvare la vita di un cane malato
Fulvio Cerutti
Ma il destino di Nelly era ben diverso. Nella St. Clement Veterinary Clinic a Truro, in Cornovaglia, Regno Unito, lavora la studentessa Fay Alsworth che non ha voluto perdere le speranze: prima ha trovato dei farmaci per stabilizzare le condizioni della sua salute e poi ha aperto una raccolta fondi online per raggiungere i 7700 euro utili per sottoporre la cagnolina all’operazione di cui ha bisogno.
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venerdì 26 gennaio 2018
Le zanzare ricordano l'odore degli umani
Le zanzare non pungono a caso: ricordano l'odore degli esseri umani e sanno riconoscerlo, distinguendo i 'buoni' dai 'disgustosi'. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Current Biology. La ricerca potrebbe aprire la strada a nuove strategie per evitare il contagio di malattie trasmesse dalle zanzare.
I ricercatori dell'Università americana Virginia Tech, coordinati da Jeffrey Riffell, hanno studiato in particolare le zanzare Aedes Aegypti, vettori di infezioni virali come dengue, chikungunya, febbre gialla e Zika. Per 'addestrarle' a riconoscere un odore associandolo a un trauma, hanno usato un macchinario che le espone a diversi odori e simula spostamenti d'aria simili a quelli generati nei tentativi di schiacciarle. "Un odore sgradevole provoca nelle zanzare una risposta avversa come quella agli insetticidi, che può durare anche diversi giorni", ha spiegato Riffell.
Lo studio dimostra che ha un fondamento scientifico l'idea che le zanzare non colpiscano a caso, ma mostrino preferenze (uno dei modi di dire è che pungano chi ha il sangue dolce). Una caratteristica, questa, che potrebbe essere sfruttata a nostro vantaggio cercando la ricetta giusta per apparire disgustosi per le zanzare, evitando così la trasmissione di malattie.
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giovedì 25 gennaio 2018
Prime scimmie clonate con la tecnica della pecora Dolly
Aiuteranno a ridurre i test sui primati
Zhong Zhong, una delle due scimmie clonate con la stessa tecnica con cui è stata ottenuta la pecora Dolly (Qiang Sun and Mu-ming Poo / Chinese Academy of Sciences) |
Si chiamano Zhong Zhong e Hua Hua, le prime due scimmie al mondo clonate con la tecnica della pecora Dolly.
La loro nascita è annunciata sulla rivista Cell dall'Istituto di
neuroscienze dell'Accademia cinese delle scienze a Shanghai e apre alla
possibilità di ridurre il numero di primati usati nella sperimentazione animale.
La svolta arriva 19 anni dopo la prima clonazione di un primate, la femmina di macaco Tetra, ottenuta negli Stati Uniti con la scissione dell'embrione, una tecnica che imita il processo naturale all'origine dei gemelli identici.
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mercoledì 24 gennaio 2018
Accarezza un cane abusato per anni: la sua reazione vi spezzerà il cuore
Mesi di maltrattamenti hanno terrorizzato questo cucciolo. Quando una
donna si avvicina per accarezzarlo, il primo gesto affettuoso che questo
animale abbia mai ricevuto, lui emette delle grida strazianti. Poi il
vero miracolo che solo i cani sanno compiere: bastano pochi istanti e
poco per volta si abbandona in quell’amore inaspettato.
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giovedì 18 gennaio 2018
La bambina piange con il cagnolino in braccio e il motivo è dolcissimo
Non riesce a parlare, la commozione le ha tolto le parole. Due grosse
lacrime scendono dai suoi occhi mentre un chihuahua la riempie di
lappate. Il video mostra una bambina a cui hanno appena regalato il
cagnolino. E solo dopo molti tentativi finalmente riesce a dire il
motivo del suo pianto: «Lei [la cagnolina] è bellissima».
Video
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martedì 16 gennaio 2018
sabato 6 gennaio 2018
Un cane, un gatto e un topo vivono insieme pur essendo così diversi tra loro
Cristina Insalaco
La proprietaria si chiama Lucia Lopez, e l’animale che ha adottato per primo è stato un cane di nome Bishop. «Il cane ha migliorato fin da subito la mia quotidianità e il mio umore - dice Lucia Lopez - e quando ho deciso di farlo entrare nella mia vita non immaginavo che avrebbe potuto migliorarla così tanto». Il quattro zampe era stato maltrattato dal suo precedente proprietario, ed è stato necessario parecchio tempo per creare un buon feeling con lui, «ma in breve tempo - aggiunge la nuova proprietaria - siamo diventati inseparabili».
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venerdì 5 gennaio 2018
Anno record per il grifone in Abruzzo: 38 nuovi nati
Castel di Sangro (L’Aquila) - La mitologia lo descrive come un uccello con la testa d’aquila e il corpo - alato, naturalmente - di leone. In questa veste è stato adottato come simbolo da diverse città, per esempio Genova e Perugia.
Tuttavia, il grifone non è una creatura che appartiene soltanto alla mitologia, come invece i draghi. È un uccello rapace di grandi dimensioni, un tempo piuttosto diffuso ma oggi in numero ridotto. Per questo i grifoni vengono accuratamente controllati e monitorati.
Proprio i dati raccolti hanno permesso di scoprire che è stato un anno da record, il 2017, per il grifone in Abruzzo : il monitoraggio della riproduzione, svolto da febbraio ad agosto dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, ha permesso di confermare l’involo di 38 nuovi nati dai 6 siti di nidificazione, a coronamento della stagione riproduttiva del 2017. Continua quindi il trend di crescita della popolazione, che già nel 2016 aveva visto l’involo di 31 nidiacei.
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Tuttavia, il grifone non è una creatura che appartiene soltanto alla mitologia, come invece i draghi. È un uccello rapace di grandi dimensioni, un tempo piuttosto diffuso ma oggi in numero ridotto. Per questo i grifoni vengono accuratamente controllati e monitorati.
Proprio i dati raccolti hanno permesso di scoprire che è stato un anno da record, il 2017, per il grifone in Abruzzo : il monitoraggio della riproduzione, svolto da febbraio ad agosto dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, ha permesso di confermare l’involo di 38 nuovi nati dai 6 siti di nidificazione, a coronamento della stagione riproduttiva del 2017. Continua quindi il trend di crescita della popolazione, che già nel 2016 aveva visto l’involo di 31 nidiacei.
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