Il Wwf: serve una banca dati. Gli agricoltori: bisogna abbatterli
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Per la caccia, negli Anni 60 furono introdotti in Italia esemplari dai Carpazi: più resistenti e più prolifici dei nostri |
Non si riesce a contarli, potrebbero essere seicentomila o un
milione. Sono i cinghiali (Sus scrofa) che popolano i boschi e da
qualche anno anche le zone rurali, avvicinandosi sempre di più alle
città e alle case. «Un censimento è difficile. Qui nelle Marche sono
circa trentamila, se facciamo una media per tutte le regioni d’Italia il
conto è fatto. Pericolosi? Se sono femmine con i cuccioli sì,
altrimenti, come tutti gli animali selvatici, alla vista dell’uomo
fuggono». Franco Ferroni è responsabile Wwf del settore agricoltura e
biodiveristà. «Non esiste - dice - una banca dati dei danni procurati
dai cinghiali e manca un coordinamento generale: ogni regione fa da
sè».
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